Roma, 13 novembre 2016 – Finisce quasi in surplesse per i ragazzi dell’UniCusano Virtus Roma allenata da Fabio Corbani una gara delicata chiusasi con una buona vittoria da 17 punti di scarto, portata a casa vs una Basket Agropoli volenterosa ma poco, poco concreta anzi, a dirla veramente tutta, a tratti inconsistente.
Dopo le prime tre, esaltanti vittorie e le pari sconfitte di cui l’ultima in casa subita (dolorosa nei modi e nei termini), vs Latina, bisognava dare un segnale forte e preciso, come proprio lo stesso coach milanese aveva pre-annunciato ieri nella presentazione della gara. Ed il segnale è arrivato, esattamente forte e preciso come desiderato e senza poter contare su Massimo Chessa, operato lunedì scorso al setto nasale e visibilmente a corto di preparazione non avendo messo il piede sul parquet in settimana.
Una buona prova, ribadiamo, non esaltante ma buona con una Virtus Roma che ha sempre comandato nel gioco, nell’andamento del match e nel punteggio, eccezion fatta per un buon parziale dei campani che impattavano sul 31-31 nel secondo periodo al 15′, dopo che l’Urbe era stata in vantaggio anche di 10 punti. Fabio Corbani chiamava prontamente time-out e l’istantanea che si poteva fotografare dal campo, in quel preciso istante, riportava con la mente esattamente all’identica situazione di sette giorni vs Latina. Infatti, dopo un vantaggio effimero di 8 punti nel secondo periodo, i padroni di casa si facevano rimontare e pareggiare per poi ingaggiare un corpo-a-corpo nel punteggio che alla fine vedrà, con pieno merito, i nerazzurri pontini ottenere la vittoria al 40′.
Questa sera invece le cose sono andate in maniera opposta. Rientro in campo e Virtus Roma che piazzava un bel parziale prima con 2 p.ti di un Anthony Raffa frizzante in fase realizzativa (12 p.ti, 4 assist e 12 di valutazione by MYagonism), ma poco abile nel dettare i ritmi, a volte molto accellerati (pure troppo accellerati con forzature senza gran senso), in alcune fasi della gara che avrebbero potuto rimettere in gioco degli avversari meno arruffoni e “molli” dell’Agropoli di questa sera. E subito dopo l’Aristide Landi show (19 p.ti con 4/5 da tre, 6 rimbalzi e 19 di valutazione by MYagonism): prima 2 p.ti in avvicinamento e successivamente due triple d’applausi, ben 8 p.ti che mettevano in chiaro le cose su chi avesse più voglia, e desiderio, di portare a casa la partita.
Secondo parziale chiuso in parità sul 24-24 ma punteggio globale che diceva 49-41 per la Virtus Roma, niente male per una squadra che aveva giocato con il piedino sempre sull’accelleratore, sovrastando gli avversari con una roboante energia “pagata” con molti, troppi falli fischiati contro che mantenevano Agropoli in linea di galleggiamento grazie ai tiri liberi molto ben tirati (16/17 al 20′, alla fine sarà 25/29 per gli ospiti), ma che pagava ottimi dividendi in termini anche mentali, gli avversari subivano questa fisicità arrendendosi di fatto nel terzo parziale (22-14 sempre per la Virtus), complice anche una doverosa difesa a zona romana per i tanti falli fischiati contro. La 2-3 dei padroni di casa, molto attiva a dire il vero e poco statica, metteva a nudo i limiti dei tiratori campani che provavano a salvare la faccia nell’ultimo quarto di gioco, entro certi limiti una sorta di prolungato garbage time. Punteggio severo per i biancoazzurri di Alessandro Finelli, certo, ma questa sera il divario c’è stato tutto.
Dicevamo una buona Virtus Roma finalmente da 5 uomini in doppia cifra ma questa volta con una più equilibrata distribuzione dei punti: abbiamo già detto dei 12 di Anthony Raffa e dei 19 del Top Scorer serale Aristide Landi ai quali vanno aggiunti gli 11 del “solito” John Brown che, per rendersi utile alla squadra in assenza della doppia cifra con il “due” davanti nello score dei punti, raccattava anche ben 17 rimbalzi! Aggiungete anche un bel 26 di valutazione con 3 assist consegnati (uno di questi da spettacolo puro su Maresca sotto canestro). A chiudere il “quintetto” romano della doppia cifra, un (finalmente), sontuoso Capitan Giuliano Maresca da 16 punti e 5 assist il quale, in assenza di Massimo Chessa, si è sobbarcato molte conclusioni colpendo spesso dentro l’arco (stride lo 0/5 dalla lunga by MYagonism), ma soprattutto trascinando i più giovani alla battaglia non arretrando di un solo centimetro dal perimetro ma anche a rimbalzo. Infine, un eccellente Daniele Sandri in odore di doppi doppia da 15 p.ti, ben 8 rimbalzi ed una solidità mentale su i due lati del campo come poche volte viste in passato, ottime le sue due triple iniziali, un pò le due successive, forzate e con poco senso nel momento in cui Agropoli annaspava non trovando il ferro avversario.
Anche il resto della truppa, sia chiaro, dava il proprio sul campo come un positivo Jacopo Vedovato con più minuti del solito; un Tommaso Baldasso da 6 p.ti ed un ritrovato, sembrerebbe, Gabriele Benetti dagli stessi punti del giovane play piemontese in un ruolo nuovo per lui da ala piccola. Anche Yuri Piccolo con i suoi quasi tre minuti di gioco dava il suo contributo per una vittoria rinfrancante e rassicurante.
Una buona Virtus Roma ribadiamo, nel tentativo di rendersi alveare in cui ognuno porta il mattoncino e, ad esempio, non serve sempre e solo palla dentro a Brown ma che distribuisce il peso dell’attacco. Piccoli primi passi per una squadra che sarebbe potuta essere eccellente stasera però se non avesse forzato, sparacchiato e “picchiato” sul ferro avversario a volte con poca lucidità specie nel primo e nel secondo periodo, in una sorta di frenesia alimentare tipica degli squali quando si avventano sulla preda. Troppa fretta, poca voglia di far girare la palla a dovere e soluzioni affrettate, per certi versi lo stesso tema delle gare viste nel recente passato, solo che questa sera la difesa ha fatto il proprio dovere complice ritrovando decisione e ritmi difensivi ma anche, è doveroso sottolinearlo, ad esempio un Donell Taylor lontano parente (ad essere buoni), della splendida ala ammirata in passato a Reggio Emilia e Venezia: imbarazzante a tratti.
Agropoli deludente, quasi incapace di reggere l’impatto fisico e mentale di un’UniCusano molto arrabbiata e che se comunque continuerà a lavorare su questo canovaccio potrà togliersi ancora molte soddisfazioni. Del team campano si salvano Capitan Giovanni Carenza, 10 p.ti ma 16 di valutazione con 8 rimbalzi e l’ex-Virtus Roma ed Eurobasket Roma Gabriele Romeo, 8 p.ti ma molta sostanza. Bene anche Kevin Langford ma non benissimo..
Domenica l’UniCusano andrà in Lombardia, nella tana della capolista Legnano, di quella Legnano che ha vinto lo scontro diretto a Siena vs la Mens Sana, un altro banco di prova importante per un gruppo giovane che deve ancora effettivamente trovare la propria dimensione.
Sala Stampa
UniCusano Virtus Roma – Basket Agropoli 87-70
Parziali: 25-17; 24-24; 22-14; 16-15
Progressione: 25-17; 49-41; 71-55; 87-70
MVP: Aristide Landi fa le pentole, John Brown con i suoi 17 rimbalzi i coperchi ma bravi anche Giuliano Maresca, Daniele Sandri ed Anthony Raffa.
WVP: Donel Taylor…Quasi un ex-giocatore da -3 finale di valutazione
Fabrizio Noto
@FaberNoto