Delle sconfitte in trasferta subite dalla Roma Gas&Power quella ad opera della Benacquista Latina, 81-73, è certamente la peggiore. Perché mai nel corso della gara si è avuta la sensazione che la squadra romana potesse in qualche modo vincerla.
Per Latina di contro, non poteva esserci modo migliore di centrare la prima vittoria davanti al proprio pubblico grazie ad una partita condotta in testa con autorevolezza ed autorità e tanti italiani in campo, anche nei momenti decisivi.
Si parte con la Roma Gas&Power che segna subito con un canestro coast to coast di De Loach ma poi la Benacquista risponde con il primo parziale della partita: 10 a 0 in 4’ e 30” circa prima che Easley blocchi l’emorragia, 10 a 4. Da allora si va avanti con un canestro di qua ed uno di là, con Roma che ricuce parzialmente lo scarto e con coach Gramenzi che, stufo della non difesa di Alredege su Easley, manda in campo Allodi anche perché la squadra di coach Bonora sta giocando bene sotto il proprio canestro e quello ospite. Il quarto si chiude con un comodo appoggio di Vangelov che riduce un altro strappo dei padroni di casa, 17 a 12.
L’inizio del secondo quarto è caratterizzato dalla zona di Latina che in un primo momento non sembra pagare molti frutti, tanto che Righetti e Bonessio portano per due volte Roma a meno 3, 17-14 e poi 19-16. Ma è su questo ultimo punteggio che parte la furia degli italiani di coach Gramenzi: Poletti, Rullo, Uglietti, Pastore ed Allodi confezionano un 12 a 6 fra triple e facili canestri da sotto che sembra la prima spallata al fortino romano, 31 a 22. Anche perché quelli della Roma Gas&Power vivono una serata da incubo dalla lunetta (alla fine sarà un inaccettabile ed orribile 12 su 24…) e dunque non riescono a tappare mai il buco che si crea nel punteggio. Il solo Easley in questa fase sembra in grado di arginare l’offensiva dei cinque italiani di Latina, 33 a 26. Ma sul finire del quarto, l’Eurobasket cede di schianto sotto i colpi di Allodi ed Uglietti e la tripla del monumentale Poletti, 40 a 28.
Il delitto perfetto però la Benacquista lo compie all’inizio del terzo periodo di gioco. Alredge torna in campo e fa vedere che non è quell’indolente giocatore che il suo coach ha tenuto in panchina per 15 minuti e fa il vuoto: sette punti tra lui ed il solito Poletti da tre servono il più 19, 47 a 28 con 8 minuti da giocare. Poi ci si mette Alex Righetti a complicare i piani, eventuali, di rimonta della squadra di coach Bonora, rimediando un inutile quanto ingenuo tecnico per proteste, sostenendo di aver subito una stoppata irregolare a 7’30”. Rullo segna il tiro libero e tanto per cambiare Poletti fa canestro da 3 per il 51 a 28 che sembra davvero un masso enorme per i romani. Perché Deloach gioca troppo spesso uno contro cinque, perché Righetti segna davvero poco ed in generale l’atteggiamento della squadra non sembra essere quello delle altre rimonte fuori casa.
La Benacquista non molla un pallone e sembra intenzionata ad arrivare a più trenta quando Rullo, grandissima partita, va per il 60 a 38. Ed allora tocca a due italiani di casa Eurobasket emergere con l’orgoglio e la voglia di non fare brutte figure: Bonessio, non a caso capitano, e Fanti. Lo strappo si ricuce ed il quarto si chiude sul 65 a 47.
Ed inizia un’altra partita. Perché dopo il 69 a 49 siglato dalla lunetta da Pastore con 9 minuti sul cronometro, la Benacquista commette l’errore di rilassarsi e di pensare di aver già vinto. Un passaggio a vuoto sul quale si gettano come leoni Bonessio e Fanti, che aiutati dal bravissimo Easley, mettono insieme un parziale di 8 a 0 in 2 minuti tanto che Gramenzi chiama time-out per “rimbrottare” i suoi, 69-57. Ma ad uscire bene dalla sospensione è Roma:Easley fa 69-59 e Deloach 69-62. In questa fase nonostante l’attacco pontino fatichi a segnare è bravo Deshields a gestire il ritmo e a dettare soluzioni per i compagni. Anche se gli unici che lo seguono sono Rullo ed Alredge. L’Eurobasket torna di nuovo a meno 7, 73-66, e poi a meno 5, 73-68 ma ogni volta che ha il pallone per accorciare ancora lo spreca in malo modo.
Comincia così la litania dei falli sistematici che altro non fa che premiare una bellissima Benacquista e condannare una brutta Roma Gas&Power che deve pensare molto ai problemi di playmaking e ad una maggiore capacità di riconoscere il momento decisivo di una partita.
“Non c’è molto da dire, con la differenza che stavolta abbiamo anche fatto una brutta figura e subito troppo da un punto di vista fisico e tecnico“, è il telegrafico commento di Davide Bonora in sala stampa nel dopo gara.