Reggio Calabria 22 gennaio 2017 – E sono tre. Arriva infatti la terza vittoria consecutiva per forse la migliore Unicusano Virtus Roma della stagione in veste esterna, che passa come un carroarmato a Reggio Calabria contro una Viola oggettivamente dimessa. Il punteggio non ammette repliche, termina 83-104 con i calabresi che disputano la classica gara wire-to-wire, cioè sempre indietro dal primo possesso sino all’ultimo.
Ma a rendere questa gara un calvario per gli uomini di Antonio Paternoster sono quelli in maglia rossa guidati da Fabio Corbani, a dire poco perfetti alla fine dei primi due quarti per un punteggio eloquente e roboante da 37-64.
Avete letto bene, ben 64 punti messi dentro grazie a 20′ minuti di gioco offensivamente da far vedere nelle scuole di basket per come, con sagacia ed intelligenza, la Bun Bum Virtus Roma sia riuscita ad imporre il proprio gioco: tiro rapido, corsa, soluzioni semplici ma soprattutto una gran difesa che, lo confermerà anche coach Corbani a fine gara, è il vero reale dato nuovo di questa squadra, nelle gare d’inizio stagione spesso un pò legerina spalle a canestro.
Oggi la Bum Bum Virtus Roma difende, difende e difende ed al PalaCalafiore se ne sono accorti tutti, una difesa che non ha mai consentito alla Viola i comodi tiri e le migliori soluzioni come nel match dell’andata, evitando d’innescare Alex Legion od Augustin Fabi, togliendogli fiducia ed ossigeno emotivo sostanziale.
Ma c’è un altro dato che stupisce numeri alla mano e cioè che questa vittoria così maestosa e più netta di quanto poi dica il risultato finale, sia la settima vittoria nelle ultime nove partite in un tour de force che teoricamente avrebbe dovuto sfiancare l’Urbe. Invece no, anzi, una serie che ha del mirabile per la dedizione in attacco (ma questo si sapeva), ma soprattutto per la voglia di mettersi in gioco anche in difesa, dettaglio non trascurabile.
Una vittoria che colloca ora a 360° la squadra romana nelle zone nobili della classifica, alle spalle del duo Legnano-Biella sole al comando con 26 punti ed insieme a “corazzate” del girone come Agrigento e la bella Orsi Tortona vista ieri espugnare proprio il Palazzetto dello sport vs la Roma Gas&Power. Tanta roba diremmo, come tanta roba è stato questa sera Massimimo Chessa che con i 33 punti messi a segno stabilisce il suo carrier-high, una risposta molto importante perdurando l’assenza dell’altro vecio (presente però in panchina), Capitan Maresca e dopo il doloroso e pesante infortunio di Gabriele Benetti, un segnale ben preciso al gruppo che ha visto realmente un Daniele Sandri fare quasi da solo instant-team difensivo e che quindi ha portato pochi punti a casa ma…Smistato ben 12 assist!! Ancora progressi per Tommaso Baldasso ed applausi anche per la coppia americana con un Anthony Raffa che sta assumendo sempre più un ruolo preponderante nel gioco della Bum Bum Virtus e per John Brown, rispettivamente 23 p.ti il play e 19 il centro. Aristide Landi e Jacopo Vedovato presenti, molto presenti in difesa al punto tale da rendere meno in attacco ma, in parole povere, cosa dire di più dopo ben 64 punti a metà gara ed ancora aver superato la quota 100 alla fine? Che domenica arriva Biella e saranno fuochi d’artificio!
Infine la Viola. Poco da dire e lo scriviamo con dispiacere. Contro questa Bum Bum Virtus avrebbero perso in molte oggi ma la brutta sensazione è che il clima da “liberi tutti”, con gli arrivi di Laganà oggi non utilizzato e Baldassarre ed il prossimo addio di Lupusor e Legion, abbia certamente dato la mazzata finale ad una squadra che sembra attendi qualcosa per ripartire seriamente. Un campionato ad oggi con troppi bassi e pochi alti, la speranza del popolo reggino è che accada subito, si salvano questa sera sia Alex Legion che Ion Lupusor oltre che il solito Ivica Radic assieme a Lorenzo Caroti.
La cronaca (da Ufficio stampa Virtus Roma)
La Virtus Roma si dimostra determinata e concentrata sin dalla palla a due, scavando subito un vantaggio di 4-15 dopo 4’ di partita grazie alla vena di Raffa (11 nel quarto). Legion con 8 punti priva a tenere in partita la Viola, ma dopo ogni canestro subìto gli uomini di coach Corbani sono bravissimi a correre il campo trovando subito canestro in contropiede, soprattutto con Chessa (10 nel parziale). È così che il vantaggio di Roma si estende fino al 16-31 degli ultimi 2’ prima che Lupusor e Micevic riescano a ridurre leggermente lo scarto sul 22-33 di fine quarto.
Nel secondo quarto però Roma si rimette subito in marcia guidata da un Chessa extralusso da 25 punti nel primo tempo, con cinque triple. La guardia sarda guida la Virtus a ritoccare il massimo vantaggio per tutto il secondo quarto, contro una Viola che sembra essere passiva e che ha solo da Caroti un apporto importante. Con Brown (13 nel primo tempo) che alza l’intensità difensiva e corre il campo in scioltezza si arriva fino allo spettacolare alley oop di fine primo tempo schiacciato dall’americano su alzata di Sandri che permette agli ospiti di toccare proprio in chiusura il nuovo massimo vantaggio sul 37-64.
Di ritorno dagli spogliatoi i padroni di casa si scuotono e provano ad alzare l’intensità difensiva per rientrare in partita il prima possibile. Roma d’altro canto prova per una volta ad abbassare i ritmi e di conseguenza i possessi della gara. Reggio però trova il canestro con continuità spinta dai 10 punti di Legion e i 9 di Radic e si riporta in partita trovando il 69-82 proprio sul finire di un periodo nel quale la Virtus è sembrata pensare più che altro a gestire la gara. Coach Corbani scuote i suoi, però, nell’ultimo mini-riposo della partita e la Unicusano risponde prontamente aprendo l’ultimo quarto con un parziale di 0-10 guidato da 5 punti di Chessa che spegne ogni velleità della Viola e chiude virtualmente il match. Gli ultimi 7’ della partita servono sostanzialmente per definire il punteggio finale di 83-104.
Sala Stampa
Fabio Corbani
«Nel primo tempo abbiamo trovato tutte le nostre cose: correre, tirare nei primi secondi e essere aggressivi in difesa; siamo stati molti efficaci anche grazie alle nostre percentuali al tiro. La chiave però è stata l’intensità difensiva che i ragazzi hanno iniziato a mettere con continuità nelle ultime partite. Abbiamo un roster giovane e anche nei meno giovani, come Sandri e Chessa, non avevamo grande esperienza per i ruoli che sono chiamati a fare; affrontiamo una partita alla volta con grande umiltà e rispetto degli avversari, provando sempre a vincere. Oggi avevamo una motivazione in più che ci porteremo fino al termine della stagione: l’infortunio a Gabriele Benetti che è un giocatore in grandissima crescita e al quale siamo molto legati, come del resto tutti sono legati agli altri in questo gruppo. L’aggressività mostrata nel primo tempo è un aspetto, soprattutto mentale, sul quale lavoriamo molto da inizio stagione, ciò dove stiamo migliorando è imparare a giocare quando non c’è da correre, mentre fino a un po’ di tempo fa tiravamo nei primi secondi anche se non c’era la possibilità di farlo. Nell’intervallo ci siamo detti di continuare a essere duri nello stesso modo ma poi non è facile, è umano mollare un minimo anche se non è corretto, ma nel quarto periodo siamo stati bravi a riprendere il filo».
Viola Reggio Calabria – Unicusano Virtus Roma 83-104
Parziali: 22-33; 37-64; 69-82
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto