VERONA DOMINA IL PALADOZZA, VIRTUS CORSARA A IMOLA
La stessa squadra che sette giorni fa si era resa protagonista del tonfo interno più pesante è, senza dubbio, la protagonista del secondo turno nel girone Est. Parliamo di Verona, che viola l’inviolabile Paladozza surclassando una Fortitudo Bologna che definire semplicemente in giornata no sarebbe riduttivo. 40 minuti di dominio veronese sulle tavole di Piazza Azzarita, con vantaggi rapidamente in doppia cifra, fino a un massimo addirittura di +27, in una partita che conferma come i gialloblù siano assolutamente da annoverare tra i protagonisti del girone (il Paladozza l’anno scorso era stato violato una sola volta, sulla sirena, da Trieste) e non ci si debba far trarre in inganno dalla sconfitta di domenica scorsa con Roseto, arrivata con modalità molto simili a quelle che, in questa occasione, hanno bloccato la Kontatto. MVP assoluto del match Michael Frazier, che chiude con 27 punti e 8/13 al tiro, ma, in generale, gran prova degli uomini di Frates che escono davvero rinfrancati da una trasferta che appariva proibitiva. Sconfitta che, invece, deve far suonare un campanello in casa F. Ovvio, non serve fare drammi, anche perché siamo alla seconda di campionato, gli alibi c’erano (Mancinelli e Italiano non al 100%, Ruzzier ancora fuori), ma è il caso di calmierare un ambiente che sta, forse anche involontariamente, mettendo eccessiva pressione su di una squadra che sulla carta è la migliore probabilmente di tutte le 32, ma che deve anche essere protetta per non rischiare tracolli dovuti alle aspettative di tutti. Ieri, semplicemente, non ha funzionato nulla (Roberts+Knox 15 punti con 6/22 complessivo al tiro) a parte la voglia di Mancinelli. L’unico spunto positivo è che una lezione simile è certamente meglio riceverla così presto nel campionato, piuttosto che fra qualche mese.
Tutt’altro andazzo, invece, sull’altra sponda di Bologna, dove la Virtus supera a pieni voti anche l’esame della prima trasferta stagionale, pur essendoci arrivata con le assenze di Ndoja e Michelori. Davvero sorprendente la truppa di Ramagli che vince sul campo di Imola una partita dominata, complice anche un’Andrea Costa che si è sciolta come neve al sole praticamente al momento della palla a due. Le notizie migliori per la squadra bianconera sono arrivate ancora dai giovanissimi. Se contro Piacenza aveva brillato Lorenzo Penna, ieri è stato il turno di Alessandro Pajola e Tommaso Oxilia, due classe ’99 che hanno timbrato 21 punti complessivi, dimostrando di poter tenere il campo probabilmente oltre ogni più rosea aspettativa. Umeh e Lawson hanno confermato quanto di buono prodotto fino ad oggi (21 punti il primo, 15 il secondo) e tutt’attorno ha ruotato in maniera eccellente una squadra che sta dimostrando di recepire in maniera egregia i diktat ramagliani: difesa intensa e buona fluidità offensiva, almeno per essere il 10 di ottobre. Scoppola pesante, invece, per Imola. Quello che ha preoccupato maggiormente, oltre al rendimento degli USA, è stato l’atteggiamento della squadra che ha mollato praticamente subito, reggendo l’urto degli ospiti per non più di cinque minuti e finendo letteralmente travolta.
SUPER MORETTI TRASCINA TREVISO, JESI, RAVENNA E ROSETO A PUNTEGGIO PIENO
A punteggio pieno assieme a Bologna si issano Treviso, Jesi, Ravenna e Roseto. La De Longhi vince un’altra partita di spessore e dopo aver sbancato Trieste supera a domicilio Mantova nel finale, grazie ad un’altra grande partita di Davide Moretti (15 punti, 5 rimbalzi, 8 assists, 32 di valutazione) che ha iniziato la stagione come meglio non poteva. E’ stata partita intensa e combattuta, dove alla fine hanno fatto la differenza i dettagli, con Treviso che avrebbe sicuramente potuto soffrire meno evitando di tirare col 48% i liberi (13/27). Partita solida di Perry e primi segnali di risveglio da parte di DeCosey (12 punti e 8 rimbalzi), mentre alla Dinamica Generale non è bastato il trio Daniels-Corbett-Giachetti, autore di 52 dei 71 punti complessivi, con il play ex Roma che ha dimostrato di essere già padrone della situazione. Jesi fa suo il derby marchigiano con Recanati prendendo in mano la gara a metà terzo quarto, producendo un allungo buono per raggiungere la doppia cifra di vantaggio, che l’Ambalt non avrà le forze di recuperare. L’Aurora si conferma ancora molto legata alle prestazioni dei suoi americani, con Bowers e Davis che firmano 40 punti complessivi (27 il secondo con 24 tiri dal campo), trovando buone prestazioni, però, anche da Benevelli, Maganza e Janelidze. Per Recanati pesa l’assenza di un americano, in particolare nel giorno in cui Jalen Reynolds si ferma a 8 punti con 2/6 al tiro e, in generale, tutto l’attacco non è neanche lontanamente ispirato come all’esordio. Gli Sharks di Roseto proseguono con quanto di buono mostrato a Verona e battono anche Trieste, al contrario al palo con zero vittorie. Il protagonista risponde sempre al nome di Adam Smith, al secondo trentello consecutivo. Le bordate dell’esterno rosetano, assieme alla buona giornata di Mei (18 per lui, 32 per Smith, nove triple a segno in coppia), scardinano la difesa triestina, incapace di porvi un freno, vanificando così i cinque uomini in doppia cifra (18+8 Green, 14 Bossi e Baldasso, 13+11 Parks e 12 Da Ros). Domenica prossima vietato sbagliare in casa con Chieti. Ravenna, invece, dà una bella dimostrazione di forza travolgendo fra le mura amiche Forlì con il finale di 92-74. I ragazzi di Antimo Martino si dimostrano squadra decisamente pericolosa, producendo un’ottima prestazione offensiva, trascinata dai balzi di Taylor Smith (21+12 e 5 stoppate) e dalla vena di Marks (17), Chiumenti e Tambone (25 punti in coppia). Poco da fare per l’Unieuro, che dietro ai 40 punti combinati di Blackshear e Crockett ha poco e nulla dal resto della squadra.
IN TRASFERTA ARRIVANO I PRIMI SORRISI PER UDINE E CHIETI
Mettono i primi punti in classifica Udine e Chieti, entrambe vincenti in trasferta. La GSA (fresca di accordo con Allan Ray) sbanca il campo di un’Assigeco Piacenza davvero brutta (19/55 al tiro, 16 palle perse), e lo fa soprattutto grazie alla vena di Stanley Okoye, letteralmente immarcabile e autore di 25 punti con 9 rimbalzi. Dietro di lui la squadra non entusiasma, ma fa quanto basta per raggiungere una vittoria alla fine abbastanza larga, anche grazie a un ultimo quarto in cui i padroni di casa sono stati limitati a soli sei punti realizzati. Chieti, invece, conferma quanto di buono mostrato nell’esordio con la Fortitudo sbancando il campo di Ferrara grazie, in sostanza, ai quarti centrali, vinti complessivamente 46-25. Cinque gli uomini in doppia cifra per Massimo Galli, capeggiati dai 21 punti di Trae Golden, 16 a testa per Mortellaro (con 11 rimbalzi) e Davis, 10 di Sergio e Piccoli uscendo dalla panchina. Ferrara cade vittima di una brutta giornata offensiva (17 perse, 5/21 da tre) e si ritrova ancora sul fondo della graduatoria. Preoccupa la lunghezza della squadra, con la panchina che ha portato la miseria di due punti. Un peccato, perché lo starting five (da segnalare un Pellegrino che continua a crescere: 15, 9 rimbalzi e 4 stoppate) è certamente di livello.
Nicolò Fiumi