Una sofferenza incredibile, dall’inferno al paradiso in venti minuti, anzi in realtà in 3 minuti, gli ultimi della partita. Quelli nei quali la Dinamo Sassari è passata dall’essere sotto di 30 alla sconfitta 84-63 sul campo del CEZ Nymburk che sia pure per un sol punto la proietta agli ottavi di finale della Fiba Basketball Champions League. E per essere arrivata lì deve dire grazie soprattutto a Trevor Lacey ed a Dusko Savanovic.
Ma cominciamo dall’inizio nel quale i giocatori del Nymburk, anzi del Nymbrk senza la u come recita la sovrimpressione della tv ufficiale della Fiba (che scrive anche Sassri senza la a…) sono partiti a razzo cercando di aggredire fortissimo l’attacco ospite con pressione sul portatore di palla sin dalla rimessa e con la ricerca di un tiro veloce in attacco, possibilmente da tre. Chiaro il piano partita: noi vogliamo segnare tanto da subito, tenere loro a punteggio basso e poi controlliamo la partita nei minuti finali. Nel primo quarto non tutto è andato come volevano quelli di casa perché i 4 tiri liberi sbagliati hanno decisamente ridotto l’impatto sulla gara così che il primo quarto si è chiuso sul 17 ad 11, tutto sommato rassicurante per Sassari.
Poi però si è acceso Eugene Lawrence piccolo playmaker americano del CEZ che ha fatto pentole e coperchi, tiri da tre, scorribande con assist dentro la morbida e stanca difesa sassarese ( solo 48 ore tra la finale di Coppa Italia e questa partita con relativo viaggio) e quando Benda ha messo il 25-15 la coppia ex jugoslava Stipcevic-Savanovic ha dovuto mettere un freno all’emorragia: 25 a 22 con 5’12 da giocare. Qui l’attacco di Sassari si è un pò fermato perché il Nymburk ha spinto di nuovo sull’acceleratore e pur senza far nulla di particolare ha segnato di nuovo cinque punti distribuiti tra Welsh, Simpson, Allen ed Holt quindi da fuori e da sotto più un libero che hanno portato tutti al riposo lungo sul 35 a 25.
La partenza del terzo periodo è stata il primo incubo di Sassari perché Lawrence e Sant-Roos in due minuti e mezzo hanno fatto 42 a 25, + 17 ma soprattutto meno 5 nel computo totale delle due partite (Sassari partiva dal 94 a 72 dell’andata) che con tanto tempo da giocare e con l’andamento lento dei sardi poteva far presagire qualcosa di molto brutto. Prima reazione però con una tripla di Savanovic e con una serie di buoni canestri da sotto canestro di Lawal che però sotto il suo canestro non è riuscito ad arginare Simpson. I due lunghi si sono segnati un paio di canestri per uno fino al 46 a 34, poi Allen e Larence hanno deciso di dare un’altra spallata alla gara ed hanno messo le cose sul 58 a 39 con 3’40, in mezzo ancora Stipcevic e qualche movimento da manuale del basket di Savanovic. Da qui però è iniziato il vero tracollo del Banco che ha segnato solo tre punti subendone 7 con le penetrazioni di Lawrence bravissimo a scaricare ora per Hruban poi per Holt, Allen ed alla fine del quarto per sè stesso con una tripla, 65-42, più uno Nymburk nel punteggio totale. Panico sulla panchina sarda.
Il Banco a parte un canestro di Lawal non ha saputo approfittare delle prime quattro azioni buttate al vento da parte del Nymburk nell’ultimo periodo e così dopo un pò quelli si sono rimessi in moto, senza canestri da tre ma con facili appoggi da dentro l’area: Sant-Roos, Simpson devastante vicino al ferro. Insomma con 2’58” da giocare il tabellone riportava 76-45, + 31 Nymburk e più 8 nel conteggio delle due partite. Qui l’errore forse fatale dei cechi che hanno cominciato a giocare col cronometro, forse convinti di aver messo al tappeto una squadra stanca sì, ma colma di giocatori troppo esperti. Non a caso Lacey, due triple, Lydeka, De Vecchi prima ed il grande Dusko se la sono presa sulle spalle.
Ma fino a 14″ dal termine i padroni di casa erano ancora sul più 25 dunque avanti di 3 per il passaggio del turno. Lacey subisce fallo ad 11″ e fa due su due, 84-61. Sulla rimessa Sant-Ross sbaglia completamente il passaggio e consegna la palla a Sassari. Subito a Savanovic che sulla linea di fondo spiega a Hruban come si fa il movimento per bruciare il difensore e prendere due tiri liberi. Dusko fa due sue due ed è 84-63 e con 5″ il Nymburk non riesce ad organizzare un tiro decente.
Qui il tabellino della partita
Eduardo Lubrano