Ventinove punti e sette assist sono anche il bottino di Isaiah Thomas, il playmaker entrato sempre più nella storia dei Celtics. Con questo ventello infatti, il numero 4 sale a quota 41 partite consecutive con almeno 20 punti; mai nessuno nella storia della franchigia più vincente dell’NBA c’era riuscito (John Havlicek arrivò a 40 nella stagione 1971-72). Così come i 29.9 punti di media con cui Thomas arriva alla pausa per l’All-Star Game sono il massimo mai fatto registrare da un giocatore dei Celtics nella prima parte di stagione (al secondo posto sempre Havlicek con 29.2). Allo United Center c’è spazio tra gli ospiti per i 17 punti in uscita dalla panchina di Kelly Olynyk e poco altro, in una gara in cui a pesare sono stati i 13 tentativi in più dal campo di Chicago, frutto del 15-4 con cui i padroni di casa hanno vinto la battaglia a rimbalzo d’attacco, una delle specialità in casa Bulls (secondi per % di rimbalzi catturati sotto il tabellone avversario, a differenza del 25° posto occupato dai Celtics). Per Boston è un passo falso che non compromette la corsa al secondo posto della Eastern Conference, ancora saldamente nelle mani dei Celtics.
Data | Risultato | ||||
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17/02 01:00 | ![]() |
INDIANA PACERS | 98-111 | WASHINGTON WIZARDS | ![]() |
27:34, 52:62, 77:90 | |||||
17/02 02:00 | ![]() |
CHICAGO BULLS | 104-103 | BOSTON CELTICS | ![]() |
22:25, 52:58, 81:78 |