Tiene stretti i suoi due trofei, quello dell’MVP e quello del miglior Under 22. E’ raggiante, Marco Spissu, perché questa Turkish Airlines Cup lo ha confermato protagonista: ci era entrato dopo la sontuosa prova di campionato contro Jesi, ne è uscito vincitore con la sua Virtus Segafredo. E infatti non dimentica di dividere i meriti con i compagni.
“Li devo ringraziare, perché questi premi sono anche una cosa loro. E’ stata una partita incredibile, piena di emozioni. E nel finale l’abbiamo spuntata, contro una squadra che aveva lottato quanto noi, perché abbiamo buttato in campo ogni energia, tutto quello che ci era rimasto davanti a un pubblico che ci ha sostenuto anche nei momenti più delicati”.
E’ il momento di chiedere da dove arrivi questo talento, e se ci siano fonti di ispirazione.
“Quando ero a Sassari ho avuto un maestro come Travis Diener. Ho cercato in tutti i modi di prendere esempio da lui. Mi piace Isaiah Thomas dei Boston Celtic, poi guardo e cerco di prendere da tanti, ora non saprei nemmeno aggiungere nomi… Di mio ci ho messo la volontà di crescere, che ho messo in campo e in palestra ovunque sia andato lontano da casa. Ora sono in uno dei club più prestigiosi d’Italia e d’Europa, voglio fae la mia parte”.
Un trofeo per la bacheca, un campionato a cui prendere le misure.
“Dobbiamo chiuderlo bene, e poi cercare di presentarci ai playoff con la conoscenza, che anche questa manifestazione ci ha dato, del valore delle squadre dell’altro girone. E poi, dobbiamo continuare a scendere in campo mettendoci tecnica ma anche cuore e grinta. E confidando anche un po’ nella fortuna, serve anche quella…”