Dopo sei mesi e 30 partite di un impegnativo girone di qualificazione, partono martedi prossimo i playoff di Eurolega che designeranno le 4 squadre,che giocheranno la Final Four in programma a Istanbul dal 19 al 21 maggio.
Per introdurre le quattro serie, nobilitate dalla doppia sfida greco-turca, abbiamo deciso di evitare i soliti pronostici e le solite elucubrazioni tecniche, preferendo invece analizzare quanto sia stato investito dalle otto contendenti per arrivare a questo stadio decisivo della massima competizione continentale.
Rispetto alle scorso anno sono 5 le squadre che hanno confermato la loro presenza alla fase decisiva della manifestazione (Real Madrid, Cska, Fenerbahce, Panathinaikos, Baskonia), mentre Olympiacos, Efes e l’assoluta novità Darussafaka, prendono il posto di Barcellona, Lokomotiv Kuban e Stella Rossa.
Ai playoff sono presenti le 4 squadre che hanno stanziato per la stagione i quattro budget più alti.
Partendo dal Cska in cui spiccano gli ingaggi di Teodosic (2,3 milioni di euro), Freeland (oltre 2 milioni ),e De Colo (2 milioni di usd), passando per lo stratosferico starting five del Fenerbahce da oltre 6,4 milioni di euro di valore, fino ad arrivare al Real Madrid (che comunque in estate ha parzialmente ammortizzato i costi con i 3 milioni di dollari incassati dal buyout per Rodriguez), e ad un Olympiacos che ha puntato parecchio su Papanikolaou (3,5 milioni di usd fino al 2019), ma ottenuto poco, causa infortuni, dal denaro investito su Patrick Young (800 k usd), e Daniel Hackett (850 k usd).
Interessanti anche gli investimenti fatti da Panathinaikos ed Efes, con i greci che sommano al faraonico ingaggio di Nick Calathes (2,3 milioni di usd a stagione), il milione di dollari investito per le prestazioni stagionali di Mike James, e 1,2 milioni di euro per l’aver strappato per due anni alla concorrenza americana Yannis Bourousis. L’Efes invece è partita dal manico (1.2 milioni di usd per due anni di guida Perasovic), fino ad arrivare alle riconferme di Bryan Dunston (900 k usd ), Brown (1 milione usd), e Huertel (925 k euro), miscellando il tutto con gli arrivi importanti di Granger, Honeycutt e Brandon Paul.
Qualcosina in meno (relativamente), hanno speso Baskonia e Darussafaka, con i turchi che hanno scommesso su un allenatore importante come David Blatt ( biennale da poco meno di 2 milioni di usd a stagione), ed un giocatore-faro come Wanamaker, capace di moltiplicare i 60/70 mila euro di ingaggio che aveva due anni fa a Pistoia, nei 2,3 milioni di dollari strappati per due stagioni all’ emergente ed ambizioso sodalizio di Erman Yerdelen.
Tutto ciò con l’evidente obiettivo di mettere le mani su parte dei 30 milioni di euro messi in palio quest’anno dall’Eurolega nella manifestazione. Dodici di questi già distribuiti ai club nella fase eliminatoria (40 k per ogni singola vittoria ottenuta), più 1 milione conquistato da Cska e Real in base ai risultati ottenuti. Nei playoff ogni vittoria varrà 70 k euro, mentre ad Istanbul le quattro regine si spartiranno altri due milioni, di cui la metà andranno alla nuova regina d’Europa.
Alessio Teresi