Questa mattina, nella Club House societaria, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti in vista della quarta giornata di ritorno del campionato LBA, che domenica vedrà in campo i giganti contro la Pallacanestro Cantù.
“Domenica giochiamo contro una squadra ricca di esperienza e di talento. Penso che troveremo un’avversaria molto arrabbiata, specie all’inizio, per quello che è successo la settimana scorsa a Brescia, e quindi dovremo stare molto attenti perché Cantù è una squadra che oltre all’esperienza e al talento adesso ha molta più profondità rispetto a un po’ di tempo fa. Da quando sono arrivati Calathes e Cournooh riescono ad essere molto più profondi sia a livello perimetrale sia sotto canestro. Dovremo essere pronti e assolutamente concentrati, perché è una partita estremamente importante per il nostro futuro nell’immediato, in ottica Final Eight, ma anche per ciò che riguarda la classifica nel campionato. Non c’è mai niente di scontato, niente di facile, e sappiamo che possiamo essere un certo tipo di squadra se abbiamo il giusto approccio alle partite”.
Che cosa vi portate appresso della bella prestazione in Champions dopo Brescia?
“Ci ha dato il segnale che noi possiamo essere una buona squadra se siamo squadra. Alla fine la differenza l’abbiamo fatta a livello difensivo, con i cinque giocatori in campo tutti allo stesso livello, molto aggressivi, a sporcare ogni linea di passaggio. E anche dal punto di vista offensivo la chiave è stata, e deve sempre essere, quella di muovere molto il pallone, in modo da creare i buoni tiri. Abbiamo bisogno di questo, non possiamo dipendere dalla giocata individuale”.
Tanto talento ma nessun talento assoluto: tutti fanno tutto, tutti sanno fare tutto e si aiutano…
“Penso che sia quello di cui c’è bisogno adesso, se vuoi essere una squadra importante e vuoi avere continuità con tanti appuntamenti come quelli che abbiamo noi, non puoi essere legato al singolo giocatore. Deve esserci il talento diffuso, che deve permettere di andare oltre a qualsiasi situazione di stanchezza o di adattamento con la squadra. Tutti devono essere importanti ma nessuno fondamentale, dobbiamo arrivare al campo sapendo che abbiamo tante carte da giocarci”.
Il campionato è talmente equilibrato che davvero ogni partita ha un enorme peso: questo fatto di giocare partite sempre così pesanti vi aiuta o vi toglie qualcosa?
“Il fatto di giocare tanto può essere una cosa che può aiutare. Credo che siamo riusciti a venir fuori dal periodo buio proprio grazie a questo. In campionato, con la classifica così corta secondo me non bisognerà sbagliare in casa, sono convinto che le gare casalinghe avranno un peso specifico importante, credo che la regolarità che si riuscirà ad avere nelle partite in casa potrà fare la differenza”.
Sassari, 10 febbraio 2017
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna