Siena, 29 gennaio 2017 – La Mens Sana inanella la quarta vittoria consecutiva ed esce definitivamente da una crisi nella quale era precipitata dopo le 6 sconfitte in fila patite a cavallo della fine d’anno. I biancoverdi ora sono lontanissimi dall’ultima piazza occupata da Scafati ed hanno scavato, inoltre, un notevole fossato con le due posizioni che portano ai play-out: i punti di distacco da Agropoli sono 12, quelli dalla Viola Reggio Calabria, sconfitta stasera, sono 10 ma il doppio confronto arride ai toscani. Appare realistico pensare che la questione salvezza non interesserà gli uomini di Griccioli anche se l’ultima parola spetta alla matematica. Discorso molto diverso, classifica alla mano, per i calabresi che, se il campionato terminasse oggi, dovrebbero garantirsi la permanenza nella categoria attraverso la roulette dei play-out.
Siena ha battuto la “nuova” Viola Reggio Calabria grazie ad un mastodontico secondo tempo, sfruttando i balbettii di una squadra che abbiamo definito “nuova” perché in settimana è stata sottoposta ad un profondissimo restyling. Dalla corte di Paternoster sono usciti Legion e Lupusor, sono arrivati Baldassarre, Laganà e Voskuil ed è in fase di studio la condizione fisica di David Hawkins che potrebbe andare ad innervare le fila nero-arancio. Rispetto all’andata, quindi, Siena si è trovata di fronte una squadra completamente cambiata e le difficoltà per i padroni di casa non sono state poche, in settimana, per preparare una partita contro un’avversaria che presentava tanti punti oscuri.
L’inizio della gara ha visto una partenza sprint degli ospiti che, sospinti proprio dai due nuovi acquisti Laganà e Voskuil, hanno preso il largo sul 9-2 e poi sul 21-12. Il play è andato in lunetta per 3 volte mettendo a referto 6 punti in un amen imitato dall’esterno che ha mostrato le sue doti balistiche segnando 11 punti con soli 4 tiri dal campo: 3/3 dall’arco e 1/1 da 2, niente male come presentazione per i due nuovi arrivati. Siena ha reagito ed è riuscita a non sbracare andando alla prima sirena sotto di 4 punti sul 17-21. A cavallo fra il primo e il secondo quarto i pluriscudettati hanno piazzato un break terrificante di 19-0, che è diventato poi 24-3 e che ha permesso ai padroni di casa di scappare sul 36-22. Ma la Viola non si è data per vinta e trovando risorse diverse dai due mattatori di inizio gara ha saputo ricucire sul 34-36 di metà tempo. Al rientro dagli spogliatoi i calabresi hanno ricucito per intero il gap e si sono riportati sul 36-36, questa parità è stata l’ultima di una gara che, da questo momento in poi, ha visto Siena allungare in maniera lenta ma inesorabile chiudendo il terzo quarto in vantaggio di 7 punti sul 52-45. L’ultimo quarto ha avuto poca storia, con la Mens Sana sempre in controllo che ha allungato ben presto fino ad avere un vantaggio costantemente in doppia cifra, vantaggio che si è dilatato fino al 75-54 finale. Vittoria netta e meritata.
Paternoster ha avuto il suo daffare per far quadrare un roster così profondamente modificato in pochi giorni, impossibile per l’allenatore calabrese riuscire a far giocare i suoi in maniera fluida fin da subito. Nei primi minuti la Viola si è retta sul talento offensivo di Laganà e di Voskuil, ma era chiaro che non poteva durare per 40 minuti, e così è stato. La squadra ospite ha sofferto oltremodo la fisicità di Siena soccombendo nella lotta a rimbalzo per 50-33, con i senesi che hanno catturato ben 16 palloni nei pressi del canestro avversario, i calabresi hanno tirato malissimo dall’arco con un 6/30 finale che è stato addirittura 1/17 nel secondo tempo. Cifre alla mano non è andata male la partita di Voskuil, che comunque dopo una partenza super si è spento alla distanza, benino quella di Radic che ha chiuso con 3/7 dal campo e 7 rimbalzi, volitiva quella di un Baldassarre insufficiente al tiro, 3/11, ma presente nel pitturato con 11 rimbalzi, dagli altri Reggio Calabria non ha avuto buonissime cose e, anzi, da qualcuno ha avuto una serata decisamente storta come dal baby Caroti che ha chiuso con 0/5 al tiro, -18 di plus/minus e -2 di valutazione.
Siena ha avuto 3 uomini in doppia cifra (Harrel, Vildera, Tavernari), ha avuto 9 punti da Saccaggi, 8 da Flamini e Myers, 7 da Mascolo. Una prova di squadra, quella degli uomini di Griccioli, alla quale non ha risposto presente, come suo solito, un Myers ancora in ritardo per il guaio muscolare patito 10 giorni fa che lo ha costretto a saltare la trasferta di Casale e ad allenarsi con cautela in settimana. Siena ha dominato il pitturato con 50 rimbalzi contro 33 degli avversari, con Flamini a far la parte del leone con 10 catture, per una volta i senesi hanno tirato dalla lunetta con una media ottima (10/11), chiudendo con 89 di valutazione totale a fronte del 40 di Reggio. Una gara dominata, soprattutto nei secondi 20 minuti di gioco, da parte dei bianco verdi che hanno mandato in campo negli ultimi minuti anche il giovane Dario Masciarelli autore di una tripla.
Mens Sana 1871-Viola Reggio Calabria 75-54
Parziali: 17-21, 19-13, 16-11, 23-9
Progressione: 17-21, 36-34, 52-45, 75-54
SALA STAMPA
Paternoster
Abbiamo giocato due quarti, i primi due, molto buoni, poi nel terzo e nel quarto periodo abbiamo sofferto tantissimo a rimbalzo, abbiamo subito la loro fisicità, abbiamo nettamente peggiorato le percentuali al tiro e non siamo stati capaci di reagire. Tutto questo era in parte preventivabile avendo 3 nuovi innesti da metabolizzare in pochissimi giorni ed il play titolare, Marulli, che rientrava dopo uno stop di quasi due mesi. Nonostante questo, ripeto, siamo partiti bene, ma poi siamo calati in un campo difficile come Siena concedendo ben 16 rimbalzi offensivi a loro e tirando alla fine un pessimo 18/62. Tutto sommato non ci siamo disuniti pur avendo puntato troppo sul tiro dall’arco. Ora bisogna pensare ad inserire al meglio i nuovi arrivati ed a sfruttare il fattore campo per le partite che ci restano da giocare a Reggio Calabria.
Griccioli
Abbiamo giocato la partita che dovevamo, avevamo Myers in forte dubbio ma lo abbiamo rischiato subito perché lo staff medico ci ha detto che era necessario mandarlo in campo dopo il riscaldamento, poi avevamo l’incognita di un avversario che aveva cambiato moltissimo togliendoci i punti di riferimento. Abbiamo sbagliato l’approccio iniziale, poi è salita la nostra aggressività e dal terzo quarto in poi abbiamo sempre avuto la partita in mano con la sensazione diffusa di poterla portare a casa. Bene la nostra reattività, soprattutto nel secondo tempo, e bene la nostra difesa che alla lunga ha tolto i tiri da 3 ai loro tiratori designati. Peccato per qualche contropiede buttato, ma quando lavori duro in difesa poi puoi pagare sull’altro lato del campo a causa di un po’ di mancanza di lucidità. Siamo molto soddisfatti per la quarta vittoria in fila, andiamo a Treviglio sapendo che sarà difficilissimo ma ora abbiamo ritrovato le nostre certezze.
MVP: Finalmente un Tavernari all’altezza: 6/11 dal campo con 3/6 nelle bombe, 5 rimbalzi, 15 punti, 16 di valutazione.
WVP: Il giovane Caroti chiude con 0/5 dal campo, -18 di plus/minus, -2 di valutazione.
Alessandro Lami