Altra sconfitta casalinga per la Tezenis Verona, che crolla alla distanza permettendo ad Udine di imporsi per 56-62. Partita a due facce, dove ad un primo tempo di buon livello segue una ripresa sconcertante. Non si può definire diversamente la prestazione di una squadra che segna appena 18 punti nei secondi 20 minuti, terminando a quota 19 palle perse. Udine non deve fare nemmeno qualcosa di particolare per vincere, se non reggere in difesa e attendere il risveglio del solito Ray. Altro grosso passo indietro per Verona, apparsa a lungo troppo timorosa e confusa ed ora nella parte bassa della classifica ed attesa ad una difficile trasferta in casa della lanciatissima Virtus Bologna.
3243 spettatori all’AGSM Forum, Pini promosso in quintetto assieme a Boscagin, con Verona che finalmente può schierare tutti i suoi effettivi. Prevedibili le difficoltà iniziali a rimbalzo scaligere contro Cuccarolo, ma non è solo l’uomo più alto d’Italia ad approfittare della distrazione dei padroni di casa. Okoye e Boscagin i migliori in un contesto di polveri bagnate e tanti errori, fino all’ingresso di Totè e Portannese che danno la spinta alla Tezenis per chiudere il primo tempo avanti 20-18.
Si torna a punteggi più prevedibili alla vigilia, con Pinton a interrompere quattro brutti minuti con la tripla del sorpasso del 22-23. Difficile capire dove stiano i meriti delle difese e dove i demeriti dell’attacco, con le due squadre a sfidarsi a chi commette l’errore più incredibile. Nella sagra degli errori Verona capitalizza il bonus avversario ma soprattutto un Ray che sbaglia tutto, il canestro e fallo di Totè vale il massimo vantaggio di 38-28 ad un passo dall’intervallo.
Altri due minuti senza canestri e con ritmo decisamente basso, prima che il risveglio di Ray dia il via al 6-0 con cui Udine rientra in partita. C’è anche ilquarto fallo di Robinson, che abbocca in pieno alle provocazioni di Traini, Frates deve così togliere il suo play con 15 minuti da giocare. Verona si innervosisce, Udine è più brava a prendersi fischi a favore e torna sotto a 43-40, anche perché Frazier è bravo a correre ma meno a trasformare dalla lunetta. Arriva la quarta penalità anche per lui, costretto a rimediare all’ennesima persa di Diliegro, Boscagin chiude il quarto con i liberi del 48-45.
Arbitraggio decisamente poco casalingo, con un incredibile antisportivo a Portannese a consentire il sorpasso udinese sul 48-49, allungato poi da Okoye dalla lunga distanza. Rientra Frazier quando Udine ormai ha toccato il +6, arrivano subito tre punti ma ormai Ray ha preso ritmo e ristabilisce subito le distanze. La peggior frenesia si impadronisce della Tezenis, che sbaglia tantissimo e fatica a costruire un’azione degna di nota. Udine però non fa molto meglio, sciupa con Ferrari un facile contropiede per il +5, e Boscagin può così impattare a quota 56 a tre minuti dalla fine. E’ però l’ultima fiammata, la difesa scagliera si perde Okoye dietro l’arco, sbaglia Frazier e Ray apre l’ultimo minuto con il colpo del ko per il 56-62 che resta invariato fino alla sirena.
TEZENIS VERONA – G.S.A. UDINE 56-62 (20-18;18-10;10-17;8-17)
Tabellino
MVP: solito Allan Ray, quasi inesistente in un primo tempo da 1/7 al tiro, devastante nella ripresa dove prima riporta in corsa i suoi poi segna i canestri che decidono la contesa.
Il peggiore: male Robinson, 0 punti, poca regia e ingenuo a cadere nella trappola di Traini nel momento decisivo
(foto Facebook Scaligera Basket)