SASSARI – Per la quarta giornata del girone di ritorno, la Dinamo Sassari ospita la Red October Cantù. L’anticipo-aperitivo di domani mattina mette di fronte due squadre che cercano la continuità sia in termini di gioco che di risultati, ma, se per i sassaresi l’obiettivo è confermare l’ottimo momento, i canturini sin dall’inizio del campionato non riescono a trovare la quadratura del cerchio per raccogliere quanto di buono fatto vedere in molte partite perse banalmente.
SASSARI
I biancoblu sono reduci dalla splendida vittoria in FIBA Champions League contro il CEZ Nymburk. Coach Pasquini, dopo il divorzio da Johnson-Odom, pare aver trovato la pozione magica per far rendere al massimo ogni singolo giocatore del roster, valorizzando l’equilibrio nelle due fasi di gioco. La Dinamo degli ultimi match ha inoltre ritrovato il feeling con il pubblico del PalaSerradimigni, che si è riappropriato del suo ruolo da sesto giocatore in campo.
Il coach dei sassaresi si è presentato alla consueta conferenza stampa di presentazione del match, ancora una volta molto sereno e consapevole di ciò che è stato fatto e di ciò che si può ancora fare per migliore il gioco della sua squadra.
Ecco un sunto delle sue dichiarazioni: Domenica giochiamo contro una squadra ricca di esperienza e di talento. Sappiamo che troveremo un’avversaria molto arrabbiata, specie all’inizio, per quello che è successo la settimana scorsa a Pesaro. Dovremo quindi stare molto attenti perché Cantù è una squadra che, oltre all’esperienza e al talento, adesso ha molta più profondità rispetto a qualche partita fa. Da quando sono arrivati Calathes e Cournooh riescono ad essere molto più profondi sia a livello perimetrale sia sotto canestro. Dovremo essere pronti e assolutamente concentrati, perché è una partita estremamente importante per il nostro futuro nell’immediato in ottica Final Eight, ma anche per ciò che riguarda la classifica nel campionato. Non c’è mai niente di scontato perché dobbiamo sapere che possiamo essere un certo tipo di squadra se abbiamo il giusto approccio alle partite.
La bella prestazione in Champions dopo la sconfitta di Brescia ci ha dato il segnale che noi possiamo essere una buona squadra se siamo squadra e giochiamo di squadra. Alla fine la differenza l’abbiamo fatta a livello difensivo, con i cinque giocatori in campo tutti allo stesso livello, molto aggressivi, a sporcare ogni linea di passaggio. E anche dal punto di vista offensivo la chiave è stata, e deve sempre essere, quella di muovere molto il pallone, in modo da creare i buoni tiri. Abbiamo bisogno di questo, non possiamo dipendere dalla giocata individuale.
Penso che sia quello di cui c’è bisogno adesso, se vuoi essere una squadra importante e vuoi avere continuità con tanti appuntamenti come quelli che abbiamo noi, non puoi essere legato al singolo giocatore. Deve esserci il talento diffuso, che deve permettere di andare oltre a qualsiasi situazione di stanchezza o di adattamento con la squadra. Tutti devono essere importanti ma nessuno fondamentale, dobbiamo arrivare al campo sapendo che abbiamo tante carte da giocarci.
Il fatto di giocare tanto può essere una cosa che ci può aiutare. Credo che siamo riusciti a venir fuori dal periodo buio proprio grazie a questo. In campionato, con la classifica così corta secondo me non bisognerà sbagliare in casa. Sono convinto che le gare casalinghe avranno un peso specifico importante, credo che la regolarità che si riuscirà ad avere nelle partite in casa potrà fare la differenza.
CANTU’
In casa Pallacanestro Cantù brucia ancora tantissimo la sconfitta di domenica scorsa a Pesaro, arrivata al termine di un match che ha cambiato padrone più volte, ma che i lombardi hanno dimostrato di poter far propria. Cantù si presenta a Sassari con un Craig Callahan che ha pienamente recuperate dai problemi fisici e ha lavorato tutta la settimana con i compagni.
Il coach della Red October, Kiril Bolshakov, ha incontrato i giornalisti alla vigilia della trasferta in terra sarda.
Ecco i suoi pensieri: Se ripenso alla sconfitta di domenica affermo che l’esito di ogni gara dipende per il 50% da noi stessi e per il 50% dagli avversari. Questo è emerso chiaramente nel match di Pesaro. Se avessimo giocato come nelle ultime sfide casalinghe il risultato sarebbe stato sicuramente diverso. Non riesco ancora a trovare una spiegazione per questa brutta sconfitta. Avevamo stabilito un piano partita con delle scelte sia a livello offensivo sia difensivo che non abbiamo rispettato.
Dobbiamo cercare di guardare ogni gara in modo oggettivo. A Pesaro, e lo dico con il massimo rispetto per i nostri avversari, abbiamo fatto tutto il possibile per perdere.
In relazione al match che ci attende a Sassari, non posso promettervi che vinceremo, ma devo dire che in settimana ci siamo preparati al meglio allenandoci con grande intensità e concentrazione.
Sassari è una squadra molto forte che sta attraversando un ottimo momento di forma come testimoniato dalle otto vittorie casalinghe consecutive. Il Banco conta su diversi elementi pericolosi per cui è difficile dire quale possa essere il suo terminale principale. In più ha un roster completo perché ha a disposizione due giocatori per ogni ruolo. Ciò nonostante andremo in Sardegna decisi a giocarci le nostre possibilità.
Arbitri: Tolga Sahin, Mark Bartoli e Matteo Boninsegna.
Si gioca al PalaSerradimigni di Sassari, domenica 12 febbraio 2017.
Palla a due ore 12.00
Diretta televisiva sulle frequenze di SkySport1 HD, Canale 201.
Marco Portas.