Le parole del dopo-gara del match tra scaligeri ed imolesi:
Giampiero Ticchi
Una partita in cui pensavamo di giocare molti minuti a zona, ma nelle prime sei azioni Verona ha fatto sei canestri con cinque conclusioni da tre creando un break che ci ha spezzato le gambe. Fuori casa appena le cose non sono positive non riusciamo a reagire, per assurdo abbiamo fatto le cose migliori nel quarto quarto a partita ormai andata.
Verona è una squadra che sta giocando con grande fiducia, vedi un ragazzo come Totè che è diventato determinante dopo un periodo in cui ha faticato ad incidere. Quando vinci così e il tuo americano fa 0 punti come Robinson stasera vuol dire che giochi una buona pallacanestro.
Anche le percentuali non ci hanno sorriso, è un periodo in cui abbiamo meno fiducia.
Il ritorno al vecchio assetto è stata una mia scelta: mi sembrava la squadra potesse giocare con più energia ed intensità così, purtroppo non ha dato buoni risultati. Tassinari? Per me ha fatto una partita discreta, magari con un paio di errori di inesperienze. Hassan in questo momento non fa canestro ed essendo un tiratore va in difficoltà. Norfleet stava giocando bene nelle giornate precedenti.
Ho visto una Verona rispetto all’andata con un ordine diverso, con le idee più chiare, dove ognuno sa cosa deve fare e ad esempio un giocatore come Portannese ne guadagna molto.
Luca Dalmonte
Merito ai giocatori per aver avuto un impatto così, che ha creato subito lo status della partita. Giocando con idee chiare offensive, supportati da percentuali per noi anche non usuali, e con una grande attenzione difensiva. Mi tengo stretti i 40 punti concessi nei primi 30 minuti, poi c’è stato un certo abbandono che comunque non voglio giustificare. L’impatto quindi è stato giusto, a livello numerico e di presenza in campo, segnando da subito la partita.
Tra l’altro a logica l’avevamo preparata con Hubalek e non Norfleet, sapendo che Coehn sarebbe rientrato. A maggior ragione i giocatori sono stati bravi a resettare tutto e portare in campo gli adeguamenti sulla nuova versione di Imola. Abbiamo controllato in alcuni momenti bene, in altro meno, però la partita l’abbiamo tenuta e gestita. Non era nemmeno semplice avere una continuità di rendimento come abbiamo avuto nei primi 30 minuti.
Adesso abbiamo una settimana di lavoro per digerire le nuove rotazioni con Rovatti dentro, che è ora inizi a darci un apporto di sostanza perché ne abbiamo bisogno. Io dico sempre che gli obiettivi si perdono in casa e si vincono in trasferta, a maggior ragione dobbiamo fare una partita tosta perché è vincendo lì che possiamo centrarli.
Totè? Dimenticate i numeri, pensate alla concretezza, al fatto che ha difeso contro una squadra che spesso aveva cinque esterni. Per me la sua miglior partita difensiva quella di stasera, deve essere un punto di partenza e lui è intelligente e lo capisce.
Boscagin? Andiamo a vista, avremo delle notizie più certe martedì sera.