E’ finita 106 a 105 per Trapani la sfida con Roma nei 40 minuti regolamentari ma visto l’andamento del tutto impazzito della partita avrebbe potuto anche andare avanti per due o tre o forse più tempi supplementari. Trapani ha vinto non perché sia più forte di Roma ma perché nell’attimo fuggente decisivo ha saputo approfittare di una botta di fortuna e del talento immenso del suo miglior giocatore, Mays che a 4 secondi dalla fine ha messo una tripla incredibile per non costruzione e per difficoltà. Ma decisamente voluta visto che fino a quel momento ne aveva messe 8 su 14.
Torniamo indietro? Sì meglio perché il primo periodo di gara è stato come si direbbe nel calcio, di studio con Trapani terrorizzata di non far correre Roma e Roma applicata a non far ricevere Renzi sotto canestro per non innescare il miglior lungo italiano della categoria – e forse non solo della A2 – ed i suoi compagni. Così per la Lighthouse Trapani ci ha pensato da subito Mays con le sue triple, 4 nei primi dieci minuti appunto, a tenere su l’attacco siciliano, mentre dall’altra parte un pò Raffa, molto Brown qualche cosa di Sandri e Vedovato per un quarto chiuso sul 26 a 22.
Dopo 38″ del secondo quarto è iniziato il temporale arbitrale che ha un pò tanto sconvolto la gara. Prima un tecnico a Fabio Corbani che protestava nonostante un fallo fischiato a favore di Sandri, sul quale tranne il libero segnato da Renzi, Roma non ha pagato pegno ma anzi ha innescato la sua rimonta confezionata dalla tripla di Landi del 27 a 29. Poi dopo un 4 a 0 di Trapani firmato Renzi-Filloy ecco il capolavoro del terzetto in grigio: Filloy già carico di tre falli va a cacciarsi in un guaio cercando con troppa aggressività la palla e gli viene fischiato fallo, al quale reagisce in modo forse plateale me che gli arbitro non gli perdonano affatto e gli fischiano il tecnico che lo spedisce definitivamente in panchina. Non contenti – anche se tutto può essere lecito ma suvvia un pò di pazienza in una gara così muscolare e tesa come questa non guastava – i direttori di gara hanno espulso Ducarello coach trapanese. Il tutto a meno 6’e 45″ dall’intervallo lungo. Alla ripresa delle azioni in campo si è passati dal 31 a 29 per Trapani al 33 a 41 per Roma perché Chessa e due volte Landi hanno infilato tre triple devastanti. La bravura di Trapani è stata quella di non sedersi sconsolata a guardare l’attacco romano anche perché i siciliani di esperienza ne hanno un pò di più e difatti quando mancavano 4 minuti alla sirenza Sandri è incappato in un fallo tecnico inutile quanto sciagurato. Due liberi a segno per Renzi e tripla successiva di Tavernelli per il 43 a 46. Il quale poi ha messo anche due liberi per il 45 a 46. Ma qui è ripartita la macchina di Roma: Raffa tre volte a segno da tre, Maresca sempre intelligentissimo nelle scelte di tiro, Brown ed ancora Vedovato ma anche Piccolo hanno costruito lo spaventoso parziale del 20°: 51 a 62. Il secondo quarto Roma lo ha vinto 25 a 40!!!
Poi però…con questa formula per riprendere un discorso che mi piace molto, poi però dicevo, qualcosa si è inceppato nella testa dei ragazzi di Corbani. Non tanto nelle gambe quanto nella capacità di fare le scelte giuste in difesa. Perché quando Mays ha tirato il fiato in panchina perché carico di tre falli la squadra della capitale non è riuscita ad utilizzare questa che avrebbe potuto essere un’arma a suo favore. Trapani guidata da Tavernelli ha messo lentamente ma inesorabilmente in partita Andrea Renzi, Viglianisi ci ha messo il suo con qualche buon tiro sempre troppo libero e quando Mays è rientrato ha ripreso da dove aveva lasciato cioè col tiro dai 6,75 metri. Fine terzo quarto 84 ad 86 con un canestro bellissimo di Brown sulla sirena per una bella ingenuità di Trapani. Ah dimenticavo, anche Raffa si è fatto fischiare un antisportivo pagato solo con due tiri liberi ma in una gara punto a punto…
Ancora più morbido è stato l’approccio al quarto periodo tanto che nonostante la prestazione monstre di Raffa al tiro da tre, Renzi al 33° ha siglato il nuovo sorpasso trapanese, 90 ad 89 dando il via ad un’altra partita. Che qui Roma poteva vincere perché Mays ha sparacchiato da tre a salve per la prima volta nella gara, Trapani è stata avanti di di 4, 95 ad 89, ma mister Raffa e capitan Maresca l’hanno immediatamente riportata avanti 97 a 100 e quando Landi ha segnato il 101 a 105 con 1’40” da giocare la sensazione è stata proprio che per la quarta volta l’Unicusano vincesse in trasferta dopo aver superato i cento punti. No, no. Perché è questo il momento ed il luogo nel quale si commettono le fesserie: prima Raffa che pressato da Tavernelli non supera la metà campo entro gli 8″ regolamentari – 102 a 105 con 1’14” – poi Sandri che 0 su 2 dalla lunetta con 28″ sul 103 a 105 e poi Mays che sulla sirena dei 24″ manda per aria il pallone con l’intenzione di segnare ma senza tutto quello che serve per farlo. Intenzione premiata 106 a 105 e Roma che ha avuto la rimessa nella metà campo avversaria per provare a vincere.
E qui abbiamo rivisto le sciocchezze del quarto di finale con Treviso in Coppa Italia o della gara con Latina: Brown crede che Raffa gli alzerà un alley op facile, Raffa crede che Brown stia per saltare i due si guardano ma non si capiscono mentre Renzi comprende tutto e fa densità dentro l’area pitturata: la palla lanciata dal play di Roma finisce a fondo campo ed esplode la legittima festa di quelli di Trapani.
Nulla di grave sia chiaro per Roma se non una sconfitta da segnare sotto la voce inesperienza: forse i ragazzi dovrebbero riguardarsi la gara da soli, senza gli allenatori che gliela spiegano, per rendersi conto che basta poco a crescere e diventare una formazione di altissimo livello.
Di contro complimenti vivissimi a Trapani che non ha mollato un centimetro e pur facendo tante cose sbagliate ha sempre creduto in una vittoria che le tiene accese le speranze play off che è giusto che si giochi.
Qui il tabellino della partita
Eduardo Lubrano