Forlì, 31 dicembre – Per la Pallacanestro Forlì 2.015 l’anno si è chiuso col botto della separazione dall’allenatore Gigi Garelli e con l’arrivo ufficiale di Giorgio Valli si può dire che è iniziata una sorta di nuova era della ancor giovanissima storia della società di via Filippo Corridoni. Dell’ex coach si è già detto molto, ma non va dimenticato che seppur sollevato dall’incarico, Garelli resta un socio della Pallacanestro Forlì. E proprio questa sua posizione non va sottovalutata per quello che è stato sino alla serata surreale di Santo Stefano e per quello che sarà il futuro a partire da questi giorni. Il match perso nello scontro diretto a Chieti, come detto in un clima surreale dovuto alla notizia dell’esonero del coach, ci ha detto che il gruppo non era poi così disunito come il linguaggio del corpo di molti giocatori, nel corso di alcune sfide precedenti, aveva lasciato intravedere. L’abbraccio riservatogli da tutto lo spogliatoio, la “partita della vita” sfoggiata da Simone Pierich e i numerosissimi occhi lucidi di tanta parte del gruppo sono dati oggettivi che devono far riflettere e da tenere in considerazione sul giudizio della qualità della rosa che lo stesso Garelli aveva costruito insieme ai suoi collaboratori. Se le dieci sconfitte nelle ultime undici gare di campionato sono un più che valido motivo per decidere il cambio della guida tecnica (probabilmente tale cambio andava effettuato prima) altrettanto da non sottovalutare è la situazione in società con Garelli fuori dai giochi e per sua stessa ammissione in pausa “sabbatica” sino a fine stagione. Dalla conferenza stampa post partita del Palatricalle è subito balzato agli occhi quanto Garelli fosse sereno e probabilmente sollevato di un peso che lo stava opprimendo oltremisura. L’impegno e la dedizione a 360 gradi dedicati alla causa della Pallacanestro Forlì, grazie al sostegno totale da parte dell’ex Presidente Giuseppe Rossi per avviare il progetto di cui resta giustamente e meritatamente fiero, lo hanno portato in diverse occasioni a quegli eccessi verso parte della tifoseria che un carattere focoso, schietto e sanguigno come quello del coach di Anzola dell’Emilia può portare. Da giovedì sera questo peso non gli apparterrà più.
Per la giovane società forlivese questo può significare aver perso un importante collante all’interno poiché l’ex coach era anche un “trait d’union” tra Rossi, Silvestrini e Nicosanti che detengono le quote maggiori in società da una parte e Pinza, Raffoni e Resta dall’altra. Per la verità quest’ultimo è socio in egual misura dei primi tre ma con Garelli che resterà in società, ma in posizione “sabbatica”, l’auspicio è che senza una figura forte in grado di prendere decisioni in nome e per conto di tutti, non comincino le classiche schermaglie, già viste da queste parti, che possono indebolire una struttura che sta vivendo il primo momento veramente complesso della sua ancor breve storia. Proprio lo stesso Garelli ai nostri microfoni, esattamente dieci giorni prima dell’inizio del campionato, ci illustrava quanto fosse importante il consolidamento della neonata società biancorossa ancor prima dell’importanza di ottenere determinati risultati sul campo.
La scelta di puntare sull’ex Virtus Bologna, Giorgio Valli, è stata voluta da Rossi e Silvestrini e al coach è stata data carta bianca relativamente alle scelte del mercato in entrata e in uscita. Valli, che nel momento in cui scriviamo sta dirigendo il suo primo allenamento, è alla ricerca di un play/guardia americano con buona dote di punti nelle mani e con la giusta personalità per prender in mano le redini delle situazioni più delicate. Non è escluso che i movimenti saranno due e a questo punto sarà ritoccato il reparto lunghi che ad oggi ha dimostrato di soffrire tutti gli opposti avversari.
Insomma, per la società romagnola è iniziato un nuovo percorso e questo sarà indubbiamente più articolato e complesso di quello precedente. Il campionato di serie A2 non ammette approcci dilettantistici e Forlì dovrà ben presto imparare dai propri errori per evitare di ripeterli nell’immediato futuro. La gestione economico/finanziaria, che è alla base della longevità di un’azienda, sta procedendo con i giusti passi, a questa deve seguire una gestione tecnica di livello a cui affiancare uno staff medico adeguato alla categoria. Certe situazioni vanno gestite con l’oculatezza e la conoscenza che un campionato di questo livello richiede. Per la Pallacanestro Forlì 2.015 e il suo nuovo allenatore sarà quindi un Capodanno di intenso lavoro.