LA DIFESA DI TREVISO IMBRIGLIA VERONA, RAVENNA SBANCA ROSETO, VIRTUS SENZA PROBLEMI CON CHIETI
L’antico mantra recita che l’attacco vende i biglietti ma la difesa vince i titoli, e devono averlo preso molto sul serio a Treviso, se è vero che gli uomini di Pillastrini sono andati a cogliere un pesantissimo successo, in ottica primo posto, sul campo della Tezenis Verona, tenendo gli Scaligeri (che non più tardi di un mese fa avevano segnato 112 punti alla Virtus Bologna) a quota 48, con una prestazione difensiva spaventosa. La difesa trevigiana ha letteralmente tolto il fiato ai veronesi, che alla lunga si sono trovati a girare palla senza sfoghi sul perimetro, finendo anche, in certi casi, per rinunciare a tiri aperti, avendo perso ogni tipo di fiducia offensiva. La Dè Longhi in attacco non ha certo dato spettacolo (57 punti realizzati, 41% al tiro, 16 palle perse), ma ha fatto il minimo indispensabile per portare a casa l’incontro, andando in fuga nel secondo quarto, toccando la doppia cifra di vantaggio, tremando un po’ nel finale per un tentativo di rientro dei padroni di casa (arrivati fino al -5), ma poi chiudendo i conti grazie alla freddezza di un eccellente Davide Moretti (19 punti con 7/12 al tiro, che sono valsi doppio in una partita dagli attacchi così asfittici). Accanto al giovane figlio d’arte prestazione di assoluto rilievo anche per Andrea Ancellotti, riferimento non solo in difesa (14 rimbalzi e tanta intimidazione) ma anche in attacco (15 punti), ovviando così a una delle peggiori giornate in maglia trevigiana di Jesse Perry, -6 di valutazione in 36’, oltre che alle pesanti assenza di Andrea Saccaggi e Tommaso Rinaldi. Giornata veramente da incubo per Verona, che ha sbattuto in maniera veramente fragorosa contro il muro avversario, finendo per mettere in campo una prestazione difficile da spiegare. 16/42 da due, 3/17 da tre punti, 15 palle perse, il solo Michael Frazier in doppia cifra, ma con 14 punti tirando 7/21 dal campo. Una vittoria avrebbe messo in cassaforte i playoff, mentre così ci sarà ancora da lottare fino alla fine, con Mantova appaiata a quota 30 e Udine a inseguire, al nono posto, a due punti di distanza.
Guarda invece con enorme fiducia al finale di regular season Ravenna, che sbanca Roseto, rimane a due punti dalla vetta e si appresta a disputare le ultime due gare, sulla carta non semplici ma comunque fattibili (trasferta a Chieti e chiusura casalinga con Mantova), sapendo che un en plein di vittorie potrebbe schiudere le porte di posizioni davvero nobili nella griglia playoff. I ragazzi di Antimo Martino giocano una partita di enorme solidità in Abruzzo, sotterrando gli Sharks nel primo tempo, toccando il massimo vantaggio di 21 punti grazie a un attacco trascinato dal quintetto base tutto in doppia cifra, confermando come la forza di questa OraSì risieda nel gruppo, più che in uno o due singoli. Marks e Smith sono i migliori realizzatori con, rispettivamente, 22 e 17 punti, ma va in doppia cifra anche il trio Sgorbati, Masciadri, Tambone (10 punti, 8 rimbalzi e 4 asssits per lui), senza che così ci sia bisogno di aiuti particolari da parte della panchina. Chiuso il primo tempo avanti di 19 punti (32-51), i romagnoli hanno controllato bene una seconda frazione in cui Roseto ha provato il rientro senza avere però l’organizzazione necessaria. Troppo soli Smith e Sherrod (25 con 7 triple il primo, doppia doppia da 15+13 il secondo), che hanno avuto un po’ di manforte solo da Fultz e Amoroso (22 punti in coppia), vedendo invece svanire nel nulla il resto del gruppo (9 punti complessivi per gli altri giocatori andati a referto). Gli Sharks così restano nel limbo delle squadre tra quinto e ottavo posto. Difficile salire oltre il sesto, altrettanto difficile prevedere un piazzamento sotto la settimana piazza per il gruppo di Di Paolantonio, che sabato ospiterà Piacenza per poi chiudere in casa della Virtus Bologna.
Virtus Bologna che, invece, è sulla graticola. Dopo un campionato quasi intero passato al primo posto ora molto del futuro, leggasi piazzamento playoff, passa dal Derby in casa Fortitudo che si disputerà venerdì sera. Gli uomini di Ramagli, infatti, nonostante l’agevole vittoria contro Chieti che li mantiene al momento al primo posto, hanno una situazione scontri diretti complicata dallo 0-2 con Ravenna (con Treviso e Trieste c’è la differenza canestri favorevole, ma l’1-1 negli scontri diretti) e non vincere entrambe le restanti ultime due gare potrebbe, con buone probabilità, significare chiudere la stagione regolare al quarto posto. Chiaro che la partita di domenica contro la Proger sia passata quasi in secondo piano, visti questi ragionamenti. I bolognesi hanno fatto il proprio dovere, come ormai hanno abituato a fare tra le mura amiche, chiudendo subito la partita con un primo quarto finito avanti 35-19 con sette triple a segno. Da lì in poi non c’è stata gara, anche perché Chieti ha avuto un contributo tangibile dal solo Golden (29 punti, 8 falli subiti, 30 di valutazione). 22 punti per Umeh (6/10 da tre punti), 15 di Lawson, 14 di Ndoja, con il trio che ha combinato per 13 delle 16 triple di squadra a bersaglio. Ora, dopo gli stenti mostrati in trasferta in questo girone di ritorno non c’è dubbio che l’ultima chance di questa regular season sia la più ghiotta per invertire la tendenza in casa Segafredo. Chieti, invece, manda giù un boccone veramente amaro, non tanto per la sconfitta, che era preventivabile (anche se la prestazione è stata davvero deficitaria), quanto per la contemporanea vittoria di Imola, che lascia la Proger sola al terz’ultimo posto e con davanti a sé un calendario davvero difficile, con la gara interna di sabato prossimo con Ravenna e poi la chiusura in un match che sarà infuocato con Forlì, decisivo, probabilmente, per stabilire quelle che saranno le posizioni playout.
TRIESTE SUPERA UNA FERRARA DECIMATA, FORTITUDO CORSARA SUL CAMPO DI RECANATI, UDINE VINCE E RIMANE NELLA CORSA PLAYOFF
Serve un ultimo quarto da otto in pagella a Trieste per avere la meglio di una coriacea Ferrara, arrivata in Friuli con una rotazione ridotta all’osso dopo il taglio di Terrance Roderick e con l’assenza pesantissima di Riccardo Cortese. Almeno 31’ di impiego per tutti gli uomini dello starting five, 40’ di gioco per Mastellari. E alla fine la stanchezza, come logico, ha riscosso il suo tributo. Se al 30esimo si era pari, infatti, da lì in poi l’Alma è scappata, mettendo un parziale di 23-2 che ha travolto gli estensi, rimasti ormai a corto di energie e soluzioni da porre al rebus giuliano. Brava Trieste a non farsi prendere dall’ansia, attendendo il momento propizio per scaricare il pugno da KO, arrivato soprattutto per mano del duo USA Parks-Green: 20 punti e 10 rimbalzi per il primo, 17, 5 rimbalzi e 3 recuperi il secondo. Ma, come al solito, è stato uno sforzo di squadra quello prodotto dai ragazzi di Dalmasson che hanno avuto anche un eccellente Da Ros (14+7 e 4 assists) e una panchina produttiva (25 punti sugli 82 totali). L’Alma continua il suo percorso quasi immacolato in casa (13 vittorie in 14 partite) e ora ha due turni di chiusura decisamente morbidi: trasferta contro una Jesi ormai senza più pretese e ultima in casa con Imola. Fare bottino pieno potrebbe assicurare almeno il secondo posto. Ferrara, invece, sente il terreno sgretolarsi lentamente sotto i piedi. Il margine su Imola e Chieti c’è ancora (+4 sulla zona playout), ma con lo scontro diretto sfavorevole in entrambi i casi e i diversi problemi di organico attuali la situazione non è certo delle più tranquille. Anche senza vittorie da qui alla fine la salvezza potrebbe arrivare, ma per mettersi al riparo da brutte sorprese conviene guadagnare in qualche modo gli ultimi due punti.
Vince anche la Fortitudo, che praticamente blinda il quinto posto vincendo sul campo di Recanati, ormai con chance salvezza ridotte al lumicino. I marchigiani hanno opposto tutta la resistenza possibile e a fine terzo quarto erano ancora in vantaggio (54-52). Poi, però, è uscita tutta la maggiore qualità e lunghezza del roster bolognese che ha ritrovato finalmente un Leo Candi protagonista: 20 punti, 7 assists e 4 recuperi uscendo dalla panchina. Lui l’anima degli ultimi 10’ con cui la F ha mandato in archivio la vittoria che la proietta bene al Derby di venerdì. Dove servirà anche l’eccellente Justin Knox visto contro Recanati. 19 punti e 7 rimbalzi per lui, a far da contraltare a una giornataccia di Alex Legion (5 punti con 1/8). Bene dalla panchina anche capitan Mancinelli (13 punti e 5 rimbalzi), in una partita dove, in generale, i bolognesi sono andati troppo a fasi alterne, in attacco specialmente. Recanati ha fatto il possibile, trovando un inatteso Giacomo Maspero da 14 punti e 6 rimbalzi e un buon Travis Bader (19 punti). Ha pesato, però, la giornata non troppo felice di Erik Rush, che ha cercato come al solito di trascinare i suoi, sbagliando tanto però: 4/13 al tiro, 5/9 ai liberi, 6 palle perse. Per lui, comunque, 13 punti, 9 rimbalzi e 7 assists, sinonimo di una gara almeno volenterosa. Situazione quasi disperata per gli uomini di coach Giancarlo Sacco. Già con una sconfitta sabato prossimo potrebbe arrivare la matematica retrocessione.
Si concede un’altra settimana nel sogno playoff Udine, che vince agilmente contro una Jesi ormai con la pancia piena dalla salvezza raggiunta. La squadra di Lino Lardo resta a due punti dall’ottavo posto, anche se le ultime due partite saranno da incubo: trasferta a Treviso e chiusura casalinga con la Fortitudo. Con pressioni nulle si cercherà di fare il massimo. Contro la Termoforgia intanto è arrivata la quattordicesima vittoria stagionale senza soffrire quasi mai, impattando bene il match soprattutto in difesa, mettendoci le mani sopra nel secondo e poi chiudendo la pratica nel secondo tempo, con i vantaggi arrivati anche sui venti punti nell’ultima frazione. Buona prestazione corale, con il solito Okoye ha fare da capofila con 20 punti, 11 rimbalzi e 7 assists, 13 di un Rain Veideman che continua a dimostrare di essersi inserito bene nel gruppo e 11 dalla panchina per Mauro Pinton. La difesa, come detto, ha fatto la differenza, mettendo il freno a un attacco come quello jesino, che se si accende può veramente fare male a chiunque. Marchigiani fermi al 40% da due e al 30% da tre. 24 punti per Dwayne Davis, 15, 10 rimbalzi e 7 assists di Tim Bowers.
MANTOVA VINCE A FORLI’ E MANTIENE L’OTTAVO POSTO, IMOLA TROVA DUE PUNTI D’ORO A PIACENZA
Risultati importanti negli anticipi del sabato sia in ottica playoff che playout. Mantova rialza la testa dopo due stop filati vincendo a Forlì una partita assolutamente non scontata. Decisivo un parziale di 16-4 in apertura di ultimo quarto sigillato da una striscia da sette punti di LaMarshall Corbett, miglior realizzatore dei suoi con 15 punti in 23’. La Dinamica ha giocato una partita non particolarmente ispirata, ma è riuscita a trovare il proprio momento migliore al punto giusto della partita, scappando abbastanza lontana nel punteggio da non doversi troppo preoccupare di un eventuale finale punto a punto. Buone partite per Amici (14 in 24’), Giachetti (12 e 8 assists ma 8 palle perse) e Candussi (10 e 8 rimbalzi), mentre ancora una volta è stato assai deludente Deandre Daniels (5 punti in 23’). Per gli Stings ora gara casalinga con Recanati e trasferta a Ravenna per difendere l’ottava piazza da Udine e provare ad attaccare Verona, al momento avanti in classifica. Sconfitta pesante per Forlì, invece, che vede il suo destino appeso alle ultime due gare stagionali, a Imola e in casa con Chieti, per un crudele gioco del destino le due dirette concorrenti per la salvezza diretta. Gli uomini di Valli perdono per la seconda partita consecutiva tra le mura amiche nonostante il recupero di Adegboye, comunque non al meglio e fermo a 9 punti con 3/10 al tiro. Melvin Johnson non ha fatto pentole e coperchi stavolta (16 con 5/15) e non è bastata la doppia doppia di Ryan Amoroso (14+10) a supplire a queste carenze.
Ad attendere l’Unieuro sabato ci sarà Imola, che è reduce da una giornata trionfale, avendo colto un preziosissimo successo sul campo dell’Assigeco Piacenza, ormai fuori da ogni gioco e priva di stimoli. Gli imolesi, dopo un avvio difficile (-6 a fine primo quarto, massimo svantaggio a -11), hanno risalito la china prendendo in mano la partita nel secondo tempo, senza mai spezzarla definitivamente ma neanche senza dare l’impressione di potersela far sfuggire di mano. Decisivo ancora Travis Cohn, miglior realizzatore dei suoi con 19 punti accoppiati a 9 rimbalzi, al cui fianco ha giocato la miglior partita in maglia Andrea Costa Roko Rogic, autore di 17 punti, 9 rimbalzi e 5 assists per 27 di valutazione. Bene anche l’eterno Michele Maggioli, con 14 punti e 6/11 al tiro. Ora il discorso salvezza per la squadra di Ticchi passa tutto dall’infuocato derby casalingo di sabato prossimo con Forlì (trasferta vietata ai tifosi ospiti). Vincerlo significherebbe mettere praticamente al sicuro la salvezza. Una sconfitta, invece, anche alla luce dell’ultimo turno in casa di Trieste, rischierebbe di aprire scenari davvero foschi. Per Piacenza, che ormai attende solo la fine della stagione, 21 punti per Kenny Hasbrouck.
RISULTATI
Assigeco Piacenza – Andrea Costa Imola 66 – 75
Unieuro Forlì – Dinamica Generale Mantova 62 – 72
Basket Recanati – Kontatto Bologna 71 – 79
Visitroseto.it Roseto – OraSì Ravenna 71 – 81
Tezenis Verona – De Longhi Treviso 48 – 57
Virtus Segafredo Bologna – Proger Chieti 91 – 71
Alma Trieste – Bondi Ferrara 82 – 66
G.S.A. Udine – Termoforgia Jesi 80 – 65
CLASSIFICA
Virtus Segafredo Bologna 40
De Longhi Treviso 40
OraSì Ravenna 38
Alma Trieste 38
Kontatto Bologna 34
Visitroseto.it Roseto 32
Tezenis Verona 30
Dinamica Generale Mantova 30
G.S.A. Udine 28
Termoforgia Jesi 24
Assigeco Piacenza 24
Bondi Ferrara 22
Andrea Costa Imola 20
Proger Chieti 18
Unieuro Forlì 16
Basket Recanati 14
Nicolò Fiumi