L’allenatore della NPC Luciano Nunzi“Darei più peso al primo tempo dove abbiamo sbagliato una valanga di tiri liberi, appoggi facili da sotto che ci potevano permettere di andare via e poi la differenza sta in quel 25-44 che parla da solo. Siamo crollati sotto l’aspetto fisico nel terzo quarto. Poi nell’ultima frazione abbiamo cercato di rimischiare le carte. Forse le due chiavi della partita sono proprio quelle: il primo tempo dove abbiamo sbagliato tiri liberi che in genere non ci capita di sbagliare, addirittura mi ricordo una serie di quattro, cinque tiri liberi sbagliati, quattro, cinque appoggi facili da sotto in contropiede e penetrazione, e poi, nell’ultimo quarto, sei rimbalzi in attacco consecutivi, quando avevamo trovato la chiave per difendere, per mettere in difficoltà con loro che raccoglievano la palla da terra, la buttavano fuori e facevano canestro oppure che raccoglievano il rimbalzo in attacco. Peccato perché credo che i ragazzi, per le condizioni in cui siamo, hanno fatto una buona partita. Mi dispiace per il calo psicofisico del terzo quarto perché non abbiamo proprio giocato soprattutto a livello offensivo, li abbiamo attaccati troppo da fermi quando invece nel primo tempo, muovendo molto la palla, li avevamo messi molto in difficoltà. Si vede che la nostra squadra è stanca. Già a Tortona avevo avuto il sentore che la squadra fosse abbastanza sulle gambe, oggi ne ho avuta ulteriore conferma. A maggior ragione mi sento di elogiarli, perché essere praticamente “finiti” nel terzo periodo e tirare fuori una partita di nervi come nel quarto fa capire che ci si tiene e si voglia provare a fare fino all’ultimo. Aspettiamo tempi migliori, di recuperare tutti gli effettivi. Il 6 gennaio mi aspetto che Chillo giochi in qualsiasi condizione. L’assenza di un giocatore importante comporta una serie di problematiche anche per l’allenamento che non sono facili da superare. In quel ruolo siamo estremamente corti e non abbiamo dietro ragazzi che possano aiutarci a dare fisicità all’allenamento. Aspettiamo che passi e che torniamo ad allenarci come all’inizio del campionato. Di questa partita salvo la reazione che i ragazzi hanno avuto nell’ultima frazione tirando fuori nuove energie perché hanno dimostrato di tenerci e di essere pronti a sacrificarsi fino alla fine. E’ ovvio che non basta. All’inizio del campionato la nostra squadra teneva il campo contro tutti, ma tutt’ora teniamo il campo. E’ chiaro che poi ci manca quel qualcosa in più che le squadre che vincono dimostrano di avere e che noi invece non abbiamo.
La classifica è corta e con due sconfitte e due vittorie ti puoi ritrovare sopra o sotto, ma credo che ci sia ancora tanta acqua che deve passare sotto ai ponti. La cosa importante è tornare ad allenarsi al completo perché se non ci alleniamo, a questo livello e soprattutto in questo campionato qui, con l’equilibrio che c’è, si fa fatica a giocare. O per lo meno si gioca, si gioca, si gioca e poi alla fine si crolla. Tolta l’ultima domenica a Tortona, le ultime altre sconfitte sono state tutte identiche a questa. Sono consapevole delle difficoltà perché nel girone di ritorno arriveranno qui tutte le favorite per giocarsi la vittoria, ma avremo anche delle trasferte su campi dove possiamo giocare. La cosa importante è mantenere la calma perché la squadra è viva: è una squadra in difficoltà per l’assenza di tanti giocatori. E’ evidente che se arrivasse un rinforzo ci farebbe comodo, siamo vigili sul mercato, ma non è facile trovare la persona giusta, anche perché cerchiamo un giocatore che eventualmente possa inserirsi negli equilibri che con il rientro di Matteo andranno a ricostruirsi”.
Ed ecco il coach di Latina, Franco Gramenzi:”E’ stata una partita equilibrata, in un periodo per noi, ma anche per Rieti, molto particolare dal punto di vista delle problematiche fisiche. Per quanto ci riguarda Rullo si è allenato una volta soltanto e Poletti ha avuto dei problemi, quindi è stato davvero molto difficile allenarci. Devo ringraziare quei cinque/sei che ci sono sempre stati e che hanno lavorato affinché stasera si riuscisse a giocare in un certo modo. Ovviamente Rullo è un elemento importante perché ci dà la qualità che nei momenti decisivi e delicati della gara diventa fondamentale. Oggi tutti quanti sono stati determinanti, il lavoro di Allodi è stato importantissimo, così come quello di Pastore e di Uglietti. Tutti i giocatori hanno portato buone cose alla squadra. Continuiamo a riuscire a esprimerci sempre meglio in trasferta e questa sembra essere la nostra caratteristica di quest’anno, almeno per ora. Speriamo di lavorare meglio anche in casa e continuare così in trasferta. I tiri se si aprono devono essere presi altrimenti potrebbe non esserci la possibilità di ritentare nei pochi secondi che restano. Gente che può tirare da tre e sa che deve quando può, quando la difesa si apre perché ha fatto un aiuto o ha ruotato. E’ giusto che chi rimane libero prenda quel tiro con il rischio di subire un contropiede in caso di errore. Ma sono rischi che calcoliamo.
Chiaramente la mancanza di Chillo in campo è un’assenza pesante. E’ un lungo e sarebbe stata una sostituzione importante per gli avversari, ciò non deve togliere meriti ai giocatori che sono stati sul parquet e a quello che la squadra ha prodotto durante la gara. E’ chiaro che, per chiunque, quando ci sono delle assenze emergono delle difficoltà. Bisogna ammettere che Rieti ha dovuto fare a meno anche di Della Rosa, ma anche noi abbiamo vissuto situazioni simili in altre occasioni e penso che queste cose nell’arco del campionato possano accadere a tutti e quando si concentrano in un momento particolare si rischia di lasciare punti per strada.
In difesa siamo saliti un pochino e abbiamo acquisito maggiore fiducia per attaccare meglio, abbiamo perso meno palloni ed è un dato importantissimo, nei primi due quarti ne abbiamo persi davvero tanti, siamo stati più sufficienti, mentre nella seconda parte abbiamo posto maggiore attenzione.
Vincere su questo campo così importante non è mai facile. Anche quando mancano dei giocatori non è semplice. Anche senza il supporto degli Ultras il pubblico si è sentito lo stesso., Per quanto riguarda la panchina confermo che per noi è sempre stato così in trasferta, sia a Roma che a Ferentino i ragazzi usciti dalla panchina sono stati importanti, perché in cinque non si vince».