Milano, 12 novembre 2016 – Avvicente la partita svolta al Forum con Milano che la spunta nel finale dopo aver subito il rientro di Sassari (80-75 con 1 minuto da giocare) con Simon e Dragic a chiudere la partita con i loro canestri. Mattatori dell’incontro il trio Dragic-Sanders-Raduljica. Finisce 86-77
Milano parte con Cinciarini, Gentile, Abass, Pascolo e Raduljica. È però una partenza a rilento quella dell’Olimpia con i giocatori meneghini che trovano in Raduljica l’unica fonte in fase realizzata. Odom e Carter non ci stanno e rispondono colpo su colpo portando la squadra sarda sempre più vicino a Milano con il primo tempo che si chiude sul 42-39.
Nel secondo tempo l’Olimpia inizia a difendere con maggiore intensità non permettendo a Sassari di segnare con facilità come nelle prime due frazioni. Dragic e Simon segnano, Sanders e Raduljica fanno la voce grossa a rimbalzo e Milano allunga sino al massimo vantaggio di +11. Sassari è ferita, ma non sconfitta e con un mini break nei minuti finali accorcia sino al -5 grazie a un tiro da 8 metri di Stipcevic. L’ Olimpia è fredda e nell’azione successiva trova la via realizzativa con Simon che chiude i giochi definitivamente. Finisce 86-77
Olimpia Armani Milano- Dinamo Sassari:86-77
Parziali: 24-20;18-19;28-22;16-16
Progressioni:24-20;42-39;70-61;86-77
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MVP: Rakim Sanders
Non sono bastate le nomine come Mvp nelle precedenti due partite di Euroleague, Rakim si è preso la scena anche con la sua ex squadra. 16 punti e 2/3 da tre punti il riassunto della partita odierna.
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Le dichiarazioni
È coach Federico Pasquini a commentare a caldo il match: “Peccato che non siamo riusciti a fare sull’80 a 75 la difesa che poteva cambiare l’esito del match. Sapevo che avremmo fatto una partita importante e vera, perché Atene è stata una parentesi, data dalla stanchezza mentale. Sapevo che stasera avremmo giocato vero, da squadra, perché ho capito che cosa hanno questi ragazzi dentro: abbiamo lavorato duro nel post Atene per tre giorni consecutivi e ci siamo riposati nel modo giusto. Posso fare solo i complimenti alla squadra per approccio alla partita e quello soprattutto difensivo. Peccato non essere riusciti a dare la zampata finale, ma li abbiamo sicuramente messi in difficoltà. Guardiamo avanti sappiamo di poter essere questi, dobbiamo saper resettare dopo ogni partita e avere la capacità di essere così veri come squadra, come stasera, a prescindere dalle risorse fisiche e mentali”.