Roma, 2 aprile 2017 – In un derby della via Salaria intensissimo emotivamente parlando l’Unicusano Bum Bum Virtus Roma riprende la marcia verso la matematica qualificazione alla post-season matando l’NPC Rieti che, sempre emotivamente parlando, crolla di schianto nel terzo periodo dopo aver gestito molto bene i primi due periodi della gara ed aver fatto vedere i sorci verdi agli avversari.
I sabini avrebbero potuto portare a casa la gara se avessero gestito la gara nei ritmi ma soprattutto se avessero messo più sabbia possibile negli ingranaggi della Virtus Roma. Ed il loro inizio era più che positivo. Con alle spalle un muro umano di appassionati e calorosi appassionati arrivati in massa dalla Sabina, i ragazzi di coach Nunzi mettevano subito le cose in chiaro, con Alessandro Zanelli, DeShawn Sims e Matteo Chillo a fare la voce grossa non solo vicino al ferro romano bensì, soprattutto, spalle a canestro. Al 4’ 2-8 per l’NPC e Virtus Roma a spadellare allegramente da fuori, cercando tiri abbastanza improbabili perché frutto di un’ottima difesa reatina. Daniele Sandri, nel bene e nel male, reagiva per la Bum Bum Virtus Roma ma non riusciva a mettere a freno Dalton Pepper, 7-10 in un amen ma, come un fulmine a ciel sereno, primo tecnico a Fabio Corbani: a suo parere gli ospiti mettevano con troppa disinvoltura le mani addosso ai suoi ragazzi, terna inflessibile e Rieti di nuovo a scappare sul 7-13 al 5’. John Brown poi si ergeva a paladino da lontano, due jumper per lui ed era 11-13 con Aristide Landi che riusciva a pareggiare per la prima volta il match dalla lunetta per i suoi. Di nervi poi la Virtus Roma spaccava la gara sempre con Sandri, Nunzi era costretto a chiamare tempo (mini-parziale romano 8-0). Chiaro il canovaccio della gara: Rieti difendeva benissimo impedendo comodi tiri da tre alla Virtus ed in attacco Zanelli innescava a proprio piacere ora Sims, ora Pepper salvo poi prendersi le sue responsabilità in attacco, proprio una sua tripla ridava il 16-20 per Rieti al 9’ ma, incredibile, contestualmente arrivava anche il secondo tecnico con relativa espulsione per Fabio Corbani. Il coach milanese, probabilmente già su di giri per la piega non prevista del match (soprattutto per la difficoltà dei suoi di trovare tiri comodi), si lamentava per un fallo non sanzionato su Landi. Sgomento sulla panchina romana e sugli spalti, Riccardo Esposito ed il fido Umberto Zanchi non facevano una piega sulla panchina della Bum Bum Virtus ma l’NPC Rieti insisteva a macinare il suo ritmo, asfissiante in difesa e preciso in attacco con un Super Zanelli, si chiudeva sul 19-26 con una gran tripla di Pepper e con un insolito, ma significativo, 0/6 da tre per l’Urbe. Delirio per i tifosi ospiti, legittimo e sacrosanto, la sponda opposta si masticava amaro, come al solito, per le tante chances “bucate” vicino al ferro…As usual…

Una fase del 2° periodo
E quando al rientro in campo dal primo intervallo il miglior tiratore del girone Ovest, Juan Marcos Casini, uscendo a meraviglia dalla punta dell’arco su di un sontuoso blocco portatogli da Vincenzo Pipitone metteva la solita tripla, sul 19-29 il popolo reatino era letteralmente in brodo di giuggiole!! Per fortuna di Roma il solito John Brown suturava la ferita sanguinante sfruttando anche due errori marchiani al tiro dall’angolo di un desidero Giacomo Eliantonio di aumentare il divario tra le due squadre, 23-29 ma era un fuoco di paglia perché la Bum Bum Virtus insisteva a sparacchiare da tre senza grande costrutto, subendo anche un Massimo Chessa in serata di scarsissima vena anche in difesa non reggendo Casini. Ma per l’NPC tutto sommato andava bene, la confusione e la frenesia di Roma era manna dal cielo per la più lenta e compassata squadra reatina, era Landi a spezzare una fase di brutti errori da ambo i lati consegnando ai suoi il -4 al 15’ sul 27-31. Ma che la serata sarebbe stata un piccolo calvario per l’Urbe lo confermava una gran tripla di DeShawn Sims, a disagio nei pressi del ferro ma che chiuderà il 2° periodo con un eloquente 4/4 dalla lunga!! Esposito chiamava tempo e da quel momento la Bum Bum rimetteva a posto le cose: prima tripla di squadra da parte di quello sfrontato e coraggioso ragazzino di Tommaso Baldasso (30-34), poi Sandri non convertiva un canestro con fallo sempre di corsa, segnando i liberi (32-34), e mentre Rieti iniziava a disunirsi sulla discreta adesso difesa romana, grandissima palla schiacciata in contropiede di Tommy Baldasso e delirio giallorossoblu con Brown che schiacciava per il 34-34!! E non finiva qui, ancora una tripla out consentiva a John Brown di riportare avanti Roma (9-0 di parziale aperto), 36-34 senza però aver fatto i conti con Sims, glaciale da tre per ben due volte sigillava il periodo sul 36-40 ridando fiato e speranze ai propri tifosi, intimoriti dalle fiammate romane.
In sostanza, buonissima NPC Rieti sui due lati del campo nei primi 20’: pulita e senza sbavature, prontissima a punire Roma sulle carenze difensive dell’arco ma forse Rieti avrebbe dovuto segnare qualche punto in più per sentirsi al sicuro.…La sensazione è che fosse stata più la Virtus Roma a mettersi nei guai contribuendo al buon lavoro amarantoceleste, per lei parlava il 1/13 dai 6,75 e che pesava come un macigno. In fondo Roma era solo sotto di 4 punti, cosa sarebbe accaduto se la Bum Bum avesse iniziato a trovare la via del canestro da tre, aumentando però anche il livello della propria difesa?

Uno spaccato del pubblico reatino
Interrogativo prontamente esaudito all’inizio del terzo parziale. Pronti, via ed Anthony Raffa al momento con due soli punti all’attivo, metteva subito una tripla. Era il segnale dell’inferno che la Bum Bum avrebbe poi creato agli avversari…Sempre lui riconsegnava il vantaggio ai suoi con due liberi (41-40), al 22’, vantaggio che Roma non avrebbe mai più mollato sino al termine! Grande difesa dell’Urbe, infrazione di 24” di Rieti e persa di Sims. Anche l’ottimo Zanelli soffriva la fiammata romana, 2° e 3° fallo in un amen e tecnico anche per Luciano Nunzi (forse per proteste anche giustificate), ma mentre Chessa continuava a litigare con il ferro (0 punti ancora per la guardia sarda), retroschiena di Sandri per Brown e 43-40 per la Virtus!! Reatini in confusione, merito di un’ottima difesa romana, Raffa in contropiede non sbagliava e Nunzi doveva chiamare tempo sul 45-40 al 24’. Gara ribaltata con un parziale di 9-0 ma soprattutto gara messasi sui binari voluti dai padroni di casa: gran difesa, rimbalzo e contropiede, a questi ritmi l’NPC sarebbe poi scoppiata. Il solito ottimo Zanelli faceva letteralmente goal per i suoi ma arrivava anche la prima tripla di Massimo Chessa che chiuderà il periodo decisivo con ben 11 punti globali! E se anche Brown forzava qualche tiro, gli ospiti sembravano in preda ad una sorta di crollo nervoso, non riuscendo neanche a sfiorare il ferro ed uscendo di fatto mentalmente dal match. Altra tripla di Chessa (51-42), poi liberi per lui ed era 53-42. Gara completamente capovolta, la prova era un’altra gran tripla di Sims al quale rispondeva subito Capitan Maresca di pari moneta, 56-45 e subito dopo, sempre in contropiede, sull’ennesimo palla recuperata era Raffa a dare il +13 a Roma con Nunzi che chiamava ancora tempo sul parziale di 22-5!! Ed al rientro in campo altro errore di Rieti indotto dalla buonissima difesa romana e tripla anche di Landi. Entrava tutto adesso a Roma, quello che prima non entrava affatto anche però per merito della buona difesa reatina, adesso letteralmente in preda ad un crollo quasi nervoso nel vedere l’estasi avversaria. Tripla di Chessa e poi ancora lui e si chiudeva sul punteggio incredibile di 69-50 e la sensazione che la gara fosse proprio finita!!
Ed in effetti nelle prime azioni dell’ultimo quarto la Virtus Roma eccedeva in confidenza, rallentando ritmo ed intensità offensiva ma l’NPC Rieti, esattamente come un pugile al quale è stato chiamato almeno un conteggio per il KO subito, non mostrava cenni di sensibile reazione. Anzi. Il team sabino riusciva a metter dentro qualche libero grazie anche al bonus raggiunto al 33’ dai padroni di casa. Ma quando la Virtus Roma riaccellerava, ecco il 70-53 di Sandri e dopo Raffa con fallo, 72-54. Anche Sims faceva 0/2 ai liberi, certificando una resa apparsa evidente dagli spalti. Poi anche un po’ di tensione, ingiustificata, tra Raffa e Dalla Rosa con espulsione di coach Nunzi per proteste e di Capitan Benedusi ma questa scossa non sortiva effetto per Rieti, nonostante Pepper e Sims ci provassero ancora. Ma un’altra tripla dal pianeta Marte, questa volta di Landi, chiudeva la disputa con una Bum Bum Virtus Roma quasi in folle in discesa e l’NPC emotivamente a pezzi , la tripla del +20 di Baldasso veniva rintuzzata dagli ospiti per il finale da consegnare alle cronache del 87-72.

Il team della Virtus Roma con coach Riccardo Esposito a guidare le danze
Quarto posto dunque consolidato per una Bum Bum Virtus Roma sempre più capace di coinvolgere il proprio pubblico mentre Rieti questa sera ha probabilmente risentito del grande rush delle 8 vinte nelle precedenti 9 gare, squadra tosta ed armoniosa quando il ritmo lo controlla lei, in difficoltà (ma chi non lo sarebbe), quando si corre come ha corso come sempre la Virtus Roma. Sogno Playoff però ancora intatto, tante squadre a quota 26 sull’ultima piazza disponibile, probabilmente sarà il PalaSojourner a decretare le fortune del team sabino nelle restanti 3 gare in programma.
Sala Stampa
Luciano Nunzi by Chiara Sansoni (Uff. Stampa NPC Rieti)
Non rispondo a nessuna domanda che riguardi l’arbitraggio, la partita l’avete vista tutti, credo che non serva spendere neanche una parola su questo. Chiedo scusa a tutti i tifosi venuti qui perché comunque alla fine ho sbagliato io, però dopo aver sopportato certe cose, penso che possa capitare di perdere la pazienza. Peccato per il terzo quarto perché avevamo giocato una partita molto intelligente nel primo tempo, nel terzo quarto ci dovevamo aspettare che Roma cercasse di rimettere la partita su certi binari che sapevamo poteva utilizzare.
Loro sono stati bravi a farlo e noi purtroppo abbiamo un po’ cominciato a giocare da soli, uno contro uno contro la loro pressione difensiva, non passandoci più la palla con loro che sono stati molto bravi ad attaccarci e a passarsi il pallone. Credo che il numero degli assist nel terzo quarto sia abbastanza indicativo. A quel punto hanno cominciato a vedere il canestro grande grande, hanno cominciato a far canestro tutti e non abbiamo più avuto la forza di reagire. Le partite a strappi sono anche un po’ la caratteristica delle loro partite, la cosa importante era quella: non demoralizzarsi nei momenti negativi e rimanere con la testa sulla partita. Questo nel primo tempo lo abbiamo fatto bene, poi nel terzo quarto questa cosa non è accaduta, Roma ha preso molta fiducia, ha saputo giocare una partita in cui l’intensità si è alzata tantissimo. Noi lì abbiamo cercato soluzioni individuali che non ci hanno premiato assolutamente. Era una partita in cui bisognava continuare a passarsi la palla, questa cosa un po’ l’abbiamo bypassata nel terzo quarto.
Quando poi nella partita l’inerzia è girata non abbiamo più avuto più la forza e l’energia di rientrare. Mi dispiace perché è stato uno spettacolo meraviglioso, grazie a tutti i tifosi che ci hanno seguito così numerosi e con passione.
Unicusano Virtus Roma – NPC Rieti 87-72
Parziali: 19-26; 17-14; 33-10; 18-22
Progressione: 19-26; 36-40; 69-50; 87-72
MVP: il solito John Brown da 18 p.ti e 27 di valutazione? Il solito DeShawn Sims da 21 punti ed 11 rimbalzi con doppia doppia? O, sempre in tema di doppia doppia, quella di Aristide Landi con 12 rimbalzi e 12 punti? Magari un’ottimo Alessandro Zanelli da 18 p.ti e 6 assist oppure Anthony Raffa da 22 punti…Noi diciamo Riccardo Esposito, perchè ha tenuto in mano la squadra assieme ad Umberto Zanchi dopo l’espulsione di Fabio Corbani dimostrando che questa Bum Bum Virtus è realmente una bella squadra!!
WVP: la bella novelle vague reatina crolla di nervi…Male Eliantonio, male Di Prampero, male Della Rosa e male Pipitone. Male anche Capitan Benedusi, fattosi notare per un buon primo tempo ma per la gazzarra nel periodo finale che lo caccia dal match, meritatamente.
Fabrizio Noto/FRED