Varese, 3 dicembre 2016 – Cantù a braccia alzate sulla linea del traguardo, Varese a recriminare per non aver concretizzato la rimonta. Questo il verdetto del Pala2A, dove la Red October si impone per 82-92 dopo una gara ricca di colpi di scena. A decidere la sfida è probabilmente il primo tempo, durante il quale la squadra ospite del neo coach Kiril Bolshakov, subentrato in settimana a Rimas Kurtinaitis, gioca un basket attento su entrambi i lati del campo sfruttando la verve offensiva dei suoi esterni e colpendo con continuità la disattenta difesa di Varese. A nulla serve il recupero poderoso dei padroni di casa della Openjobmetis nel terzo periodo, alla fine i ragazzi di Paolo Moretti devono arrendersi ad una sconfitta che fa male e dalla quale per l’allenatore biancorosso potrebbero non arrivare buone notizie.
Protagonisti assoluti dell’incontro nelle fila biancoblu Dominic Waters (25 + 11 assist) e JaJuan Johnson (24 + 11 rimbalzi), mentre a Varese non sono bastati i 32 punti di un Eric Maynor tornato quello di inizio campionato e le 6 stoppate del solito Norvel Pelle.
La cronaca – Gli starting five: Eric Maynor, Daniele Cavaliero, Christian Eyenga, Kristjan Kangur e Oderah Anosike per Varese, risponde Cantù con Dominic Walters, Fran Pilepic, Tremmell Darden, Craig Callahan e JaJuan Johnson.
La gara inizia con l’illusione per i padroni di casa che si trovano subito avanti 5-2 grazie alle giocate di Maynor e Kangur, ma ci mette poco Cantù a prendere le redini del match. Darden stoppa Eyenga e va a segnare la tripla del sorpasso a quota 8, da quel momento la Openjobmetis va a sbattere contro l’ottima difesa canturina che costringe i biancorossi ad attacchi estemporanei e soluzioni individuali che contrastano con ciò che recita il manuale del basket.
I ragazzi di Bolshakov volano via correndo molto in contropiede e sfruttando l’iniziale buona vena di Pilepic, ma complessivamente tutta Cantù sembra giocare di squadra lavorando molto sugli scarichi per trovare sempre l’uomo libero. Ne beneficiano Waters e Darden in particolar modo, ma la poca verve difensiva di Anosike e Pelle nel pitturato favorisce anche le conclusioni di un positivissimo Johnson, che chiude il primo quarto con una schiacciata perentoria per il 20-28 ospite.
Il secondo quarto vede l’ingresso in campo di Melvin Johnson fra le fila dei padroni di casa, la sua tripla iniziale sembra una boccata d’ossigeno per Varese ma di lì a poco il copione già visto nel primo periodo si ripete. I continui cambi difensivi degli uomini di Moretti non riescono ad arginare la voglia dei biancoazzurri, trascinati da un ottimo Waters. L’unico a provarci con continuità per i padroni di casa è Avramovic, soprattutto in assenza di Maynor, ma a poco servono le sue rare conclusioni dato che l’intera squadra gioca sotto ritmo senza riuscire ad attaccare in maniera sensata la difesa canturina, che continua a chiudere in modo ottimale l’area, tant’è che i lunghi faticano a ricevere palloni giocabili. Darden continua a colpire con continuità dalla lunga, c’è spazio anche per il canestro di Vaidas Kariniauskas che vale il +17 ospite. Maynor fa e disfa commettendo uno sciocco antisportivo, che paradossalmente sveglia un po’ i suoi compagni consentendo a Cavaliero e Avramovic di riavvicinare Varese. Waters però è il degno compagno di merende di Darden, continuando a segnare dalla lunga e generando la contestazione del pubbico del Pala2A. Un errore clamoroso di Anosike spalanca il contropiede ospite con Johnson che chiude il secondo periodo sul 38-58.
Al rientro in campo dopo l’intervallo lungo il copione sembra non cambiare, coi canestri in successione di Johnson e Darden dopo un buon recupero ai danni di Cavaliero. È però il momento della scossa per Varese, che chiude finalmente le maglie in difesa e piazza un parziale di 9-0 che rianima il pubblico presente. Dal canto suo la Red October non fa nulla di sensato per uscire dalla rottura prolungata di cui è vittima, collezionando palle perse e tiri sbagliati in successione che consentono a Maynor in particolar modo di ridurre ancor più il gap, Avramovic prima ed Anosike poi completano parzialmente la rimonta fissando al suono della sirena il punteggio sul 69-71, frutto di un clamoroso parziale di 31-13.
Ultimo periodo che si apre ancora con una bomba del redivivo Darden, le speranze di Varese sembrano però spegnersi con lo 0/2 ai liberi di Eyenga che avrebbero significato parità a quota 76. Improvvisamente la Openjobmetis cala in termini di precisione, probabilmente complice lo sforzo per riportare in carreggiata la partita, Cantù si affida all’uomo più continuo dei suoi, quel JaJuan Johnson che spesso durante il match ha tolto le castagne dal fuoco ai suoi compagni si erge a protagonista in zona offensiva allontanando coi suoi canestri i residui tentativi di Varese di riportare la gara dalla propria parte. La stanchezza dei padroni di casa si fa sentire sempre di più, a nulla valgono le stoppate di Pelle data la poca precisione sull’altro lato del campo. I liberi di Pilepic e la tripla allo scadere di Kariniauskas consegnano a Cantù una vittoria che stava per sfuggire di mano, con punteggio finale di 82-92.
Openjobmetis Varese 82-92 Red October Cantù (20-28, 18-30, 31-13, 13-21)
Openjobmetis Varese: Eyenga 4, Kangur 3, Maynor 32, Avramovic 16, Pelle 4, M. Johnson 3, Bulleri 5, Ferrero, Cavaliero 4, Anosike 11, De Vita ne, Canavesi ne. Allenatore: Moretti.
Red October Cantù: Darden 19, Waters 25, Kariniauskas 7, J. Johnson 24, Pilepic 11, Parrillo, Acker 2, Callahan 4, Maresca ne, Laganà ne, Baparapè ne. Allenatore: Bolshakov.
Arbitri: Roberto Begnis – Guido Federico Di Francesco – Denny Borgioni.
Sala stampa – Kiril Bolshakov: “Per prima cosa devo ringraziare Rimas Kurtinaitis, un grande coach, un caro amico, un’ottima persona. Ho avuto solo due giorni per allenare la squadra quindi questo successo è il suo successo perché ho continuato il notevole lavoro che aveva fatto. Abbiamo disputato un primo tempo quasi perfetto con la giusta energia, intensità e con percentuali di tiro davvero notevoli. Nel terzo periodo, che definirei incommentabile, sono emersi tutti i nostri problemi. Devo però ringraziare i ragazzi che hanno dato dimostrazione di grande carattere e hanno reagito nell’ultima frazione conquistando questa vittoria importantissima. Ora aggiungeremo un giocatore nel reparto lunghi e con rotazioni più profonde credo che avremo una qualità maggiore. Ci manca un centro, ma siamo in difficoltà anche nel numero quattro visto i problemi che purtroppo limitano Callahan”. (Ufficio Stampa Red October Cantù).
Paolo Moretti: “Siamo molto dispiaciuti per il risultato, sia perché non sono arrivati i due punti sia perché è arrivata una sconfitta nella partita più sentita qui a Varese. I ragazzi si sono impegnati e hanno lottato fino in fondo, nei primi venti minuti eravamo un po’ indietro rispetto a loro, nella ripresa siamo riusciti a trovare nuove energie e a rimettere in carreggiata la partita. Però come spesso accade quando rincorri spendendo tanto poi la paghi, abbiamo avuto l’occasione di pareggiare con due liberi sul 74-76 ma non è avvenuto e da lì abbiamo dato rinnovate certezze ai nostri avversari. ”.
Paolo Malara