Siena, 19 marzo 2017 – Ferentino passa con pieno merito a Siena al termine di una partita tiratissima, giocata dalle due squadre punto a punto e decisa a pochi secondi dalla fine da una tripla di Angelo Gigli. Siena veniva da 3 sconfitte consecutive e cercava 2 punti per continuare la rincorsa ad un posto nei play-off della post season, Ferentino invece era alla caccia di una vittoria che allontanasse gli spettri dei play out per una squadra, quella ciociara, partita con ben altre ambizioni ma ritrovatasi nel corso della stagione ai margine del fondo classifica, nonostante un roster decisamente di tutto valore per una Legadue scarsa tecnicamente come quella attuale. Ha vinto Ferentino, come abbiamo già detto con pieno merito, in virtù di una serata di tiro decisamente felice per gli uomini di coach Paolini che hanno trovato un bel 52% da 2 ma, soprattutto, un ottimo 55% dall’arco. Curiosamente le medie dalla lunetta delle due squadre sono risultate identiche con un finale 19/24 sia per i padroni di casa che per gli ospiti, in parità anche la lotta sotto le plance con 30 rimbalzi per entrambe le squadre. Queste cifre ci parlano di una gara in grande equilibrio, e così è stato per tutti i 40 minuti con le due compagini che non sono mai riuscite a chiudere la partita ogni qual volta si sono trovate in vantaggio. Come detto in apertura, è stato Gigli a scagliare la bomba decisiva ad una manciata di secondi dal termine e a portare la propria squadra su quel +5 che poi è risultato essere il gap decisivo.
La partita si è snodata sui binari del più perfetto equilibrio, al via Siena ha raggranellato 8 punti di vantaggio sul 16-8, ma Ferentino ha reagito e con un 12-5 ha capovolto il risultato in proprio favore fissando il risultato del primo quarto sul 21-20. Nel secondo quarto si è assistito ad un batti e ribatti, a dei piccoli vantaggi dell’una e dell’altra squadra che non hanno mai raggiunto la doppia cifra e che hanno visto snodarsi la partita sul filo del più perfetto equilibrio, equilibrio che è rimasto ben impresso nel risultato di metà gara: 37-37. Al rientro dagli spogliatoi il clichè della partita non è cambiato e le due squadre hanno prodotto dei mini-break continui che hanno visto ora l’una ora l’altra prevalere, senza però mai riuscire a dare un indirizzo preciso alla partita. L’ultima sirena è suonata sul 60-58 per gli ospiti. Parlare dell’ultimo quarto significa ripetersi sui contenuti già espressi per i primi 30 minuti di gioco: massimo equilibrio, continui sorpassi e contro-sorpassi fino ai secondi finali nel corso dei quali è stata la tripla di Gigli a rompere l’impasse, mentre allo scadere quella di Tavernari, che avrebbe mandato le due squadre all’overtime, si è spenta sul ferro.
Ferentino ha meritatamente vinto grazie soprattutto ad una serata ottima nel tiro dall’arco, il 9/13 costruito dal duo Imbò-Musso è stato decisivo, ma anche le due triple di Raymond sono state pesantissime e, come già ampiamente sottolineato, quella di Gigli è stata poi quella che ha chiuso virtualmente la tenzone. Abbiamo citato Imbrò, Musso, Raymond e Gigli, quartetto sicuramente decisivo per le fortune di coach Paolini, ma dobbiamo ricordare anche la splendida partita di Radic che ha chiuso con 7/8 dal campo, 5/7 dalla lunetta e 8 rimbalzi risultando il MVP della serata con 23 di valutazione. Non male anche l’apporto di Guarino e Benvenuti, mentre è apparso in serata-no Carnovali che in 8 minuti sul parquet ha collezionato 0/4 al tiro e -4 di valutazione finale.
Sviscerati ampiamente i meriti di Ferentino, ci corre l’obbligo di evidenziare i demeriti di Siena. I biancoverdi hanno perso la partita in difesa, in effetti in attacco, stasera, la squadra di coach Griccioli non è andata affatto male chiudendo con un inusuale 38% dall’arco e un buon 46% da 2. Ma la difesa ha fatto acqua soprattutto nella marcatura del duo Imbrò-Musso, chiunque segua un po’ il basket sa benissimo che questi due giocatori sono ottimi tiratori dall’arco e pertanto una difesa “logica” avrebbe dovuto prevedere delle staffette asfissianti nei loro confronti, purtroppo ciò non è invece accaduto. Musso ha potuto godere di una libertà ingiustificata in molte, troppe, occasioni nelle quali ha punito la squadra di casa, bravissimo lui ad aver chiuso con 6/7 dall’arco, ma malissimo la difesa di Siena. Malissimo anche su un Imbrò che ha goduto di troppa libertà nel suo tiro pesante scagliato in più occasioni da distanze siderali. Siena ha accettato una partita da vincere segnando un punto in più degli avversari ed ha avuto torto, nonostante la buona serata di Tavernari e quella ottima del miglior Saccaggi della stagione, ma se Harrell tira 4/18 dal campo, pur producendo un bel 9/11 dalla lunetta, diventa difficilissimo vincere contro una squadra che segna 87 punti in trasferta.
Peccato per Siena, perché una vittoria avrebbe significato la salvezza matematica, salvezza che è virtuale stante la classifica attuale (manca una vittoria nelle ultime 5 partite, anche se appare davvero difficile che Scafati e Agropoli le vincano tutte da qui al termine), si complica la strada per i play-off che rappresenterebbero la ciliegina sulla torta di una stagione non colma di soddisfazioni ma che comunque consentirà, a meno di tsunami ad oggi inimmaginabili, la ripartenza ai nastri della prossima Legadue 2017/18. Anche Ferentino dovrebbe raggiungere agevolmente la salvezza, pure se accusa due punti di ritardo dalla Mens Sana, chiudendo un campionato nel quale era attesa ad un ruolo da protagonista che però non ha mai veramente recitato.
Vogliamo chiudere dicendo due parole sull’arbitraggio. Concedetecelo poiché abbiamo avuto l’onestà intellettuale di riconoscere i meriti dei vincitori e i demeriti dei vinti. Se la media delle prestazioni dei signori Bongiorni-Saraceni-Eugenio è quella messa in mostra stasera a Siena, è del tutto evidente che questa terna non è all’altezza di arbitrare in Legadue. Magari sono incappati una serata storta, può capitare a chiunque, oppure hanno perso la trebisonda dovendosi esprimere in un Palazzo storico come quello di Siena ed hanno pagato l’emozione, può succedere. Non lo sappiamo, ribadiamo soltanto che, se le loro prestazioni “normali” sono quelle messe in mostra stasera, ci spiace ma questi 3 signori non possono arbitrare in Legadue.
Mens Sana –Basket Ferentino: 82-87
Parziali: 21-20, 16-17, 21-23, 24-27
Progressione: 21-20, 37-37, 58-60, 82-87
MVP: Radic davvero decisivo e continuo per tutti i 40 minuti.
WVP: Carnovali unico buco nero per coach Paolini.
SALA STAMPA
Griccioli
Peccato, perdere per un pick and pop di Gigli, soltanto al suo secondo canestro della serata, è difficile da digerire anche se Angelo è un uomo di grande esperienza e non ha titubato un attimo a prendersi quel tiro. Stasera abbiamo messo in mostra molta più energia rispetto alle ultime uscite ma abbiamo trovato una squadra che ha trovato tanti canestri importanti, difficili, decisivi, abbiamo accettato una partita a chi segnava un canestro in più e, sinceramente, abbiamo trovato anche delle conclusioni dall’arco che normalmente non abbiamo nel nostro DNA, purtroppo loro sono stati più bravi. Abbiamo sofferto la loro fisicità, Radic in questo è stato determinante, hanno dimostrato anche di avere più talento di noi ma questo lo sapevamo. La loro difesa è stata molto forte, anche molto sporca ma d’altra parte l’esperienza di Ferentino non è la nostra e si è visto in molte situazioni.
Alessandro Lami