Uno spot per la pallacanestro.
Gara tre di finale scudetto, che ha consegnato alla Briantea Cantù il quinto scudetto della sua storia, è stato fondamentalmente un grande spettacolo ricco di emozioni. Che oltretutto ridà dignità ad un basket ultimamente imbruttito, a livelli più alti, dalle nevrastenie e follie di persone che hanno ancora molto da imparare quando si parla di valori dello sport.
Battaglia splendida sul parquet del catino tropicale (inadeguato) del Santa Lucia, ma grosso fair play a fine partita tra vincitori e vinti.
Raggiante ovviamente la parte brianzola, con un Chaz Choudhry monumentale che mostra orgoglioso la sua medaglia di Campione d’Italia. ” Ad inizio stagione– ha detto l’MPVP di serata-in pochi credevano che ce la avremmo potuta fare a vincere, ma tutti i ragazzi della squadra hanno lavorato duro ogni giorno per arrivare a questi risultati. Ho disputato una buona partita, anche se non sono mai soddisfatto in generale delle mie prestazioni, perchè so di poter sempre dare di più. La chiave sicuramente è stata quella di giocare molto nel pitturato, e riuscire a costruire molti tiri a buona percentuale”.
Opposto ovviamente lo stato d’animo in casa Santa Lucia, con un Sofyane Mehiaoui, che pur essendo stato il protagonista del clamoroso parziale di 11-0 che ha portato avanti per la prima volta nella gara Roma a 1’45 dalla fine, non sa nascondere una certa delusione per l’esito finale della gara. ” Abbiamo giocato male in attacco nei primi quarti di partita, ed io forse mi sono svegliato troppo tardi. Mi dispiace tanto per la sconfitta, ma devo dire che abbiamo perso contro una grandissima squadra come Cantù che ha disputato una grande stagione”.
Alessio Teresi