Qualche giorno fa è uscita un’intervista di una colonna del Basket italiano come Christian Di Giuliomaria, ex centro farnese (a cura di Carlo Perotti su www.my-basket.it) sviluppata tra crescita e formazione dei ragazzi. Partendo da alcuni postulati che ricorda spesso e volentieri coach Millina.
Citato più volte il coach farnese ha deciso di rispondere volentieri al suo ex giocatore ma anche grande amico fuori dai parquet. Apprezzandone le doti di conoscitore del basket, ma anche sulla visione di come si potrebbe rilanciare un movimento ad ora un po’ claudicante.
“L’altra sera ero ad un incontro con i terremotati di Campli e delle zone limitrofe e i giocatori, anch’essi presenti, mi hanno invitato a leggere un’intervista, pubblicata su facebook, di Christianone Di Giuliomaria dove venivo citato per ben due volte e quasi preso ad esempio di saggezza cestistica da un giocatore a cui sono e sarò sempre molto legato da amicizia e stima professionale…ieri sono andato a rileggere i contenuti importanti di quelle frasi e mi sono reso conto che gli INNAMORATI di questo splendido sport ci sono e sono anche tanti e che sono quelli che sui campi hanno lasciato pelle, tendini, ossa, sudore, passione, delusioni, lacrime, in pratica hanno lasciato sui campi una grossa parte della loro vita di uomini prima che di giocatori o allenatori o dirigenti poi, ma la verità è che non contano niente, nulla di quello che dicono interessa a chi dirige la nostra attività,sono ormai decenni che siamo in mano, come diceva un grande Uomo di cui non ricordo il nome,” a Scribi e Farisei, maestri del nulla, che filtrano un’inezia ed ingoiano un cammello”…dicono che ormai siamo una balena spiaggiata, che siamo senza speranza, che la colpa è di Bosman e dei Procuratori, no la colpa è di chi dirige senza avere un’idea giusta su come porre fine al peggio perchè al peggio non c’è mai fine…concludo dicendo grazie a tutti gli INNAMORATI che ancora esistono e li esorto a non mollare perchè prima o poi anche noi come quell’Uomo risorgeremo ad un basket migliore e pulito dove giocherà chi è bravo e non chi è under, dove allenerà chi è capace e non chi ha le conoscenze giuste, dove nei settori giovanili lavoreranno istruttori capaci e preparati e non chi costa meno perchè, se la balena tornerà a nuotare, lo potrà fare solo con l’ amore, che non ci è mai mancato, e con la meritocrazia che purtroppo non abbiamo mai conosciuto…
un abbraccio a tutti e che la vita vi sia leggera”
Come al suo solito, una difesa e una visione appassionata di un Basket che deve rilanciarsi e dare continuità nei progetti per i più giovani, che come in ogni campo della vita erediteranno i frutti del futuro. Giovani che devono essere il fulcro su cui basare e far girare i nuovi progetti futuribili e in cui mettere persone chiavi preparate e pronte ogni volta a mettersi in gioco per migliorare questo bellissimo sport che è il Basket.
Per chi fosse curioso l’intervista a cui fa riferimento coach Piero Millina è leggibile in versione integrale al link: http://www.my-basket.it/interviste-interviste/caro-christian-giuliomaria-va-la-pallacanestro-italiana/
Ufficio Stampa Campli Basket “Nino Di Annunzio” 1957