Marcelo Dip 12 p.ti (6/9): il totem romano questa sera sbaglia molto meno al tiro nel pitturato rispetto a Gara 1 ma non raccatta quei rimbalzi che servirebbero alla causa (solo 3), innescando quindi quelle ripartenze che sarebbero vitali per i suoi colori. Subisce parecchio il suo omologo, un ottimo Luca Ianes da doppia doppia, che di fatto lo punisce spesso nel secondo, decisivo tempo. Voto 5,5
Giulio Casale 2 p.ti (1/5; 0/2): il Capitano non ripete Gara 1 da vero leader silenzioso, si dedica come sempre a mettere ordine quando viene chiamato in causa al posto di Stanic ma l’attacco romano batte troppo in testa e forse anche per suo demerito che non legge con attenzione dove “colpire”, specialmente nello sciagurato terzo periodo che decide la sfida, le sue bombe poi non ne vogliono sapere di entrare. Voto 5,5
Eugenio Fanti 7 p.ti (2/6; 1/1): la freccia biancoblu procede a sprazzi. Non riesce a mettersi in moto come in Gara 1 e come di solito sa fare, mette una bella tripla essendo “sfidato” dalla difesa rossoblu ma da sotto, che è il suo regno quando parte a 100 km/h, non converte alcune soluzioni usualmente facili per lui. Prende sì ben 7 rimbalzi ma non riesce a marchiare la gara con il suo solito timbro. Voto 6
Nicolas Stanic 12 p.ti (2/9; 1/4): un compleanno amaro per il play romano che di rado riesce a dettare i ritmi come invece accaduto in Gara 1, corre poco e l’attacco ne soffre perché a difesa schierata Cassino è sempre un avversario tosto da superare. Come il suo collega di reparto capitan Casale ci prova, eccome se ci prova ma anche le sue zingarate nel cuore dell’area avversaria sono meno pungenti del solito e l’attacco soffre troppo nel terzo, decisivo periodo. Da lui ci si aspetta di più. Voto 6
Alex Righetti 15 p.ti (4/8; 2/8): solita grande classe, solita capacità di catturare rimbalzi (ben 8), e solita voglia di darci dentro ma specie nel secondo tempo, quando la squadra subisce il break da 0-15 che poi risulterà decisivo per le sorti della gara, affoga anche lui come tutti gli altri smarrendosi spesso partendo da post basso. Si batte sempre come un leone, fa un insolito, a dire poco, 0/2 ai liberi che sul -7 avrebbe riaperto i discorsi nell’ultimo periodo. Voto 6,5
Valerio Staffieri 2 p.ti (1/2; 0/1): il marine romano si affanna come sempre sull’avversario di turno che sia Grilli (cancellato), che sia Carrizo o Castelluccia perdendo ovviamente qualcosa in fase offensiva che le vede anche questa sera poco presente e lucido, in alcune fase del match riceve la palla ma non guarda mai il canestro. Voto 5,5
Duilio Birindelli 5 p.ti (2/6): il terzo gaucho del gruppo non va in attacco in questo periodo, il suo tiro da fuori si spegne spesso, anche in questa Gara 2, sul primo ferro invece che nel cotone. In difesa si batte come sempre con sagacia ed esperienza ma anche lui non incide come avrebbe potuto. Voto 5
Niccolò Petrucci 12 p.ti (2/5; 2/3): uno dei pochi che in questa Gara 2 suona la carica. Il suo atletismo, la sua voglia di griffare la sfida s’avverte e mette quel pepe che ultimamente si era visto poco. Incide in attacco da fuori con dei tiri che tengono in vita Roma, deve acquisire più sicurezza magari con un minutaggio più consistente. Voto 7
Nelson Rizzitiello 2 p.ti (1/4; 0/3): niente luce per lui, un’altra gara non all’altezza della sua capacità di centrare il bersaglio da lontano e di lottare da leone in area. Appare fuori partita, dovrebbe aprire la scatola avversaria con il suo tiro piedi a terra invece non va. Serve al più presto rivedere l’ala ex-Palermo letale da fuori visto sino a ieri. Voto 5
Mirko Gloria 0 p.ti (1 rimbalzo): debutto di pochi minuti per fargli saggiare il terreno della sfida. Voto 6
Davide Bonora: il rebus dell’attacco rossoblu non riesce questa volta a risolverlo. In fin dei conti Cassino è abbastanza “scolastica” nella sua manovra ma efficace se entrano le bombe, e ci sta considerando i curricula di ottimo profilo dei vari Dri, Carrizo, Castelluccia & Co. Ma la brutta notizia per lui è che un team composto da gente esperta si abbatte moralmente troppo sul parziale di 0-15. Questo non era previsto, la gara si decide lì e non basta tutto il quarto finale per rimettere le cose a posto. Resettare e ripartire perché da Atina occorre rientrare almeno con una W.
Fabrizio Noto/FRED