Bologna, 2 marzo 2017 – Nell’ultimo atto della prima giornata di Turkish Airlines Cup, o Coppa Italia LNP se preferite, scenderanno in campo i virtuali padroni di casa della Virtus Segafredo Bologna e la Fortitudo Moncada Agrigento. Sfida totalmente inedita tra una squadra scivolata in seconda serie dopo la prima retrocessione sul campo della propria storia e una che da diversi anni si mette in mostra come una delle realtà più interessanti del secondo campionato nazionale.
Le squadre arrivano alla partita in situazione abbastanza diverse. Bologna guarda tutti dall’alto al basso nel girone Est quasi dall’inizio e un po’ a sorpresa, visto che i progetti societari, in estate, sembravano decisamente più intenzionati al ribasso, almeno in questa stagione. Agrigento, invece, sta ancora confermando quanto di buono fatto negli ultimi due anni (finale promozione persa d’un soffio con Torino due anni fa e eliminazione ai quarti di finale da parte della Fortitudo Bologna lo scorso campionato), e ha fin qua disputata una stagione di buon livello, senza picchi straordinari ma neanche enormi cali di rendimento.

Perrin Buford è stato il riferimento offensivo principale per Agrigento finora
La bilancia, in fase di pronostico, pende, gioco forza, dalla parte dei bolognesi. E non potrebbe essere altrimenti avendo la Virtus fin qua dimostrato di essere una delle migliori squadre della serie A2: diciassette vittorie in ventitré partite, il miglior attacco del girone a oltre 81 punti di media, un roster lungo dove si integrano bene giocatori esperti e giovani del vivaio, oltre al fatto di giocare sul proprio campo dove avrà sicuramente una spinta in più da parte dei suoi tifosi. C’è il però proposto dalla situazione infortunati. Non si sa ancora se Kenny Lawson, fin qui il migliore della Segafredo a oltre 19 punti e 8 rimbalzi di media col 62% da due e il 44% da tre, ci sarà. Da lunedì ha ricominciato ad allenarsi con la squadra dopo i problemi avuti a un piede ed è stato rivalutato proprio nelle ultime ora. In ogni caso, anche dovesse scendere in campo, chiaramente non sarà al 100%. Ci sarà quasi certamente, invece, Klaudio Ndoja, che fin qui ha giocato solo quattro partite ed è assente da inizio gennaio. Ma anche da lui non si potrà pretendere la lunga.
Chi ci sarà e al meglio della condizione saranno Michael Umeh (17.8 punti, 43% da tre punti) e Marco Spissu (11.1 punti, 3.1 assists, 37% da tre punti) coppia terribile di piccoletti che non più tardi di qualche giorno fa ha messo a ferro e fuoco la difesa di Jesi con 56 punti equamente distribuiti e undici triple a bersaglio. A Guido Rosselli, invece, si chiederà, oltre alla solita costanza di rendimento a tutto campo (11 punti, 6 rimbalzi e 4 assists di media) di andare in difesa sulle piste del principale pericolo avversario, quel Perrin Buford (18 punti e 7,7 rimbalzi di media) che fin qui è stato tra i migliori giocatori del girone Ovest.
Agrigento, dal canto suo, mette in campo una delle migliori difese di tutto il campionato, facendo leva più sulla propria metà campo, piuttosto che su quella offensiva, dove ci sono oggettivi problemi di efficienza. La squadra ha conservato uno zoccolo duro di italiani che consente di avere un ottimo spirito di gruppo, requisito senza il quale non si può partire a costruire una difesa di alto livello e che potrebbe essere una chiave di volta importante, visto che Bologna in qualche occasione ha dimostrato di soffrire difese molto fisiche. Di fianco a Buford sta figurando discretamente Damen Bell-Holter (13.2 punti e 7.4 rimbalzi) che sotto canestro andrà a battagliare con Michelori e Bruttini, i quali, in assenza di Lawson, stanno facendo un ottimo lavoro per i bianconeri. Difensivo Bruttini, apprezzabile anche nella metà campo offensiva Michelori, che nelle tre partite in cui è mancato il totem americano ha prodotto 10,3 punti di media col 69% al tiro, il tutto in meno di 20’ di gioco.

Michael Umeh con le sue triple ha risolto più di una partita
Agrigento dovrà riuscire a pareggiare la profondità Virtus (le cui rotazioni vengono completate da Gabriele Spizzichini e Lorenzo Penna come cambi degli esterni e Tommaso Oxilia che dà respiro nel reparto ali, mentre sarà ancora assente Alessandro Pajola) trovando prestazioni di spessore dal suo gruppo italiano, a partire dalla regia di Alessandro Piazza (8.1 punti e 4.9 assists), play bolognese di scuola Fortitudo che vivrà quindi un piccolo derby personale. Si andrà poi da Marco Evangelisti e Ryan Bucci a chiedere punti, confidando che entrambi possano confermare gli ottimi numeri prodotti fin qua nel tiro pesante (44% Bucci, 38% Evangelisti). Quirino De Laurentiis infine dovrà aiutare Bell-Holter in area, non lasciandolo solo contro la frontline virtussina.
Decisamente interessante il confronto anche, tra due allenatori come Alessandro Ramagli (che la coppa l’ha già vinta a Verona) e Franco Ciani, che sono veterani dei nostri campionati e fino ad oggi si stanno confermando come due dei migliori coach del torneo.
Palla a due venerdì alle 20.45 sulle tavole della Unipol Arena. Chi vince incontrerà una tra TWS Legnano e Alma Trieste, in campo nel terzo quarto di finale di giornata.
Nicolò Fiumi