Roma, 29 dicembre 2016 – La sosta di quasi 3 settimane riconsegna al campionato una Virtus Roma decisamente in palla, che prosegue la propria striscia positiva vincendo 84-75 lo scontro con la Mens Sana Siena, avversaria che rievoca alla mente le grandi sfide del recente passato. La squadra di coach Corbani, dopo un avvio equilibrato, riesce a prendere la fuga giù dal primo quarto, salvo poi subire il rientro di Siena fino al -3. Complessivamente però, Roma è riuscita a tenere in pugno la partita per tutti i 40 minuti, conquistando così 2 punti fondamentali in ottica scontro diretto e che alimenta le speranze per una possibile partecipazione per le finali di Coppa Italia, con le chance di qualificazione che potrebbero aumentare in maniera esponenziale nel caso in cui Roma, che deve ancora recuperare 2 partite, riuscisse a fare bottino pieno nella trasferta di lunedì a Ferentino e nella prossima sfida casalinga contro Scafati martedì 10. In casa senese prosegue invece la striscia nera di risultati; la squadra di coach Griccioli, giunta alla quinta sconfitta di fila, si è dimostrata troppo discontinua, senza riuscire a trovare mai un punto di svolta nel corso della gara e pagando lo scarso apporto della panchina.
Quintetto Roma: Raffa, Chessa, Sandri, Brown, Vedovato
Quintetto Siena: Saccaggi, Harrell, Tavernari, Flamini, Myers
La cronaca
Per Roma assente Capitan Maresca, febbricitante, mentre per gli ospiti roster al completo oltre all’assenza del lungodegente Cappelletti; spicca inoltre l’esordio del play classe 1996 Bruno Mascolo prelevato da Latina. Ex di turno l’esperta ala Simone Flamini. Sono i lunghi a prendere in mano le rispettive squadre nel primo scorcio di gara, contrassegnato dai 7 punti in apertura di Mike Myers, costretto però a lasciare anzitempo il campo per problemi di falli (già 3 in 8′), al quale rispondono in tandem un eccellente Jacopo Vedovato ed il solito John Brown, interpreti di una coppia sempre più affiatata e che abbina fisico, atletismo e capacità nella protezione del canestro ad una notevole abilità nel coprire in modo impeccabile i 28 metri di profondità del parquet, dote indispensabile per il playbook di coach Corbani.
Dopo una prima metà di quarto piuttosto equilibrata (10-10 al 5′) è Roma a provare a lanciarsi per prima in fuga, realizzando un primo concreto allungo grazie a 5 punti consecutivi di Anthony Raffa (15 punti e 9 assist), incrementato ulteriormente dalla terza tripla di Massimo Chessa, già in doppia cifra nel primo periodo (17 complessivi per lui). Siena invece non riesce a trovare il bandolo della matassa, nonostante la positiva giornata al tiro di Jonathan Tavernari, i senesi soffrono terribilmente il ritmo infernale di Roma che, grazie a due canestri consecutivi di Sandri e ad una penetrazione di Baldasso, chiude il primo quarto avanti 34-19, massimo vantaggio della partita. Il secondo quarto di gioco si apre con il primo canestro della partita di un KT Harrell apparso poco in partita (5/13 dal campo ed 8 palle perse), ma i numerosi errori dei toscani dalla lunetta (2/10 il dato dopo 15′), non consentono alla squadra di Griccioli di assottigliare le distanze, con Roma che a tratti sembra dominare completamente l’avversario, soprattutto nel gioco in transizione. La reazione senese però c’è, ed in prossimità dell’intervallo lungo Siena accorcia le distanze scendendo anche sotto la doppia cifra di svantaggio, prima che lo schiaccione di Brown sulla sirena mandi le squadre negli spogliatoi sul risultato di 46-35 in favore dei padroni di casa, con Siena che nonostante più di una difficoltà resta in qualche modo agganciata alla partita grazie ai muscoli di Myers e i canestri dall’arco di Tavernari.
La ripresa
Proprio questi ultimi sono i protagonisti della ripresa, e che riportano la Mens Sana pienamente in partita, costringendo Corbani al minuto di sospensione sul 50-45 dopo poco più di 3 minuti di gioco. Ma la reazione di Roma è veemente, e grazie alla terza stoppata del miglior Vedovato della stagione ed all’ennesima tripla di Chessa è un infuriato Griccioli a dover fermare il gioco, esattamente 60 secondi dopo, con Roma che tiene saldamente in mano la situazione. L’inerzia dalla partita però svolta esattamente dopo un preciso episodio: il quarto fallo di Vedovato, giudicato antisportivo da una terna arbitrale piuttosto confusa nell’arco di tutta la partita, sembra infondere nuova energia negli ospiti, i quali si rifanno decisamente sotto nel punteggio approfittando di un momento di blackout di Roma (58-55 al 27′). Ma anche in questa occasione la risposta della Virtus non si fa attendere a lungo, e grazie alle triple di Raffa e Landi e ai canestri in contropiede di un devastante John Brown, l’Unicusano torna sulla doppia cifra di vantaggio, concludendo il terzo periodo avanti 69-59.
Nel quarto finale Siena tenta il tutto per tutto, alzando l’intensità difensiva che però non frena la mano calda di un implacabile Chessa e di un Brown letteralmente indemoniato. Roma riesce a gestire in maniera efficace il vantaggio, senza soffire particolarmente l’attacco avversario, che nel rush finale è costretto a fare a meno anche di Saccaggi e Myers, entrambi fuori per somma di falli, con quest’ultimo particolarmente su di giri a causa della difesa aggressiva adottata su di lui dai lunghi romani. Roma mette definitivamente la freccia nel finale grazie a 4 punti consecutivi di un solido Sandri, con il punteggio che a 120 secondi dalla fine recita 80-72 in suo favore, con Siena che inizia a lanciare i primi segnali di resa. Gli ultimi istanti servono solo a riempire i tabellini, con il risultato finale che vede la Virtus vincere 84-75 su una Mens Sana a corto di uomini e di fiato, mentre Roma ha saputo gestire al meglio le proprie risorse sfruttando in maniera impeccabile tutti i suoi effettivi.
Sala stampa
Coach Fabio Corbani:
«Sono ovviamente felice per la vittoria, ma sono anche molto contento per le prove di Vedovato e Benetti, per la personalità che hanno dimostrato, e per la tranquillità che Baldasso ha saputo mantenere per tutta la gara. Siamo stati bravi a spaccare la partita nel primo quarto, ma contro un avversario come Siena, che ha italiani esperti come Flamini e Tavernari e due ottimi americani, non puoi pensare di fare un tipo di partita che ti porti a vincere di 25, 30 punti. Siamo riusciti a rimanere consistenti per tutta la partita anche nei momenti più difficili. Gara secondo me bella, del resto come dico sempre bisogna avere pazienza in questa lega, aspettando i giocatori più giovani e che gli italiani che non hanno mai avuto ruoli così importanti, come Chessa da noi, inizino a trovarsi a loro agio in questo nuovo ruolo. Ora sto iniziando a vedere i frutti di questo lavoro e ne sono molto contento. Devo invece dire, con tutto il dovuto rispetto, che non capisco la direzione con la quale stiamo crescendo la classe arbitrale, in questo campionato sto vedendo dei problemi di gestione della partita da parte degli arbitri, ad esempio oggi non mi ha convinto il metro di giudizio sui falli antisportivi, ma da ambo le parti.».
Coach Giulio Griccioli:
“Siamo partiti con un’energia letteralmente sotto ai piedi, poi abbiamo sbagliato tanto, dobbiamo essere più saldi, più attenti, più cattivi. Abbiamo regalato almeno una ventina di punti uno contro zero. Come sempre avevamo la sensazione che bastava fare le cose per bene per rientrare e girare la gara: purtroppo però abbiamo sbagliato sempre qualcosa nel momento decisivo, liberi compresi”.
Unicusano Virtus Roma–Mens Sana Basket 1871 84-75
Parziali: 34-19, 46-35, 69-59, 84-75