Avanti tutta. L’Italia non tradisce emozione, supera bene il Messico e accede alla finale. Domani alle 21 sarà Do or Die con la Croazia per un posto a Rio de Janeiro. Vince bene l’Italialbasket, contro un avversario decisamente inferiore ma, come sempre, voglioso di lottare e non arrendersi mai. Vince giocando la propria pallacanestro, o perlomeno quella che è diventata la propria pallacanestro in questi giorni piemontesi: difesa, voglia di aiutarsi, l’idea di non prenderle e poi pensare a darle. Anche il Messico non sfugge alla regola della nostra difesa (mai sopra i 15 punti in un quarto), tenuto a percentuali bassissime (36% complessivo) e dominato anche a rimbalzo (39-29). L’unica pecca della partita, a volerla trovare, è la percentuale dai liberi (18/29): tirando anche solo normalmente dalla lunetta la partita, molto probabilmente, si sarebbe chiusa con qualche minuto d’anticipo, dando la possibilità a Ettore Messina di risparmiare un po’ di energie extra ai propri uomini migliori.

Nic Melli, il migliore degli Azzurri
Poco male comunque, la squadra questa volta ha rispettato il pronostico, vincendo agilmente, senza bisogno di strafare. Imponendo, insomma, quella che è la reale differenza tra lei e gli avversari. Cose pregevoli sono venute da Nicolò Melli che aveva il non semplice compito di andare a fare a sportellate con la ruvidissima front line sudamericana ma ne è uscito da grandissimo vincitore, raccattando punti e rimbalzi in tutti i modi, facendo vedere quello che di eccellente ha messo in mostra nell’ultimo anno a Bamberg. Ottimo il primo tempo di Danilo Gallinari, che ancora non ha nelle gambe il ritmo dei giorni migliori (viene pur sempre da sei mesi di stop) ma ha trovato modo di segnare parecchio, almeno fino a quando c’è stato bisogno. Un po’ nervoso ma comunque produttivo e, soprattutto, sempre più leader in campo, Marco Belinelli. Segnali di risveglio da Gigi Datome e ottime cose anche in pochi minuti dal giovane Stefano Tonut, messo in campo nel secondo quarto e che ha dato davvero una gran risposta. Non c’è stato bisogno del miglior Daniel Hackett, mentre è andato ancora a strappi Ale Gentile, da cui domani ci si attende qualcosa in più.
E’ durato 25’ il Messico, invece. Gli uomini di Valdeomillos hanno lottato come sempre, ma anche loro hanno sbattuto contro il muro difensivo italiano e, in sostanza, il solo Cruz è stato capace di produrre con continuità. I sudamericani lasciano comunque il torneo sapendo di aver fatto il massimo possibile e, obiettivamente, con poco o nulla da rimproverarsi.

Partita solida per Marco Belinelli
Buona ancora una volta la partenza dell’Italia. Cruz segna i primi due punti dell’incontro, ma poi sono Datome, Gallinari e Bargnani e farci mettere subito il naso avanti. Il Messico, però, ha già dimostrato di essere una squadra di lottatori che non si tira indietro. I piccoletti Stoll, Cruz e Gutierrez, come al solito, indicano la strada attaccando il canestro e innescando il meccanismo di penetra e scarica. Bargnani trova il canestro dalla media ed è 11-10 Italia, poi è il momento del Gallo, che sfrutta la sua taglia prima per guadagnarsi due liberi e poi segna una tripla dopo uno splendido attacco di squadra. Momento di nervosismo per Belinelli che spende il suo secondo fallo con un tecnico, ma è carica positiva. L’Italia conferma la sua voglia di sputare sangue in difesa e ogni cosa è complicata per i messicani. Datome, Hackett e Gentile sfruttano solo a metà i viaggi in lunetta, ma il Messico negli ultimi tre minuti del quarto segna solo tre punti, e dopo il primo periodo è 19-13 Italbasket.
Inizio secondo quarto nel segno di Nicolò Melli. Il lungo reggiano prima si fa trovare pronto su un assist di Hackett per la schiacciata, poi appoggio al vetro altri due punti. Gli Azzurri, però, hanno due problemi: contenere l’esplosivo gioco degli esterni avversari e aggiustare la mira dai liberi, dove continuano tanti, troppi errori. Messina pesca dalla panchina Stefano Tonut e il giovane triestino ripaga (per mettendo uno 0/2 ai liberi lui pure) con minuti di qualità: un canestro, un paio di assists, un recupero. Ma il Messico non ci lascia scappare e risponde con un paio di triple. Con 1’30” all’intervallo è ancora 34-26, ma la sensazione è che il divario dovrebbe essere più ampio. Gallinari finalmente mette un 2/2 dalla lunetta, Gutierrez trova due punti da distanza ravvicinata, ma Melli sul finire di tempo segna in fade away i punti del 38-28 che mandano al riposo lungo le squadre.

Segni di risveglio da Gigi Datome
Belinelli battezza subito la difesa del Messico con due jumper, uno da due e uno da tre punti, per il massimo vantaggio a +15 (43-28). Hernandez risponde subito, prima con un canestro e fallo, non convertito, e poi con una tripla proprio su un recupero tardivo dello stesso Belinelli. Bargnani va col suo tiro dalla media, ma quando Paul Stoll in transizione colpisce ancora una disattente difesa Azzurra, Ettore Messina ferma tutto con un time out (45-36). Aradori segna subito in uscito dal minuto di sospensione, ma non interrompe il momento negativo italiano. Belinelli e compagni hanno problemi nella gestione del pallone e perdendo qualche pallone di troppo consentono il rientro dei messicani fino al -6 (41-47). Fortunatamente Jorge Gutierrez ci viene incontro con un fallo più tecnico che gli Azzurri concretizzano con tre punti, recuperando un buon margine di vantaggio. Melli a rimbalzo fa la voce grossa e trasforma in tap in: 53-41 con 1’50” da giocare. E’ il momento buono per spaccare in due la partita. Belinelli segna da due dopo la classica finta di tiro e sul finire di quarto serve a Aradori l’assist per la tripla del 58-41 che ci manda all’ultimo quarto abbastanza tranquilli. Il quarto periodo dura, infatti, solo il tempo per Datome, Melli e Belinelli di farci toccare il +20. Da lì in poi sarà cavalcata trionfale. Ora testa alla Croazia, c’è un pass per le Olimpiadi da conquistare.
ITALIA – MESSICO 79-54
Parziali: 19-13; 19-15; 20-13; 21-13.
Progressione: 19-13; 38-28; 58-41; 79-54.
MVP: Nicolò Melli, una delle sue migliori partite con la maglia azzurra: 14 punti, 6 rimbalzi, 6/7 al tiro. Domina l’area.
WVP: Stoll-Jorge Gutierrez, ancora la coppia di esterni messicani delude. 4/22 complessivo per il duo che dovrebbe fare la differenza non è sostenibile per i sudamericani.
MIXED ZONE
SALA STAMPA
Nicolò Fiumi