Varese, 25 marzo 2017 – Vigilia di lavoro per due compagini che ancora hanno tanto da chiedere al campionato come l’Openjobmetis Varese e l’Orlandina, impegnate rispettivamente a uscire definitivamente dalla calda zona salvezza e rimanere protagonista nella lotta playoff.
Gli 11 precedenti andati in scena fra le due contendenti vedono i siciliani in vantaggio per 6-5, con la gara d’andata terminata 76-71 in favore dell’Orlandina.
Arbitreranno i signori Gabriele Bettini, Denis Quarta e Manuel Mazzoni.
Coach Attilio Caja (Varese): «Dobbiamo ripartire dopo il difficile match vinto contro Brescia alzando l’asticella ed affrontando una squadra come Capo d’Orlando che si trova in quarta posizione in classifica non a caso. L’Orlandina è una squadra di grande qualità composta da giocatori veramente importanti: il primo da citare è senza dubbio Drake Diener, una sicurezza del nostro campionato; a seguire Dominique Archie, un lungo dalla doppia dimensione capace di colpire sia dalla distanza che da vicino, e infine Nikola Ivanovic, che ha ben sostituito Bruno Fitipaldo dimostrandosi un ottimo realizzatore. Queste sono le punte principali della Betaland, attorno al quale girano giocatori “nuovi” che sono molto cresciuti da inizio stagione: parlo di Vojislav Stojanovic, Mario Delas, Tommaso Laquintana, Antonio Iannuzzi, giovane che osservo da parecchi anni, e Milenko Tepic, vero uomo squadra. Dovremo fare una partita di grande attenzione difensiva e di fisicità, soprattutto su alcuni giocatori. Sarà importante rimanere concentrati sui loro giochi in attacco trovando delle soluzioni alle loro svariate proposte difensive».
Coach Gennaro Di Carlo (Capo d’Orlando): «La prossima sarà una gara molto delicata, se vogliamo continuare a crescere bisogna andare a Varese a vincere. Rappresenta un imbuto attraverso il quale bisogna passare se si vuole diventare grandi. Credo che Varese sia una formazione altamente competitiva, che nel girone di ritorno ha vinto 5 gare su 8, una meno di noi. Una formazione che qualche settimana fa era nelle parti basse della classifica, ora invece può puntare ai playoff. Ha gerarchie chiare e ha anche tratto beneficio dall’uscita dalla coppa. Una squadra di talento perché Maynor, Johnson ed Eyenga sono giocatori che possono vincere ovunque. Hanno battuto Avellino infatti. Passare a Masnago sarà importante, ma difficile. Arriviamo da 4 vittorie consecutive, ma questo non vuol dire che andremo a Varese in pellegrinaggio, siamo professionisti, il desiderio più grosso è quello di andare a vincere a Varese. Oggi la difficoltà è forse far passare l’idea che dobbiamo vincere a Varese. Dobbiamo fare di tutto affinché questo accada per dimostrare che siamo una squadra solida. L’importante non è il record delle cinque vittorie, l’importante è che siamo nei primi 4 posti e che vogliamo restarci. Se non arriverà la vittoria andremo avanti nel nostro percorso. Oggi non abbiamo altra chance che andare a Varese e vincere. Ci sono i playoff da conquistare matematicamente, se vogliamo essere ambiziosi dobbiamo pensare di vincere il maggior numero di partite delle 7 che mancano. L’atletismo non è la nostra prima arma. Dovremo contrapporre le nostre armi anche all’atletismo di Varese, che non è la loro unica dote. Rimanere in partita, concentrati fino alla fine ci ha permesso di conquistare vittorie come Cremona, Caserta, Torino, Brescia. Le squadre stanno preparando le partite contro di noi cercando di fermare la nostra circolazione di palla, noi dobbiamo essere forti ad opporci. Il tiro di Stojanovic che ha spaccato la partita contro Caserta per me significa che la squadra sta crescendo, sta diventando grande. Quel tiro era l’unica possibilità che avevamo in quell’azione, l’unica che Caserta ci aveva concesso. Caserta ha difeso e giocato un’ottima gara contro di noi. Stiamo avendo una crescita stabile e equilibrata, non so dove arriveremo alla fine, ma bisogna tenere a mente che stiamo continuando un percorso chiaro e definito».
Paolo Malara