Inizia con questa prima parte un’inchiesta di All-around sul mondo dei giovani nei due gironi della serie A2 della pallacanestro italiana. Un campionato a torto sbandierato come quello di sviluppo dei giovani, come quello dove le squadre della Lega A PosteMobile, della B o anche della A2 volendo, possono far giocare i loro “ragazzi” per farsi le ossa come si diceva una volta per poi capire se sono pronti a fare il salto.
Ebbene non è vero, è una bugia clamorosa ed a dirlo non sono solo io ma anche i numeri della LNP, faticosamente trovati all’interno di un sito troppo spesso vittima di lacune impressionanti, dovute ai club che si guardano bene dal mandare i dati completi su alcuni giocatori. Male però che la Lega non li chieda per sistemare le relative pagine. E male che la Lega riporti un giocatore in due squadre dello stesso girone o di due gironi diversi.
Premessa: secondo me ed anche qualche titolato addetto ai lavori, la parola “giovane” va applicata a giocatori al massimo di 22, 23 anni, dunque fino ai nati nel 1995 e 1994. I nati nel 1998 in questa stagione sono quelli che rappresentano gli Under obbligatori da iscrivere nella rosa, gli altri cioè quelli nati dal 1993 al 1975…sìsì avete letto bene, 1975 sono giocatori grandi, mentre quelli del 1996 e del 1997 sono i veri giovani che stanno avviandosi a maturazione.
Nel girone Est secondo quando riportato dalle varie pagine della LNP delle 16 squadre risultano iscritti 245 giocatori di cui 36 stranieri. Parlando degli italiani ci sono un giocatore del 2003, uno del 2001, quattro del 2000, 13 del 1999, 39 del 1998 (anno Under), 16 del 1997, 16 del 1996, 9 del 1995, 9 del 1994.
Diciotto sono gli over 35 nati cioè dal 1981 al 1975 e tutti gli altri dal 1982 al 1993. Ma fin qui sono aridi numeri. Dov’è che la cosa prende una piega imbarazzante? Quando, sempre secondo le statistiche, queste sì ben compilate dalla LNP, si guarda la classifica dei giocatori che hanno giocato più minuti in media a partita fino al 26 febbraio 2017. La lista comprende i primi 100. Di questi 65 sono italiani.
Ebbene il primo degli italiani è terzo ed è Cortese di Ferrara che gioca 34.3 minuti di media a gara. Anno di nascita, 1986. Il secondo degli italiani è Benevelli di Jesi che gioca 33.8 minuti, anno di nascita 1985, poi c’è Mortellaro di Chieti, 32.8 minuti del 1982, Moreno di Ferrara 32.6 del 1990, Loschi di Recanati, 31.9 del 1990, Amoroso di Roseto 31.3 del 1980.
Il primo giovane vero è 17° tra gli italiani (43° nella classifica totale) ed è Candi della Fortitudo Bologna che gioca 28.9 minuti ed è del 1997 seguito a ruota da Moretti di Treviso, classe 1998 che di minuti nel gioca 27.7. Poi 28° italiano con 24.5 minuti, Mastellari di Ferrara 1996 con 22.7 ed ultimo Bolpin ’97 di Recanati che sta in campo 20.5 minuti. Solo quattro GIOVANI veri nei primi 100…
Gli altri, tutti gli altri sono in campo meno di venti minuti. Ed in questi cento, prima e dopo i giovani citati c’è gente come Rosselli, Infante, Ranuzzi, Portannese, Fultz, Raspino, Vico, Ferri, Mancinelli, Giachetti, Masciadri, Sorrentino, Maggioli, Mei, Allegretti, Ancellotti, Rinaldi, Prato, Boscagin, Ferrari, Pecile, Brkic, Cittadini. Tutti ultratrenenni o quasi, qualcuno ha 28, 27 anni, tutti con legittimi diritti e capacità fisiche di giocare.
Apprezzo tantissimo chi a quasi 40 anni gioca in modo così impegnativo e professionale, io a stento a quell’età già potevo fare la palla, e quindi la mia polemica non è con nessuno di loro vorrei che fosse ben chiaro.
Però non raccontiamo che il SETTORE GIOVANILE di cui Federazione, Lega ed alcuni club si riempiono la bocca interessa davvero a tutti. Un esempio? Le finali nazionali Under 20. Programmate quest’anno dal 24 al 29 aprile a…..già dove? Sul sito della Fip non c’è scritto. Si dice a Roseto ma non è ancora deciso.
Il 22 aprile finisce la regoular season della serie A2 ed i play-off iniziano il 29. Prendiamo il caso di alcuni ragazzi che potrebbero con le loro squadre arrivare fino in fondo alla manifestazione Under 20 e che comunque hanno minuti nelle prime squadre di A2: Moretti per Treviso, Candi per la Fortitudo Bologna, Oxilia, Penna, Pajola della Virtus Bologna per citare alcuni tra i più noti della squadre del girone Est. O il caso della Stella Azzurra Roma che partecipa con la stessa squadra al campionato U20 ed a quello di serie B, il San Paolo, sempre di Roma che a parte tre elementi fa la stessa cosa della Stella in serie C, la Tiber Basket ancora Roma che ha molti dei suoi Under inseriti nella squadra di serie C che inizia i play off il 30 sempre di aprile.
Potrebbe darsi il caso che in alcune delle quattro squadre che arriveranno a giocarsi le finali dal 1° al 4° posto ci potrebbero essere dei giocatori costretti a giocare otto partite in nove giorni tra campionato di A2 e finali U20. Per quanto “sian giovani e forti…”
Ma c’è di più. Vista la situazione, alcune squadre stanno già paventando, come accaduto in passato, l’ipotesi di non mandare alle finali Nazionali Under 20 quei giocatori più bravi che giocano nei campionati maggiori: senza togliere nulla a chi rimarrebbe in campo questo vorrebbe dire impoverire la manifestazione, togliere spettacolo al pubblico e togliere anche ai ragazzi la soddisfazione di partecipare ad una finale. Non è bello.
Ad Ovest i numeri sono leggermente diversi, ma non di tanto. Me ne occuperò nella seconda parte insieme a qualche domanda e, spero a qualche risposta e proposta per indirizzare meglio le cose.
fine prima parte
Eduardo Lubrano