Brescia, 27 Dicembre 2016 – Nelle festività post-natalizie la Germani Brescia ricade dal piccolo pezzo di paradiso su cui si era arrampicata per 30 minuti e torna improvvisamente alla realtà negli ultimi minuti del quarto finale dove una Dolomiti Energia più vogliosa di vincere insegna una preziosa lezione ai biancoblu di Andrea Diana.
Trento schiera un quintetto con Craft, Lighty, Gomes, Baldi Rossi e Hogue. Brescia risponde con Luca Vitali, Moore, Moss, Landry e Berggren.
In un Pala George gremito in ogni ordine di posto, parte forte Brescia grazie a 4 punti in sequenza di un caldissimo Berggren, ma Trento sfruttando bene il tiro dalla distanza rientra sulla parità a quota 11. Brescia continua a spingere, con David Moss a dar man forte da entrambi i lati del campo e grazie anche a una tripla di Burns sulla prima sirena chiude il primo quarto avanti 25-18.
Nel secondo quarto è sempre Christian Burns a trivellare la retina trentina e in poco tempo regala a Brescia la doppia cifra di vantaggio sul 32-21. La Dolomiti Energia condotta dal suo play Craft si riporta a un paio di possessi di distanza ma la Germani si riprende ben presto la doppia cifra di vantaggio grazie a un gioco da 2+1 di Moss che vale il 41-30. Ogni volta che Brescia sembra poter prendere il largo però è prontamente riavvicinata da Trento. Landry ha le polveri bagnate da dietro l’arco, mentre Trento finalizza con precisione dai 6,75 e ricuce fino al 41-36. I padroni di casa reagiscono e conducono in porto il secondo parziale sul 45-38.
Il terzo quarto si apre con una Dolomiti Energia con il coltello tra i denti che in un paio di minuti si riporta ad un solo possesso di svantaggio sul 47-45. D’un tratto, una partita giocata fin qui a ritmi elevati improvvisamente ristagna e il punteggio non si sblocca per numerosi minuti dal 51-47 con gli attacchi che sbagliano moltissimi tiri da una parte e dall’altra. E’ pero ancora un contropiede degli ospiti a riportarli al minimo svantaggio di 2 punti sul 56-54 con Diana costretto a chiamare il minuto di sospensione. Sulla sirena di fine quarto Forray in penetrazione impatta il match sul 56-56.
L’ultimo quarto si apre con tutto da rifare per le squadre in campo. Dopo un lungo inseguimento Trento concretizza il sorpasso sul 58-59 grazie a una bomba di Gomes da lontano, imitato da Moraschini per il 58-62 trentino. Nel momento peggiore della Leonessa sale in cattedra Michele Vitali che grazie a 5 punti in sequenza e a 2 rimbalzi riporta Brescia avanti 63-62. Il palazzetto si infiamma, le squadre si rispondono colpo su colpo e si entra negli ultimi 5 minuti in parità sul 65-65. Trento si porta a condurre sul 67-72 con le squadre entrambe in bonus falli e con Michele Vitali costretto a lasciare il campo dopo il quinto fallo quando mancano ancora 3 minuti da giocare. L’ennesima tripla di Gomes sembra mettere una seria ipoteca alla vittoria trentina sul 69-75 a 2 minuti e mezzo dal termine. Dopo due giri in lunetta Trento è sempre avanti 70-77. Landry e Vitali sbagliano due triple aperte, Burns si fa stoppare in contropiede. Landry si fa cacciare con il quinto fallo e Brescia ha la ricetta perfetta per il disastro. Sul 74-80 Moore sbaglia l’ennesima tripla che avrebbe potuto riaprire la partita e la Germani alza bandiera bianca definitivamente. Si conclude così 74-80 per la Dolomiti Energia Trento che ha saputo essere fredda quando contava davvero nel quarto finale e decisivo.
SALA STAMPA
Andrea Diana
“Faccio i complimenti a Trento, noi abbiamo una grande amarezza per una sconfitta che poteva essere evitabile. Se guardo gli 11 punti del terzo quarto è evidente che non abbiamo mai trovato il ritmo giusto, questi sono 2 punti persi purtroppo. Luca Vitali sta giocando tanto, è chiaro che alla lunga senza un cambio che lo faccia rifiatare la situazione può pesare. Burns è stato tanto in panchina perché Berggren stava disputando una buona partita. Trento è una squadra rodata, organizzata e con una continuità nella partita sempre costante. Nel secondo tempo hanno messo una grande energia”.
Maurizio Buscaglia
“Noi siamo arrivati pronti alla partita, tecnicamente, tatticamente, mentalmente ed emotivamente, però non abbiamo cominciato bene, l’impatto di Brescia è stato superiore. Per il nostro gioco è importante non andare in over, siamo restati lì nel primo tempo attaccati al punteggio con le unghie. Siamo usciti dall’intervallo alla grande, e con una buonissima difesa. Siamo andati a limitare Burns e Berggren che ci stavano facendo male e abbiamo portato quest’ottima vittoria per noi, che è la seconda vittoria consecutiva. Veniamo da buone partite nella costruzione dei tiri, abbiamo attaccato la zona sul lato giusto, l’abbiamo fatta collassare e siamo riusciti ad andare a canestro come volevamo. La nostra manovra non è stata sempre pulita ma è stata efficace per scardinare la difesa di Brescia. Io vorrei complimentarmi con i tifosi bresciani perché non capita spesso che tutta la curva di casa applauda l’uscita dei giocatori della squadra ospite, specialmente dopo una sconfitta, questa è una bella pagina di sport”.
Jared Berggren
“E’ un peccato perdere una partita così, abbiamo commesso troppi errori. Abbiamo lasciato recuperare Trento nel secondo tempo e poi non siamo più riusciti a vincere. Ho salutato i miei ex compagni ma poi volevo solo giocare, nonostante la mia buona performance sono molto deluso e triste per il risultato finale”.
Germani Basket Brescia Leonessa – Dolomiti Energia Trentino 74-80
Parziali: (25-18; 20-20; 11-18; 18-24);
Progressione (25-18; 45-38; 56-56; 74-80)
MVP: Joao Gomes, è la vera arma letale di Trento, mette due bombe fondamentali per la vittoria, non trema la sua mano nei momenti caldi, quando serve davvero. Chiude con 25 punti all’attivo con buone percentuali sia dentro l’area (60% con 3/5) che da lontano (55% con 6/11) a cui aggiunge anche 6 rimbalzi per un 25 di valutazione finale.
WVP: Marcus Landry, per il bomber del campionato quella di oggi è la classica partita storta. Male al tiro con un 2/10 da dietro l’arco dove ha sbagliato in campo aperto una tripla decisiva per riagganciare Trento nel finale. Gira al largo in difesa chiudendo con soli 3 rimbalzi e facendosi spesso battere nell’uno contro uno e in ritardo negli aiuti difensivi. Chiude la partita anzitempo per raggiunto limite di falli, a testimoniare un nervosismo che lo ha contraddistinto sin dal primo minuto.
Si ringrazia P. Cotugno per il contributo fotografico.
Andrea Buffoli