Roma, 26 febbraio 2017 – Nell’ennesima gara tutta cuore e palpitazioni la Unicusano Bum Bum Virtus Roma batte la TWS Legnano al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano in una gara dai contorni fiabeschi nel suo incedere e quasi ai limiti del rocambolesco, nella quale i lombardi dovranno recitare più di un mea culpa per come abbiano sperperato un patrimonio di 24 punti di scarto (19-43 al 17’), conducendo il match per larghissima parte della gara sino al canestro di un finalmente determinante Capitan Giuliano Maresca del primo vantaggio romano al 38’ in tutta la gara dalla palla a due (77-75)!! E, beffa delle beffe, il +2 che dice alla fine Unicusano Virtus Roma 84 TWS Legnano 82, ribalta anche lo scarto negli scontri diretti avendo i lombardi battuto l’Urbe all’andata di un solo punto, insomma una serata da dimenticare e basta per la TWS.
Ma non sarebbe neanche corretto buttare la croce addosso solo ai Cavalieri biancorossi, in realtà questa gara i ragazzi del solito, straordinario Fabio Corbani (non solo si sta conquistando i galloni come allenatore di razza in questa stagione ma ora inizia ad avere anche molti estimatori come show-man a bordo campo!), l’hanno voluta vincere come se non avessero avuto un domani sportivo, certificando ulteriormente per chi non lo avesse capito che questa Virtus Roma per batterla devi ucciderla senza pietà.

Una fase del riscaldamento di Roma
Un inizio sonnecchiante dei padroni di casa mentre gli ospiti, con al seguito un nutrito e caloroso pubblico, non essendo da meno (2-4 al 3’), iniziavano però a carburare non tanto in attacco quanto in difesa. Il giovane e promettente coach Mattia Ferrari (ex-14enne che studiava gli allenamenti proprio di Fabio Corbani a Milano…), variava spesso la difesa ad uomo con una zona 2-3 decisamente aggressiva e poco passiva, scombussolando i piani di gioco dell’Urbe che ne soffriva in qualità di gioco e soprattutto nella qualità dei tiri. Il 2° fallo al 5’ di un John Brown (1/2 per lui ma da fuori area), innescato poco dai compagni squillava come sordido presagio ad una fase di gioco “lacrime&sangue” per la Bum Bum Virtus sui due lati del campo. Tempo infatti di capire cosa stesse accadendo e Cavalieri sul 7-17 all’8’ con i primi canestri di un devastante Nick Raivio, fattore che risulterà determinante in tutti i sensi alla fine della gara. Virtus Roma in totale confusione offensiva, merito anche di un’ottima difesa biancorossa, ma anche poco precisa da sotto (3/8 allo scadere del periodo), e con un Tommaso Baldasso un po’ troppo cocciuto nel tiro da tre. E mentre ci si aspettava la fiammata del rientro romano, ecco la tripla di un lucido Matteo Martini a dare prima il +12 ad i suoi con Nick Superman Raivio a chiudere il quarto sull’11-24, senza dimenticare il contributo di un valido Matteo Palermo.
Secondo periodo e…Dai, adesso la Virtus rientra!! Invece no, anzi. La Bum Bum Virtus sprofondava sempre più giù nel punteggio, perdendo anche possessi in modo banale ed innervosendosi oltre il dovuto a causa anche di qualche fischio poco pertinente (ne parleremo dopo, ndr), Corbani si beccava un tecnico che però, invece d’incendiare i cuori dei suoi ragazzi, ne piegava ancor di più le gambe e relative idee . TWS Legnano dunque al galoppo, parziale che proseguiva dalla fine del primo periodo e punteggio strabiliante sull’11-33 (0-13 di parziale aperto), con un Nick Raivio in versione Michael Jordan o giù di lì, immarcabile da chiunque gli si avventasse nei pressi. Una tripla di Sandri, benedetta come la pioggia dopo mesi di arsura, non destava gli animi dei virtussini, body language da fine anticipata ed ospiti in totale controllo di tutto: ritmo, gioco, difesa ed attacco. L’unico a non arrendersi era Aristide Landi che però sotto canestro sbagliava tutto quanto si potesse sbagliare, la buona notizia per Roma era però che la TWS iniziava ad avere un discreto fardello di falli spedendo in lunetta Anthony Raffa, Daniele Sandri e lo stesso Landi, acqua pura nel deserto dell’attacco romano. E proprio questa fase della gara ne determinerà poi il proseguio, invece di restare sotto i 22-23 punti di scarto l’Unicusano lentamente risaliva la china sino al -14, migliorando certo l’attenzione difensiva ma anche costringendo i Cavalieri a qualche tiro meno facile. Ma il solito indemoniato Nick Raivio ricacciava indietro l’Urbe chiudendo questo parziale sul 32-48.

Una fase del 3° periodo
Terzo periodo e finalmente si rivedeva la Bum Bum Virtus di sempre: Tommaso Baldasso ed Anthony Raffa, semi-inconcludenti nel primo tempo, si scuotevano, mini parziale da 5-0 parzialmente frenato da un solo libero di un William Mosley sottotono (comunque per lui alla fine 8 p.ti e ben 12 rimbalzi con 17 di valutazione), poi altro 5-0 griffato Raffa e stavolta Mattia Ferrari doveva chiamare tempo per la prima volta nella gara sul 42-49 al 24’: gara ribaltata almeno nell’atteggiamento e sensazione che ne stesse iniziando un’altra!! Ma se un’ottimo Tommy Baldasso in versione difensiva spegneva la luce di Nick Superman Raivio, ora si accendeva quella del secondo scorer lombardo. Matteo Marini prendeva per mano la squadra e primo pungo al mento romano, 42-55 con anche Palermo a ribadire la voglia di Legnano di portare a casa la gara. Altro timeout corbaniano, troppe forzature di una Virtus Roma come al solito euforica e poco lucida in attacco al 25’, almeno la difesa reggeva, notizia positiva. Al rientro in campo Aristide Landi a prendersi responsabilità offensive da 10 punti globali nel quarto, altro sussulto lombardo ma oramai la caccia al sottomarino biancorosso era iniziata, tripla di Sandri (54-57 con 22-9 di parziale nel periodo), ed altro timeout stavolta di Ferrari al 27’. Al rientro in campo Roma difendeva ancora bene e Maiocco commetteva antisportivo su Raffa: 2/2 e Roma -1!! Incredibile ma vero, però gli ospiti reagivano da grande squadra, ancora Raivio (svegliatosi dal letargo), ed il solito Marini piazzavano un ottimo 0-6 di parziale senza però aver fatto i conti con un ispiratissimo Landi da tre e da un 2/3 di Raffa ai liberi per una tripla sparata allo scadere con fallo di Mosley, si chiudeva quindi sul 61-63 e già si pregustava l’ultimo periodo.
E che ci fosse un’altra Virtus Roma in campo lo si poteva constatare al primo possesso, una delle poche palle date sotto a John Brown e pareggio, in più stoppatone dello stesso centro romano su Palermo in 30” netti dall’inizio dell’ultima frazione. Cavalieri mai domi però, Nick Raivio (alla fine ben 34 p.ti e 34 di valutazione con 8 rimbalzi), da tre e dopo alcuni errori al tiro da parte di Baldasso e Sandri, altra tripla di Martini e Legnano a +9. Ovviamente si alzavano i numeri dei contatti e terna arbitrale a dir poco che rivedibile…L’Urbe sprecava parecchio ma adesso anche Legnano faticava a trovare quella pulizia del suo gioco così ammirato nel primo tempo. Mentre Baldasso continuava a “reggere” molto bene Raivio, Raffa prima e dopo proprio il baby play torinese, finalmente, ne metteva una da tre ma era pesantissima, pareggio sul 75-75 al 37’ con la gioia dei tifosi di casa giunta all’azimut!! E sul ribaltamento di fronte, errore di Palermo e Capitan Maresca decideva di entrare in gara: lacrima in entrata e primo vantaggio della gara per Roma!! TWS doma? Mai, Raivio ancora lui e dopo liberi da ambo le parti ma solo con uno su due, poi il circo delle emozioni degli ultimi 100”: gran canestro di Palermo in entrata; tripla siderale di Raffa con Martini a ricacciare Roma al pari modo. Ma ci pensava sempre Capitan Maresca, battezzato erroneamente dalla lunga da Maiocco metteva un’altra tripla ed era 84-82 a 48” dal termine. Incredibile 5° fallo sanzionato a Baldasso (Raivio lo spingeva nettamente in entrata), liberi per il Top Scorer della serata che…Incredibilmente faceva 0/2!! Venticinque secondi per Roma e la sua vittoria insperata quasi, Legnano non riusciva a compiere fallo ma John Brown perdeva palla per fallo di linea con il piede…Tempo di Ferrari, 5” al termine e sguardi preoccupati in casa Virtus, ci pensava però Palermo a sparare una tripla a vuoto al rientro in campo a sancire il successo per l’Urbe che festeggiava con un impeto mai visto!!

Una fase del 4° periodo
Dall’inferno al paradiso dunque per il team romano, la fatidica gara dai due volti condotta in maniera spenta e quasi abulica nella prima parte, tonica e roboante nella seconda, quasi ad intimidire un avversario apparso decisamente in forma nonostante le ultime prestazioni l’avessero vista appannata ed in crisi d’identità. Un’altra prova di carattere e di cuore per una squadra che non affascinerà per il suo gioco “ragionato” e capace di letture sopraffini in attacco, tutt’altro, ma che comunque diverte e fa spellare le mani ai propri tifosi che anche questa sera, e soprattutto al rientro in campo dalla pausa lunga, la incoraggiano sempre, consapevoli di essere letteralmente al loro fianco.

Un ottimo Anthony Raffa questa sera
Una prova carica di significati alla vigilia della Coppa Italia di Bologna di venerdì 3 marzo, ancora senza Massimo Chessa sebbene anche la TWS lamentasse l’assenza di Capitan Matteo Frassinetti, un match esaltante per certi versi come può essere visto deprimente per chiunque avesse visto solo il primo tempo. E’ senza dubbio una squadra in crescita nonostante le rotazioni siano quasi a 7 uomini, con un Anthony Raffa che sarà sgraziato con quel suo modo di correre e camminare con i piedi alla dieci e dieci ma che questa sera sfiora la tripla doppia collezionando 22 p.ti, ben 10 rimbalzi (!!), e smazzando ben 9 assist. Ok, non esegue questa sera a dovere il piano partita (quasi mai giocato il pick’n’roll centrale per mettere in difficoltà Mosley, lento nei recuperi), ma cosa dire dopo questa sera??
Applausi anche per un Aristide Landi (19 p.ti ed 8 rimbalzi), quasi autolesionista nel primo tempo e dopo capace di metter dentro quei punti essenziali per la W, esattamente come Tommy Baldasso (12 p.ti ma 1 di valutazione…), che prova a muoversi alla Chessa quando gioca da guardia, peccato che tira un 2/11 non certamente ottimale, per fortuna mette dentro la tripla del pareggio e va bene così.
Ma un “bravo” di cuore per Capitan Maresca. Un periodo difficile per lui, una bella gara stasera in cui mette dentro i 5 punti finali del match, decisivi, alla sua maniera quasi a voler dire “Ehi, ci sono anche io!”, senza dimenticare un John Brown meno scintillante del solito (11 p.ti e 3 rimbalzi), anche perché ingabbiato alla grande dalla difesa biancorossa. Una prova da grande squadra, diciamolo, di spirito senza mai mai mollare e con un Daniele Sandri vero e proprio leader silenzioso: difende, sputa sangue come pochi, certo che poi sia poco lucido in attacco (10 p.ti ma 1/7 da due e 2/3 da tre), ma serve anche ben 5 assist alla fine.

La TWS in fase di riscaldamento
Serata da dimenticare infine per la TWS Legnano. Difficile digerire queste sconfitte dopo aver condotto per 38’ ed aver anche perso nel computo del doppio confronto tra andata e ritorno contro una diretta concorrente nella griglia playoffs. Ora la differenza tra le due squadre è di solo una W sempre a favore dei Cavalieri che però dovranno riprendere da subito a cavalcare vittorie, dietro le inseguitrici incalzano. Ma occorrerà un maggior seguito da parte di tutti, strepitosi Nick Raivio e Matteo Marini (22 p.ti, 8 rimbalzi e 21 di valutazione), accesi alternativamente quando le necessità del match lo consentivano e bene anche Matteo Palermo (12 p.ti), il resto decisamente poco consono se non per William Mosley che non è mai stato (né lo sarà forse), un mostro di realizzazione, i suoi 12 rimbalzi li ha comunque presi. Il resto dicevamo da rivedere fortemente, da Ihedioha a Navarini, da Maiocco al giovane Berra schierato a sorpresa (di tutti), in quintetto.
Prima di chiudere, una citazione in negativo per la terna arbitrale. Chi legge le nostre cronache sa che non giudichiamo mai, mai, mai le prestazioni della terna essendo un fattore ritenuto MAI determinante per l’esito di una gara se non in rarissimi casi limite. Ma continuare a vedere da inizio stagione, con una frequenza imbarazzante, sanzioni invertite o fischi a compensazione di un errore fatto prima è deprimente per chi ama questo sport e desidera vederne sempre i lati positivi. Purtroppo la netta sensazione, anche questa sera, è che questi ragazzi che tanto servono al gioco del basket, siano inadeguati al loro ruolo per atteggiamento e per decisioni che prendono: un metro di valutazione che cambia come la rosa dei venti a massimo regime! Occorre qualità anche e soprattutto nel settore più strategico del gioco, da parte di coloro cioè che devono punire le scorrettezze volute e quelle non volute, salvaguardando il valore del gioco in se. E’ troppo importante che chi entra in campo con il fischietto in bocca sia autorevole ma anche capace di leggere alcune fasi del gioco, ne va della credibilità del nostro sport.
Sala Stampa
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Unicusano Virtus Roma – TWS Legnano 84-82
Parziali: 11-24; 21-24; 29-15; 23-19
Progressione: 11-24; 32-48; 61-63- 84-82
MVP: Nick Raivio è monumentale, 34 p.ti in una serata in cui è stato un vero incubo per Roma. Poi però sbaglia i liberi dell’aggancio a 25″ dalla fine…Sic transit gloria mundi!! Benissimo Anthony Raffa che sfiora la tripla doppia.
WVP: Francesco “Ike” Ihedioha mette una tripla, poi si perde, letteralmente seppur serva 3 assist. Idem o quasi per Jacopo Vedovato ma, a giustificazione del giovane centro romano, l’ex-Latina sta 25′ in campo mente il centro solo 11’30”. Da rivedere entrambi, come anche Alberto Navarini che non da quella sostanza che ci si attende da uno come lui.
Fabrizio Noto/FRED