L’Aris supera 77-68 il Panathinaikos in gara tre delle semifinali scudetto, dimezza lo svantaggio nella serie e costringe Pedoulakis alla prima sconfitta dal suo ritorno sulla panchina dei verdi.
Durante il riscaldamento, Eliott Williams reagisce piuttosto male ai cori pesanti dei tifosi giallo neri della “Galis Hall”, ed il giocatore americano all’ennesimo becero insulto verso di sè e verso la madre di Diamantidis, viene fermato dai compagni di squadra prima di riuscire a raggiungere le tribune, per farsi evidentemente giustizia da solo.
Costretto a partire con Haynes in quintetto, a causa dei problemi fisici di Calathes, il Panathinaikos chiude sotto 23-22 il primo quarto,tenuto a galla proprio dalla rabbia di Eliott Williams.
Ad inizio del secondo quarto, ed in un clima piuttosto teso i padroni di casa riescono a salire fino al +10 sul 32-22 al 15′, ma le giocate di Raduljica nel pitturato ed una tripla di Diamantidis riducono il gap per il Pana fino al 42-37 dell’intervallo.
Brutto il secondo tempo del Panathinaikos, svogliato in attacco ma soprattutto incapace di tenere in difesa le scorribande degli scatenati Waters e McNeal. I due americani mettono a segno 21 punti a testa e mandano ripetutamente al bar gli esterni di Pedoulakis. Per il Panathinaikos 14 a testa per Raduljica e Williams, 11 per Diamantidis con 5 assist, e 10 rimbalzi per Charalampopoulos in un pomeriggio comunque da dimenticare in fretta.
Pagina a cura di Alessio Teresi
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