Pistoia, 18 marzo 2017 – Potremmo dire, senza timore di smentita, che in questa stagione la sfida tra Trento e Pistoia è stata la partita delle prestazioni folli. All’andata la partita fu vinta da Pistoia con una prova mostruosa di Terran Petteway, che totalizzò 43 personali segnando quasi tutti i punti nel secondo tempo. Stasera ha vinto Trento, di grinta e di esplosività, mettendo in mostra alcuni numeri probabilmente ancora una volta irripetibili per chissà quanto tempo.
Un primo quarto caratterizzato da una grande verve offensiva di entrambe le squadre, soprattutto di Trento che, con 30 punti in 10 minuti, propiziati da un ispiratissimo Devyn Marble (16 punti con 6/8 dal campo nel primo tempino), punisce la difesa a zona 3-2 proposta a tratti da Vincenzo Esposito.
Pistoia, dal canto suo, trova buoni canestri e cerca costantemente i lunghi sotto canestro, decisamente più fisici dei dirimpettai di Trento.
Ad inizio secondo quarto Trento prova ad alzare il ritmo ed a cercare di scaldare l’ambiente con Sutton e Forray, ma Petteway – che evidentemente trova la giusta ispirazione solo contro Trento – tiene a contatto Pistoia.
Si alza decisamente l’intensità difensiva di entrambe le squadre ma Trento sembra riuscire ad essere più efficace nel concretizzare un paio di contropiedi a seguito di sei rubate in nemmeno 15 minuti. A metà del quarto Trento ha già segnato 48 punti ed è volata sul +13 quando Esposito chiama time-out per spezzare l’inerzia dei padroni di casa. Un canestro di puro talento di Ronald Moore dà ossigeno ai toscani, che tuttavia sembrano fare grande confusione in attacco. Pistoia non riesce a trovare la stessa fluidità e non riesce più a servire efficacemente i propri lunghi.
Un dato sorprendente è che Pistoia , nel segnare i suoi 41 punti, ha servito 13 assist, mentre Trento per segnarne 55 ne ha conteggiati molti meno. Il finale di quarto è caratterizzato da ulteriori palle perse di Pistoia, che Trento riesce a trasformare in triple realizzate. Il punteggio alla sirena della pausa lunga è di 61-43 per i padroni di casa, che hanno totalizzato un clamoroso 8/9 dalla lunga. Considerato che Trento ha una media di punti segnati pari a circa 75 punti a partita, è evidente che sta giocando forse la miglior prestazione dell’anno.
Inizia il terzo quarto e Pistoia, punto dopo punto, torna sul meno dieci (69-59) in 4 minuti di gioco. Trento si è bloccata davanti ed ha abbassato la garra difensiva, Buscaglia chiama minuto. I padroni di casa, tuttavia, non ritrovano subito la strada maestra e, con un ottimo Crosariol sotto canestro, Pistoia continua a segnare e torna sul meno 6, con un parziale di 20-6 interrotto da una grande schiacciata di Sutton ed un paio di folate di Flaccadori.
Ancora una buona ispirazione di Petteway, che con otto punti consecutivi, riporta gli ospiti sul meno 3, la sirena dei trenta minuti suona sul 77-74.
Cominciano gli ultimi dieci minuti con uno sfondamento di Magro per Pistoia e con il ventisettesimo punto di Marble per Trento. Ancora un traversone di Roberts dalla lunga, per i biancorossi, con lo Usa che non prende nemmeno il ferro, Pistoia sembra essere in confusione sulla metà campo offensiva ma non molla un centimetro dietro. Sul campo è una vera battaglia, su un lato Petteway continua a segnare da nove metri, sull’altro Sutton semina il panico e continua a collezionare falli subiti in penetrazione.
La partita prosegue a piccole folate, a 4 minuti dal termine una tripla di Lombardi riporta Pistoia sul meno 2 ed è molto difficile prevedere come potrà finire la sfida. Pistoia sembra avere inerzia, ma Sutton segna un canestro di importanza capitale e Flaccadori addirittura stoppa Crosariol sul tentativo di schiacciata.
A 54 secondi dal termine Trento è sopra di 7, ma Petteway non ci sta e segna l’ennesima tripla. Moore sbaglia il secondo di due personali e sul, rapido contropiede, Trento con Flaccadori chiude una bella partita, vinta con merito dai padroni di casa e persa con onore da Pistoia.
SALA STAMPA
Maurizio Buscaglia
“La mia esperienza mi dice che questa è una cosa che succede spesso. Quando si affrontano due squadre a vocazione difensiva, capita che ne venga fuori una partita ad alto punteggio.
Ci sono diversi motivi per cui dobbiamo essere soddisfatti di questo successo. Innanzitutto perché dopo sei vittorie consecutive e la sconfitta di lunedì, a contare stasera era soprattutto la reazione che avremmo avuto. Credo di poter dire che siamo stati bravi a rialzare subito la testa e mettere in campo la nostra forza. Faccio quindi un grande plauso ai ragazzi, che in questi giorni hanno lavorato con grande attenzione in un una settimana molto difficile.
Dobbiamo essere poi contenti di aver ribaltato la differenza canestri nel confronto con una diretta concorrente, e di averlo fatto mandando cinque giocatori in doppia cifra, cercare sempre i giocatori giusti nei momenti giusti. Pistoia si è dimostrata squadra tosta, dura, che non molla, e quindi essere riusciti a riprenderci l’inerzia nel quarto periodo è stato un altro motivo di grande soddisfazione. A fianco di tutto questo, certo, dobbiamo pensare anche a cosa non è andato, a quei 31 punti subiti nel terzo quarto, il massimo che abbiamo mai subito in stagione, davvero troppi. Però ci sono anche i meriti Pistoia, che ha segnato molti tiri difficili”.
Vincenzo Esposito
“Giocare i primi due quarti non facendo, soprattutto in difesa, ciò che avevamo preparato, ti mette in difficoltà nel momento in cui devi fare uno sforzo extra per rientrare, così poi nel finale, quando sarebbero servite le energie fisiche e mentali per fare il colpaccio, abbiamo pagato il grande sforzo fatto nel terzo quarto.
Non aver rispettato il piano partita è il grosso rammarico che mi porto dietro da questa serata anche perché quanto fatto vedere nel secondo tempo dimostra che potevamo raccogliere qualcosa di diverso. Peccato perché dopo aver resettato tutto nell’intervallo eravamo riusciti a rientrare pienamente, nonostante un 61-43 a metà gara che avrebbe ammazzato chiunque, soprattutto una squadra abbastanza inesperta come la nostra.
Questa sconfitta non cambia il nostro obiettivo finale: dobbiamo pensare a salvarci il prima possibile. Sapevamo che dopo le prime quattro gare, ci aspettava un filotto difficilissimo, però la reazione che abbiamo avuto nella seconda parte di gara sta a significare che siamo vivi e che quindi possiamo sperare di raggiungere la salvezza con qualche giornata di anticipo“.
Dolomiti Energia Trento – The Flexx Pistoia: 99-91
Parziali: ( 30-21; 31-22; 16-31; 22-17)
Progressione: ( 30-21; 61-43, 77-74; 99-91 )
MVP: Devyn Marble, chiude la partita prima del tempo per un piccolo infortunio ma, finchè resta in campo, è una furia. 27 punti in 25 minuti, frutto di 6/11 da due e 5/6 da 3, 1 assist per un 18 di valutazione finale che non spiega pienamente la prestazione di questo giocatore