Cavalcata veramente senza alcuna resistenza avversaria per l’Italia, che nella seconda semifinale (95-69 per il Canada contro la Cina nel primo incontro, 33 dell’ex Cantù Brady Heslip) dell’Imperial Basketball City Tournament di Bologna dispone a piacimento delle Filippine in una partita che è stata imbarazzante per il divario tecnico e fisico tra le due compagini. 20-0 la partenza azzurra che faceva capire subito la musica che si sarebbe sentita suonare per tutta l’afosa serata. Da lì in poi una non competitiva di proporzioni clamorose con parziali come 49-7, 64-15, con il margine che si è un po’ assottigliato nel secondo tempo, causa anche di un fisiologico rilassamento degli azzurri.
Difficile trarre indicazioni da una gara del genere ma, se non altro, Ettore Messina può sorridere per l’ottimo atteggiamento messo in mostra dai suoi che, anche in una partita così scontata, non hanno risparmiato una stilla di energia, lottando su ogni pallone in attacco e in difesa, con il volume dei contatti che, in alcune fasi, si è pure alzato non di poco.
Capitolo a parte per i Pinoy e i loro tifosi. Un mondo a parallelo, davvero. Ammassati fuori dal Paladozza in attesa dell’arrivo dei propri beniamini, letteralmente idolatrati una volta scesi dal pullman. Dentro, poi, in una superiorità numerica non del tutto inattesa (la comunità filippina a Bologna è decisamente nutrita), hanno letteralmente dato spettacolo: dalle standing ovation per le schiacciate in allenamento alle urla di delirio delle fans per l’idolo Romeo, mini playmaker numero 2 che incarna come nessun’altro lo spirito del basket Pinoy: ricerca costante del numero in palleggio, crossover, passaggi no look, il tutto per un pubblico in totale visibilio. E poco importa se un incrocio in palleggio e tripla in faccia al malcapitato Cusin sia arrivato sul parziale di 88-50 per i padroni di casa, l’importante è lo spettacolo e i supporter filippini lo hanno salutato con un boato degno di una tripla della vittoria a fil di sirena. Amore spassionato per il basket e la propria nazionale: se la partita, obiettivamente, non ha dato reali motivi di interesse, almeno ci ha fatto conoscere da vicino un popolo davvero singolare.
ITALIA – FILIPPINE 106-70 (20 Gallinari, 14 Aradori, 11 Belinelli; 21 Blatche, 10 Romeo e Rosario)
Parziali: 40-7; 24-16; 24-27; 18-20.
Progressione: 40-7; 64-23; 88-50.
SALA STAMPA
Nicolò Fiumi