Pesaro – “Vi vogliamo così” canta il drappello di tifosi ospiti a fine partita ai suoi giocatori ed in effetti la vittoria dell’Openjobmetis di questa sera sul campo dell’Adriatic Arena è stata esemplare per lucidità e determinazione in un momento in cui tutti i giocatori ed anche il coach erano finiti sotto esame per qualche partita di troppo persa malamente.
L’Openjobmetis ha di fatto condotto per tutta la partita ed ha mostrato una solidità di carattere che ha fatto sembrare i ragazzi di Moretti quasi sempre in controllo della partita, anche quando la Consultinvest aveva provato a riaprirla con gli sprazzi alternati dei suoi solisti; merito dei giocatori, capaci di eseguire alla lettera i dettami di un coach come Moretti, mai banale nei suoi piani partita ed oggi da premiare al pari dei suoi ragazzi.
La squadra di Bucchi invece ha mostrato ancora più di un difetto di gioventù e si è presentata a questo match, importante per tanti motivi, ancora adagiata sull’alloro dell’ultima rinfrancante vittoria casalinga contro Venezia; sono riapparsi così una certa difficoltà a scardinare le difese avversarie dall’arco, una cronica difficoltà nel difendere sugli esterni ma, più in generale, si può dire che è difficile vincere con percentuali complessive al tiro inferiori al 50%
In avvio la partita è nervosa e spezzettata e si confermerà così per tutti i quaranta minuti; le squadre non lesinano falli ma sono alquanto opache, con percentuali rivedibili al tiro e, più in generale, attacchi poco lucidi.
Harrow fatica molto in regia ma anche il più esperto Maynor non riesce a mettere in ritmo i suoi e così si va avanti con soluzioni improvvisate e con molti tiri ad alto coefficiente di difficoltà.
L’Openjobmetis lancia Pelle in quintetto al posto di un Anosike ancora convalescente alla schiena; il centro di riserva di Moretti viene subito attaccato da Jones e, in effetti, si carica in breve di due falli ma trova anche il modo di piazzare due stoppate e sporcare diversi tiri dei padroni di casa.
Fino a poco dopo la metà del quarto la partita va avanti comunque a fatica e, quando Moretti chiama time out a 4:10 dalla fine, si è ancora sull’8-6 per i padroni di casa.
Subito Field con 2 liberi porta a + 4 i suoi ma poi, improvvisamente, è l’Openjobmetis a piazzare il primo break; una tripla di Bulleri riporta in vantaggio i suoi sul 10-11 e poi, dopo una nuova parità a quota 13 con un gioco da tre punti di Harrow, Varese allunga di nuovo grazie al nuovo entrato Avramovic e chiude il quarto sul +4 (13-17).
Al ritorno in campo ci si aspetta un cambio di marcia della Consultinvest ed invece i ragazzi di Bucchi si fanno irretire sempre di più dal ritmo compassato imposto da Moretti; così, pur senza dare mai l’impressione di spingere sull’acceleratore, l’Openjobmetis piazza il primo vero break della partita.
Prima sono le incursioni di Eyenga e poi sono le triple di Campani a propiziare il massimo vantaggio sul +15 (20-35) a 3 minuti dalla fine; è una tripla di Thornton, fin lì probabilmente il peggiore in campo, a spezzare il sortilegio per i padroni di casa e anche se subito Campani risponde dall’arco, poi la Consultinvest riesce quasi miracolosamente a chiudere il quarto con un passivo accettabile (30-38), con una sfuriata di Harrow in chiusura di frazione.
Al ritorno in campo è Jones ad issarsi la squadra sulle spalle per tentare la rimonta definitiva ed in effetti i risultati arrivano; il lungo di Bucchi segna 11 punti nel solo terzo quarto e già dopo 2:45 dalla fine la Consultinvest è di nuovo sotto (39-40); Moretti chiama subito time out e alla ripresa del gioco i suoi dimostrano che non hanno nessuna intenzione di lasciare via libera ai pesaresi
I ragazzi di Bucchi, infatti, non riescono a prendere il ritmo a loro congeniale e, nonostante con un gioco da tre punti di Thornton si riportino anche in parità a quota 42, l’Openjobmetis alluna di nuovo con le incursioni di Avramovic e la duttilità di Eyenga, due veri rebus per la difesa avversaria.
Il quarto si chiude così con gli ospiti di nuovo avanti sul +4 (54-58), dopo essere stati in precedenza sul +6 ed anche sul +7.
L’inerzia positiva degli ospiti prosegue anche dopo l’ultimo riposo e, con due triple di un Johnson fin lì non pervenuto, ritrovano la doppia cifra di vantaggio arrivando sul +12 (56-68) dopo appena tre minuti.
La Consultinvest barcolla ma poi Bucchi trova la quadra varando un quintetto piccolo con Jasaitis in ala forte che gli permette di aumentare la pressione difensiva; Jones e Thornton riportano subito lo svantaggio sotto la doppia cifra e poi è ancora una sfuriata di Harrow che riporta i suoi sul 70-71 a 3:35 minuti dalla fine.
Si scalda finalmente il pubblico, che spera nel clamoroso rovesciamento di fronte, ma ancora una volta Varese si mostra lucida nell’andare le soluzioni più giuste da quelli che sono stati i suoi alfieri di tutto il secondo tempo, ovvero Avramovic e Eyenga, letteralmente inarrestabili per la difesa di casa.
Due triple quasi consecutive del serbo portano l’Openjobmetis sul +6 (77-83) quando mancano 45 secondi alla fine e si può dire che la partita, nonostante i ragazzi di Bucchi ci provino fino all’ultimo a rientrare, finisca sulla seconda tripla spezza-gambe.
Consultinvest Pesaro – Openjobmetis Varese 83-87
Parziali (13-17; 17-21; 24-20; 29-29)
Progressione 13-17; 30-38; 54-58
Tabellini
http://web.legabasket.it/game/66743/
Mvp: veramente difficile stabilire chi sia stato il più bravo tra Avramovic ed Eyenga, entrambi letali, seppur in maniera diversa, per la difesa di Pesaro; alla fine le nude cifre premiano di un’incollatura il play serbo ed allora forse è giusto premiare lui.
Wvp: tra le guardie di Bucchi, tutte in difficoltà nella difesa sui pari ruolo avversari, quello che ha prodotto di meno anche da un punto di vista offensivo è stato Brandon Fields ed allora la palma del peggiore in campo va a lui
Spogliatoi
Bucchi: sapevo che questa sfida era molto insidiosa ed ho provato a spiegarlo in settimana ai miei ragazzi; purtroppo invece abbiamo avuto un approccio troppo morbido ed i giocatori devono assolutamente uno sforzo affinché riescano a trovare le giuste motivazioni prima di ogni partita, sia che si venga da una sconfitta che da una vittoria. Nel primo quarto abbiamo perso l’inerzia e poi non l’abbiamo più ritrovata; è stata brava Varese a mantenere sempre le redini della gara, mentre noi mentalmente non abbiamo più saputo riprenderci. Purtroppo la squadra è soggetta a questi alti e bassi, perché sono quasi tutti giocatori giovani e non c’è nessun vero leader; in ogni caso non deve più accadere che approcciamo le partite in questo modo.
Moretti: erano tre anni di fila che, ogni volta che venivo a Pesaro, ritornavo con delle sconfitte incredibili sul groppone. Stasera invece torniamo in casa con una vittoria importante senza dubbio per i due punti, ma soprattutto per la spinta che ci dà a livello di fiducia, che avevamo smarrito in alcune trasferte molto negative. A fine gara ho detto ai giocatori di ricordarsi di ogni piccola cosa importante che hanno fatto nel corso del match, perché oggi veramente tutti sono stati molto importanti. La svolta da un punto di vista tattico, rispetto alle altre nostre partite, è stata la costanza con cui per tutti i quaranta minuti i miei ragazzi hanno tenuto duro senza regalare nulla
Giulio Pasolini