Dopo il settimo turno “spezzatino”, due anticipi e un posticipo, e recuperata anche l’ultima partita del sesto turno tra Virtus Bologna e De Longhi Treviso, si può fare il punto della situazione sul girone Est del campionato di serie A2, avendo tutte le squadre disputato sette incontri.
ROSETO SOLITARIA IN VETTA, PIACENZA NON SI FERMA PIU’, LA VIRTUS BOLOGNA AGGANCIA TREVISO
Continua a confermarsi in vetta la sorprendente Roseto, che vince sul campo di Recanati recuperando dopo un brutto primo tempo e soprattutto riuscendo a ovviare alla pesantissima assenza del miglior realizzatore del torneo, Adam Smith. Gli uomini di Di Paolantonio sudano le fatidiche sette camice per avere la meglio dei marchigiani che, nonostante una classifica deficitaria, hanno giocato una partita davvero lodevole. Primo tempo addirittura in controllo per l’Ambalt, implacabile in attacco e sufficientemente attenta in difesa. Coi canestri di Bader (alla miglior prestazione dal suo arrivo nelle Marche con 24 punti) e la difesa sotto le plance di Reynolds (15 rimbalzi) al 20esimo il tabellone segnava un +15 per i padroni di casa che poteva essere una condanna per gli Sharks. Che invece hanno letteralmente dominato la seconda frazione, annichilendo gli avversari prima con una spallata decisa nel terzo quarto e poi, quando Recanati sembrava aver ripreso la partita in mano tornando in vantaggio in doppia cifra, con un parziale di 16-2 che ha trasformato il 71-58 dell’Ambalt nel +1 Roseto. Da lì in poi praticamente non c’è stata partita e il parziale si è allargato addirittura a 26-4, con gli abruzzesi che hanno anche potuto chiudere con relativa tranquillità l’incontro. Robert Fultz e Valerio Amoroso hanno fatto la parte dei leoni, segnando 50 punti equamente divisi, ai quali il playmaker ha aggiunto anche 10 assistenze per i compagni. Ora per Roseto arriva un test impegnativo, con la gara casalinga contro Treviso che darà ulteriori informazioni su quanto sia solida la candidatura a prima protagonista del girone.
Continua anche il grandissimo momento di forma di Piacenza che, nel posticipo di martedì, mette a segno la quinta vittoria consecutiva, violando il difficile campo di Ravenna e mantenendosi al secondo posto. L’Assigeco è stata brava e caparbia a portare gli avversari nella trappola di una partita sporca e a punteggi bassi, cosa inusuale per i giallo rossi che, infatti, non sono riusciti a gestire la situazione, finendo per perdersi senza riuscire a completare una rimonta inseguita vanamente per tutto il secondo tempo. Le percentuali di tiro dei padroni di casa parlano chiaro: 32% con Marks e Smith fermi a 6/21 complessivo per 13 punti. Gli uomini di Antimo Martino hanno avuto la colpa di non riuscire a sopperire a queste mancanze, con il solo Tambone che è stato veramente pericoloso in attacco con 16 punti a referto. Piacenza, allora, ne ha approfittato, grazie soprattutto a un Bobby Jones sempre più in palla e autore di una partita sontuosa condita da una doppia doppia da 17 punti e 15 rimbalzi. Il rientro di Formenti unito alla conferma di Borsato, tra l’altro, hanno reso il roster di Andreazza decisamente profondo e ora bisognerà per davvero iniziare a fare i conti con una squadra che dopo le prime partite sembrava in crisi profonda.
Crisi che ha sfiorato la Virtus Bologna dopo le due sconfitte con Ravenna e Ferrara, quest’ultima specialmente per il modo assurdo in cui era maturata. La situazione peraltro era stata resa ancora più difficile da continui problemi di infortuni: Klaudio Ndoja ancora non scende in campo per problemi a una caviglia e Spizzichini gioca nonostante abbia, di fatto, un polso fuori uso. Così, la trasferta di Udine e il recupero di mercoledì contro Treviso sembravano ostacoli decisamente complicati da superare. Ma contro ogni pronostico i ragazzi di Ramagli li hanno superati e anche brillantemente. Domenica sera è arrivata una netta affermazione sul campo della GSA con una gran partita offensiva (70% da due punti, 41% da tre), ispirata dal solito monumentale Kenny Lawson (24 punti e 8/11 al tiro) fiancheggiato dall’ottimo Michael Umeh (22 con cinque triple, tutte nei momenti decisivi della partita), da un Lorenzo Penna sempre più a suo agio in campo (12 punti e 3 assists) protagonista dell’allungo che ha spaccato la partita nel secondo tempo e da Guido Rosselli che si conferma capace di giocare partite totali ed essere la guida di cui questo gruppo necessita (15, 7 rimbalzi e 6 assists). Vano così il tentativo di vendetta di Allan Ray, fermo a 17 punti e sostanzialmente bloccato dalla difesa nel secondo tempo, e vani anche i tentativi di tenere in piedi i suoi di Stan Okoye (15 punti con 5/8). 72 ore dopo, poi, è arrivato un successo per certi versi ancora più netto e certamente più pesante nel match di alta classifica casalingo contro Treviso. Se in Friuli la V Nera aveva dominato offensivamente, contro i trevigiani è stata la difesa a fare la differenza, in particolare con le giovani gambe dei vari Pajola, Oxilia e Penna che hanno tenuto fuori dalla partita Moretti e Fantinelli (16 punti complessivi con 6/16 al tiro e 6 palle perse), mentre il duo DeCosey-Perry non si è mai acceso, con il primo particolarmente evanescente. Ne è venuto fuori un primo tempo dove la squadra di Pillastrini si è fermata a 21 punti realizzati, mentre Bologna ne metteva 13 di scarto che avrebbe poi conservato con autorità nella seconda frazione, affidandosi, tanto per cambiare, a Kenny Lawson (22+7 e 8/13 dal campo) per avere le giocate che hanno chiuso i conti e con una lode speciale per un gladiatorio Andrea Michelori, a cui come spesso accade le statistiche non rendono il merito che dovrebbe avere per tutto il lavoro svolto.
Treviso si ferma dopo che domenica aveva vinto bene in casa contro una Ferrara in crescita. Partita sostanzialmente senza storia, con la De Longhi che ha condotto sempre e la Bondi che non ha mai dato l’impressione di poter recuperare o impensierire seriamente i trevigiani, nei quali ha esordito Andrea La Torre, arrivato in prestito da Milano per ovviare all’infortunio a una spalla di Matteo Negri, che resterà fuori dai campi per un po’ di tempo. 15 punti e 8 rimbalzi per Fantinelli, 17 Saccaggi, 12+12 rimbalzi di Perry per Treviso. 16 per Cortese, 15 di Roderick e Mastellari in casa ferrarese.
LA FORTITUDO PROSEGUE IL SUO RECUPERO, TRIESTE FA UN SOL BOCCONE DI FORLI’
Vittoria di peso per la Fortitudo Kontatto Bologna che prosegue il suo periodo di transizione in cui è arrivato l’addio ufficiale a Chris Roberts (approdato a Pistoia) per accogliere Mitja Nikolic, ex Olimpia Lubiana, autore di un discreto esordio con 8 in 24’ nel successo sul campo di Jesi. La squadra di Boniciolli ha finalmente recuperato tutti i suoi infortunati e con il roster al completo cerca di andare verso quella che deve essere la sua forma finale e auspicata in un’estate di proclami che a oggi sono stati più contro producenti che altro. La F in terra jesina ha iniziato a mostrare il suo potenziale, giocando una partita molto solida e vincendo con grande autorità, trascinata dal proprio capitano, Stefano Mancinelli, protagonista di una partita completa, fatta di 21 punti, 4 rimbalzi e 2 assists, affiancato da un Leo Candi sempre più padrone della squadra (14 punti e 4 assists) e da un Justin Knox (14+7 rimbalzi) che va a corrente alternata, ma quando ingrana sa come fare male. Jesi, dal canto, suo ha opposto fiera resistenza, ma alla lunga ha dovuto arrendersi a una squadra più lunga e talentuosa. Bowers e Davis, come sempre, hanno fatto pentole e coperchi (27 e 5 assists il primo, 24 e 7 assists il secondo) ma da soli non hanno potuto molto contro una squadra che ha saputo come ribattere colpo su colpo.
Gran successo di Trieste, che trita Forlì accolta da un primo quarto terminato 25-5 e che ha lasciato storditi per il resto dell’incontro i romagnoli, incapaci di riunire le forze e finiti travolti dall’Alma, dilagata fino al +29 finale. Partita che ha avuto davvero poco da raccontare dopo i primi 10’, se non le statistiche finali che hanno premiato gli USA Javonte Green, 29 punti, e Jordan Parks, 28 e 9 rimbalzi, in una squadra che ha avuto buon apporto anche da Da Ros e Pecile (22 punti in coppia) e capace di mettere a referto 26 assists complessivi. Giornata veramente nera per la matricola forlivese, tradita da Blackshear (16 punti con 5/15 e 8 palle perse) e con il solo Crockett presentabile (24 e 7 rimbalzi). 40 minuti da dimenticare in fretta per ricominciare a macinare gioco e punti necessari in ottica salvezza.
MANTOVA BATTE VERONA E L’AGGANCIA, IMOLA PRENDE OSSIGENO A CHIETI
In coda alla classifica, importante successo per Mantova che vince contro Verona e l’affianca in classifica, in una partita tra due squadre che al momento, rispetto alle premesse iniziali, stanno abbastanza deludendo. La Dinamica Generale vince una partita abbastanza brutta, dove la paura di perdere si è decisamente fatta sentire, ma comandato sempre, raggiungendo la doppia cifra di vantaggio abbondante in un paio di occasioni, quando, in sostanza, Verona non ha avuto le forze per rimontare, chiudendo sotto nel finale senza riuscire a opporre grande resistenza. In un attacco abbastanza equilibrato, una volta tanto sono stati decisivi Lamarshall Corbett e DeAndre Daniels, che hanno segnato 26 punti in coppia, ai quali si è affiancato Alessandro Amici, positivo uscendo dalla panchina con 14 punti ma anche 6 palle perse. Sempre grandi difficoltà per la Tezenis, invece, che perde male, senza riuscire mai a giocarsela per davvero. Con Frazier fermo a 3/9 dal campo, Dawan Robinson (18 e 5 assists) e Dane Diliegro (15 e 8 rimbalzi) non sono bastati, considerato anche un attacco che attorno a loro ha tirato con 12/43 totale.
Respira un po’, invece, Imola, che sbanca il campo della Proger Chieti con una grande partita di orgoglio. Per l’Andrea Costa, dopo la beffa casalinga con Ferrara, la trasferta in terra abruzzese era un gran brutto test, ma per una volta gli uomini di Ticchi hanno mostrato la propria faccia migliore, giocando senza paura in attacco: 93 punti, 69% da due punti, 44% da tre. Soprattutto nel secondo tempo, e nell’ultimo quarto in particolare, è arrivata una grande reazione che ha scavato il solco decisivo e consentito di portare a casa due punti che smuovono la graduatoria ma confermano anche i progressi visti nelle ultime settimane, dove si è andati a un nonnulla dall’essere a tre vittorie consecutive. 17 i punti per il miglior realizzatore della squadra, Norman Hassan, seguito a ruota dai 16 di Maggioli e Cohn. E ora occhio al mercato, con il nome di Omar Thomas accostato più volte agli imolesi nelle ultime ore. Occasione persa e sconfitta pesante contro una diretta concorrente per Chieti, che si dimostra squadra spumeggiante in attacco, ma altrettanto ballerina dietro. Non bastano 26 punti di Trae Golden, 19 di Cade Davis e 16 con 9 rimbalzi di Chris Mortellaro.
RISULTATI
Aurora Basket Jesi – Kontatto Bologna 73 – 79
Proger Chieti – A. Costa Imola 87 – 93
Alma Trieste – Unieuro Forlì 103 – 74
Ambalt Recanati – Roseto Sharks 82 – 91
De Longhi Treviso – Bondi Ferrara 82 – 71
G.S.A. Udine – Segafredo Bologna 76 – 94
Dinamica Generale Mantova – Tezenis Verona 71 – 64
OraSì Ravenna – Assigeco Piacenza 55 – 58
RECUPERO DELLA SESTA GIORNATA: Segafredo Bologna – De Longhi Treviso 63-55
CLASSIFICA
Roseto Sharks 12
Segafredo Bologna 10
De Longhi Treviso 10
Assigeco Piacenza 10
OraSì Ravenna 8
Bondi Ferrara 8
Kontatto Bologna 8
Alma Trieste 6
G.S.A. Udine 6
Aurora Basket Jesi 6
Tezenis Verona 6
Dinamica Generale Mantova 6
Unieuro Forlì 6
A. Costa Imola 4
Proger Chieti 4
Ambalt Recanati 2
Nicolò Fiumi