Forlì, 26 dicembre – Nel derby di Santo Stefano un’impresentabile Unieuro Forlì cede in casa contro l’Andrea Costa Imola per 70-57 in un match mai realmente iniziato per l’inqualificabile prova dei ragazzi di coach Gigi Garelli (in panchina con la febbre) che escono tra i fischi e gli ululati del pubblico del PalaFiera stufo di prestazioni senza anima e cuore che nel corso di questa prima parte di stagione troppe volte sono state esibite, seppur a tratti, dagli interpreti del campo. Forlì esce da questa sfida con le ossa rotte, col morale disintegrato e chiude un anno, che l’ha vista tornare tra le “grandi”, nel peggior modo possibile e immaginabile. Sicuramente un pessimo biglietto da visita per chi ha scelto di seguire la sfida sull’emittente Sky Sport 2 HD.
Alla palla a due la formazione di casa si presenta col quintetto Ferri, Vico, Reati, Crockett e Rotondo. Imola risponde con Cohn, Ranuzzi, Hassan, Hubalek e Maggioli. Il primo canestro è di Imola con la tripla di Hubalek a cui fanno seguito il primo canestro dell’ex Ranuzzi e un sottomano di Maggioli. Al 2’ è Rotondo a spezzare l’incantesimo ma ancora Maggioli, su lato opposto, segna e Imola è già avanti 9-2 al 3’. Forlì esibisce un avvio da film horror e dopo un canestro in penetrazione di Cohn, Garelli è costretto al time-out con gli ospiti avanti 13-2 al 4’. Al rientro dalla breve pausa, Ferri, Crockett e Vico realizzano in sequenza e riavvicinano Forlì sull’ 8-13 al 6’ e questa volta è coach Ticchi a chiamare time-out. Al rientro ci sono Blackshear per Vico e Prato per Hassan. Al 7’ è sempre Imola avanti 15-10 e all’ 8’ a seguito di una bella palla recuperata dalla difesa di casa un valido tap-in di Crockett a correggere Reati riporta Forlì a tre lunghezze di distacco. A 1’40” dal riposo corto entra Pierich per uno spento Reati ma è ancora Crockett a tenere viva la gara col suo ottavo punto personale. Un fallo fischiato a Blackshear fa scoppiare l’ira della panchina e la terna arbitrale assegna un tecnico a Forlì che permette a Prato di fare 3/3 dalla lunetta e portare i suoi sul 18-14 a 55” dalla sirena che arriva dopo ulteriori due liberi di Prato che fissano il punteggio sul 20-14 per gli ospiti.
Il secondo quarto si apre con Hassan a segnare subito il 22-14. Forlì continua a sparare a salve dalla lunga distanza (0/10 nel primo quarto) e Prato porta Imola sul +10 al 12’. I romagnoli continuano a fare cilecca e Borra, subentrato a Maggioli, realizza due liberi per il 26-14. Al 13’ arriva il primo punto di Reati che fa 1/2 ai liberi ma Tassinari, dentro per dar fiato a Cohn, realizza il 28-15 al 14’. Forlì continua la sua battaglia alla ricerca di un canestro da tre che arriva con Reati al sedicesimo tentativo. Al 16’ il punteggio è 28-20 per Imola. I padroni casa totalmente privi di idee e del benché minimo schema per liberare un uomo al tiro subiscono inermi la formazione ospite che continua a giochicchiare quel poco che basta per tornare avanti di 14 al 19’. Blackshear realizza i suoi primi 2 punti allo scadere del tempo mandando le squadre al riposo con Imola avanti 34-22 su una Forlì che definire impresentabile è davvero limitativo. E il dato dei tiri da tre (1/18) la dice lunga sulla qualità del gioco forlivese.
Dall’intervallo si riparte con i soliti quintetti di inizio match e dopo l’attacco fallito da Forlì è Maggioli a realizzare il primo canestro a cui risponde Crockett per il 24-36 al 22’. Al 24’ arriva il terzo fallo di Rotondo ma è Forlì a usufruire di un gioco da 3 punti con Vico che riporta Forlì sotto di 9 lunghezze sempre al 24’. Al 25’ il quarto fallo di Rotondo costringe Garelli al cambio. Dentro Infante che, subito in lunetta, fa 1/2. Dall’altra parte Imola continua con precisione chirurgica ai liberi e il 2/2 di Hubalek vale il 40-30 al 26’. Il gioco, causa il bonus esaurito da entrambe le formazioni, vive una fase molto spezzettata e questa volta è Crockett a fare la doppia dalla lunetta e riportare Forlì a -6 sul 34-40 al 26’. Al 27’ dopo una girandola di canestri dai tiri liberi Imola è avanti 44-36. Rotazioni molto risicate per i padroni di casa che osservano i continui cambi dalla panchina esibiti da coach Ticchi. Al 28’ prima Infante da due e poi un tecnico fischiato a Hubalek per il suo quarto fallo riportano i biancorossi di casa sotto di 5 lunghezze sul 39-44 grazie al libero realizzato da Vico. E’ lo stesso oriundo argentino che sulla successiva azione fa 2/2 ai liberi e Forlì intravede la possibilità del recupero. Ma al 29’ prima Preti e poi Ranuzzi riportano Imola sul 48-41 che è anche il risultato al suono della sirena per l’ultima pausa corta.
L’ultimo quarto si apre con due azioni d’attacco gettate alle ortiche dai romagnoli che consentono ad Imola, con una magistrale bomba da tre punti, di allungare sul 51-41 al 31’. Sul capovolgimento di fronte il neo-acquisto Reati realizza una grandissima tripla con tiro libero supplementare e Forlì si aggrappa coi denti e con le unghie alla possibilità di riprendere un avversario mai veramente nel mirino. Al 32’ ancora Infante, energico come sempre il suo apporto, realizza fronte a canestro il 47-51. Per Imola è Ranuzzi a battere Vico nell’uno contro uno e successivamente Cohn, palla rubata a Reati, a realizzare da sotto riportando Imola sul 55-47. Il fallo tecnico fischiato a Vico al 34’ rischia di chiudere anzitempo le velleità di rimonta biancorosse dei padroni di casa che, dopo l’ennesimo tiro fallito dall’arco, subiscono il canestro di Cohn. Ferri si macchia di un antisportivo e così Imola, con Tassinari e Prato dalla lunga distanza, scappa via sul 62-47 al 35’. Al 37’ il quinto fallo di Rotondo chiude anzitempo la sua partita e Prato dalla lunetta fa 1/2 portando Imola sul 65-49. Infante e poi Cohn trascinano avanti il match mentre parte del pubblico del Palafiera comincia a intonare cori contro l’atteggiamento visto in campo. Al minuto 38’ con Vico fare 2/2 ai liberi gli spettatori piuttosto spazientiti e delusi (usiamo un eufemismo) cominciano a sfollare e ad abbandonare le poltroncine del palazzo. Al suono della sirena Imola stravince a Forlì per 70-57 un derby mai realmente iniziato e soprattutto mai veramente degno di esser chiamato tale.
Ora per Forlì la situazione si è fatta decisamente pericolante e la classifica e i risultati sugli altri campi suonano come una mezza condanna. Manca ancora un intero girone di ritorno, ma soprattutto uno spareggio salvezza giovedì 29 in quel di Chieti, per sovvertire un andamento che, stante la situazione attuale, segnerebbe una “devastante” retrocessione. Oggi Forlì esce sconfitta sotto tutti i punti di vista e quello che preoccupa maggiormente è l’atteggiamento quasi inerme con cui si è assistito alla certificata vittoria imolese già dai primissimi minuti, la scelta di Garelli di mandare in tribuna Bonacini (a meno che non fosse infortunato) per mettere a referto un Blackshear che definire impalpabile è riduttivo tanto è stato deleterio averlo in quelle condizioni. La totale mancanza di idee nelle situazioni d’attacco e il 2/28 da tre valgono più di qualsiasi altro commento.
Unieuro Forlì: Rotondo 6, Vico 12, Paolin, Reati 8, Ferri (K) 2, Infante 9, Blackshìear 2, Crockett 18, Pierich
All. Garelli
Andrea Costa Imola: Tassinari 4, Cohn 10, Cai, Maggioli 10, Whiltshire, Borra 2, Ranuzzi 10, Prato (K) 19, Preti 2, Hassan 2, Hubalek 11
All. Ticchi
MVP: Prato
Spettatori: 3.622 (184 ospiti)