L’Umana Reyer vince ancora al Taliercio in Basketball Champions League e andrà a giocarsi il passaggio ai Quarti di finale nel ritorno del derby italiano ad Avellino partendo dal +4, maturato con il 53-49 finale.
L’avvio di partita è tutto per Avellino, che appoggia molto il gioco nel pitturato e si porta sul 2-10 dopo 3’30”. La partita si mantiene a punteggio basso, con l’Umana Reyer che trova un po’ di fluidità in attacco e mantiene il ritardo stabilmente tra i 5 e i 7 punti, con un buon utilizzo del penetra e scarica, in parte vanificato dalle basse percentuali. In ogni caso, nonostante i due falli spesi già nel primo quarto da Hagins e Peric, dopo il 9-18 per Avellino all’8’, la tripla di Filloy permette agli orogranata di andare all’intervallo breve sul 12-18.
Il secondo periodo si apre con il -4 di Ortner, ma l’Umana Reyer, che pure riesce a prendere le misure sottocanestro agli avversari in difesa, si blocca per oltre 5’ in attacco, con Avellino che firma un parziale di 0-10 che gli consente di doppiare gli avversari nel punteggio (14-28) al 14’. Dopo il time out chiesto da coach De Raffaele, gli orogranata tornano in campo più aggressivi in difesa e trovano anche migliore circolazione in attacco. Peric torna a muovere il punteggio ed è il più positivo in un finale di tempo costellato da errori su entrambi i fronti. Dopo il terzo fallo di Bramos, si va così al riposo sul 22-30.
L’Umana Reyer torna in campo con la giusta aggressività e lima progressivamente fino al -4 (30-34) al 22’30”, non concretizzando però subito dopo un paio di buoni recuperi difensivi. E’ Avellino, così, con in particolare Leunen in evidenza con due triple consecutive, a tornare così sul +9 (34-43) al 26’. Sul parquet si continua a segnare poco, con errori anche dalla lunetta, ed è un gioco da tre punti di Ejim, al 29’30”, a chiudere il terzo quarto sul 40-45.
Il primo canestro dell’ultimo periodo è ancora di Leunen, ma gli orogranata non mollano e, con grande grinta, raggiungono la parità a quota 47 al 33’30” grazie a McGee, alla tripla di Bramos e a Hagins. La panchina ospite chiama time out, ma l’inerzia non cambia, con Avellino, in rottura offensiva prolungata, che non paga dazio, visto che il punteggio torna a muoversi solo al 36’, ancora grazie ad Hagins, che si riscatta con un gancio dopo la stoppata subita da Fesenko. Ragland sblocca la Sidigas dalla lunetta dopo oltre 5’ per la nuova parità a quota 49. Si segna sempre con il contagocce: Filloy al 37’30” (51-49), prima dello sfondamento di Fesenko subito da Hagins e del nuovo time out avellinese; Peric al 39’30” per il massimo vantaggio Umana Reyer (53-49) che è anche il risultato finale.