Una squadra italiana torna ad una Final Four del basket europeo dopo la finale di Varese e prima Reggio Emilia ed anche se è la Coppa che conta meno va bene così perché siamo partiti in quattro e ce ne arriva una che quasi quasi ha pure rischiato. L’Umana Reyer Venezia ha fatto il suo compito : doveva ribaltare il 74 a 71 subito a Smirne dal Pinar Karsyaka sette giorni fa e lo ha fatto vincendo al Taliercio – strapieno e bellissimo – 74 a 66.
Primo tempo bello, ordinato, giocato con calma e pazienza in attacco con Haynes e McGee a fare cose buone e Peric a giocare il suo solito perfetto ruolo di post basso. Di contro l’unico vero problema per la Reyer è stata l’esplosività di Josh Owens, un incubo a tre metri di altezza almeno: 11 punti ed una tripla del turco Baygul per chiudere il primo quarto 20 a 19-
Secondi venti minuti con Venezia sprint, cinque punti di seguito grazie a Viggiano ed Ortner ma poi ecco l’esplosione di J’Covan Brown che nel quarto ne ha messi 10 ed ha aiutato i compagni a venir fuori alla lunga mettendo in ritmo prima Pettway ed ancora Baygul. Difesa più chiusa con grandi penetrazioni in attacco quella del Pinar, più paziente l’azione offensiva veneta ma dietro un pò tanti falli di cui si sono andati caricati i lunghi. Il quarto è vissuto di molti errori da parte di tutte e due le squadre e su questi piccoli scempi ha campato meglio la squadra ospite che ha chiuso avanti di soli 3 punti, 36 a 39, 6 nel totale delle due gare.
Ma come si dice in questi casi, il peggio per Venezia doveva ancora arrivare: si ricomincia ed ad appoggiare un paio di buone cose del solito Brown e del polacco Ponitka, gli arbitri nel giro di un minuto fischiano – e non è detto con questo che sia tutto vero – un tecnico ad Ortner – un fallo a Bramos ed un altro fallo ad Ortner (questo sì) nel giro di un minuto e qualche secondo. Brown ed Owens ringraziano e pur sprecando qualcosa dalla lunetta (il parziale alla fine sarà un letale 18/29 per i turchi) allungano il vantaggio fino al 42 a 48. E qui Filloy chiama la squadra a cambiare marcia ed insieme ai suoi infila un parziale di 10 a 0 in meno di 3 minuti che per la prima volta porta Venezia sopra nel doppio confronto (52-48 esattamente) prima che una fiammata del Pinar rimetta tutto o quasi in parità per gli ultimi dieci minuti da giocare partendo dal 53 a 51.
Ma ormai Venezia ha trovato la strada, Filloy dirige e Bramos ed Ejim eseguono: tiro da fuori o contropiede con schiacciata o senza secondo il caso. E quando queste due opzioni sono chiuse ci ha pensato il playmaker argentino a metterla da tre, o Peric a portare a scuola qualcuno sulla linea di fondo e poi Ress a tamponare coi tiri liberi a tamponare anche quei timidissimi tentativi di rimonta dei turchi. Davvero timidi che già a due minuti dalla sirena pur con tutta la partita ancora da “giocare” il pubblico del Taliercio non vedeva l’ora di esplodere nella sua legittima festa.
Qui il tabellino della partita
Eduardo Lubrano