SIENA- La Mens Sana vince la più classica delle gare di PO, una gara dura, equilibrata, fisica, risolta solo all’overtime dopo 45 minuti di grande agonismo e di impossibilità per entrambe le squadre di prendere il sopravvento l’una sull’altra. Vince Siena e allunga la serie, si va infatti a gara-4 ancora in terra di Toscana, e mette qualche sassolino nei meccanismi oliatissimi di un’ottima Costa Imola che ha lottato alla pari per 40 minuti, anzi 45.
Il primo quarto vede Siena provare a scappare sul 5-0, ma Hassan, precisissimo dalla distanza, non permette agli uomini di Ramagli di fuggire via e, anzi, dopo 7 minuti si assiste al primo vantaggio ospite sul 14-15, favorito anche dall’assenza forzata di Roberts richiamato in panchina dopo soli 3 minuti perché già gravato di 2 falli. Si gioca punto a punto e la prima sirena suona su una bomba siderale, scagliata da almeno 10 metri da De Nicolao, che permette ad Imola di andare al primo mini riposo sul +4.
Nel secondo periodo il clichè non cambia con Imola che continua a perforare la retina senese con le bombe di Hassan, Prato e Amoni, sul 30 pari è proprio Hassan a portare i suoi sul +6 con due conclusioni pesanti consecutive. Roberts si scuote e annulla il gap aiutato da Udom che inchioda la bimane del 40-40. La parità non si scolla e le due squadre vanno al riposo lungo sul 46 -46.
Il terzo quarto resta equilibratissimo, nonostante un tecnico alla panchina senese e la solita grandinata dall’arco da parte degli ospiti, si iscrive alla partita anche il giovane Bucarelli, che forse meriterebbe di trovare più spazio in campo, e il batti e ribatti continua con le squadre che non si distanziano. Si va all’ultimo quarto con Imola in vantaggio 70-69.
Nell’ultimo periodo, che poi risulterà essere il penultimo, Imola continua con una precisione inusitata nel tiro dall’arco e Siena sembra non avere le energie e le risorse per rispondere alla prova balistica di Hassan e compagni, Roberts commette il quarto fallo, l’Andrea Costa vola sul 87-79 a due minuti dal termine e la partita sembra decisa. E’ però Bryant a suonare la carica per i padroni di casa e a riportare a contatto Siena. Roberts dalla lunetta fa 1 su 2, sull’errore è Siena a controllare il rimbalzo e a tirare due volte per il +2, la palla beffa i senesi ballando sul ferro in entrambe le occasioni. 7 secondi al termine e palla a Imola che, addirittura, riesce a tirare 3 volte grazie a ripetuti rimbalzi offensivi ma, così come aveva fatto con la Mens Sana pochi attimi prima, il Fato decide che quella palla non deve entrare e si va all’overtime.
Nel supplementare la media da 3 di Imola cala in maniera vertiginosa, 0/6 per gli uomini di Ticchi, che dimostrano di avere poche altre frecce al proprio arco oltre al tiro pesante. Siena ne approfitta e vola sul +7, Imola non ne ha più e non riesce a ricucire il gap. Vince la Mens Sana 103-97. Si va a gara-4.
I numeri: la Mens Sana domina nel pitturato catturando 46 rimbalzi contro i 36 degli avversari e, soprattutto, arpionandone ben 20 nell’area imolese. I padroni di casa chiudono col 43% dall’arco, esattamente come gli ospiti che, però, al termine dei 40 minuti regolamentari avevano tirato col 54%. La valutazione finale recita 115-80 in favore di Siena nonostante le ben 9 palle perse da Bryant, 12 in totale per la Mens Sana, e i 9 errori dalla lunetta della Ramagli-band contro i soli 2 dell’Andrea Costa. Imola ha avuto il demerito di non sfruttare la vena dei suoi tiratori nei 40 minuti, poi nel supplementare, come può ragionevolmente avvenire, la media si è drasticamente abbassata e Siena ne ha approfittato vincendo con merito.
I singoli:
per Imola Hassan strepitoso, 6/10 dall’arco, decisamente il migliore dei suoi contrariamente al temuto Anderson che chiude con 4/12 dal campo. Molto bene Prato e De Nicolao, così come il sempiterno Maggioli. Risparmiato Washington, per lui soltanto 10 minuti in campo, perché reduce da un infortunio alla caviglia patito già in gara-1. Sufficiente Sabatini che ha giocato sotto gli occhi interessati del padre, pochi minuti in campo per Sgorbati e per Preti mentre Amoni è andato a luce intermittente.
Per Siena partita di sofferenza per Diliegro che rende chili e centimetri a Maggioli e che risente dell’infortunio alla spalla, minuti di qualità per Borsato autore anche di una bomba importantissima in un momento topico della partita, sofferenza anche per Ranuzzi che ha lottato col solito cuore che ormai i tifosi senesi gli riconoscono. Un ottimo Bucarelli, gagliardo e più sfrontato del solito, che avrebbe meritato forse un minutaggio più alto. E poi il trio Udom-Roberts –Bryant, gli artefici principali della vittoria: Udom chiude con 16 punti e 12 rimbalzi una delle sue migliori partite dell’anno; Roberts mette la museruola al temuto Anderson ma è meno incisivo del solito in attacco anche perché limitato dai falli; infine Bryant croce e delizia dei tifosi senesi. Il play perde 9 palloni di cui almeno 3-4 sanguinosissimi, commette un’infrazione di passi che sembra costare la partita ma, alla fine, chiude con 37 punti e 33 di valutazione una partita che si prende sulla spalle e porta al traguardo, il migliore in assoluto.
Mens Sana-Andrea Costa Imola: 103-97
Parziali: 24-28, 22-18, 23-24, 20-19, 14-8
Progressione: 24-28, 46-46, 69-70, 89-89, 103-97
SALA STAMPA
Ticchi
peccato dover tornare a Siena, bellissima città che a primavera offre uno spettacolo eccezionale ma noi ne avremmo volentieri fatto a meno. La serie probabilmente sarà lunga nonostante oggi siamo andati ad un nulla dal chiuderla sul 3-0, brava Siena perché noi abbiamo comunque interpretato bene la partita tirando con alte percentuali anche se la difesa aggressiva di Siena si è fatta sentire. Loro sono rientrati quando hanno cominciato a metterci le mani addosso e devo dire che la diversità nel numero dei tiri liberi non è giustificabile in questo senso. Abbiamo sofferto Bryant e concesso loro troppi rimbalzi offensivi,poi abbiamo commesso troppi errori nel finale dei tempi regolamentari. Qua è difficile vincere e lo sapevamo e d’altra parte per noi i PO sono un regalo giacchè eravamo partiti solo per salvarci.
A questo punto scoppia un battibecco tra Ticchi e un giornalista imolese, il coach appare nervoso e replica a muso duro ad una domanda alzandosi ed andandosene imprecando un po’……………………………..
Ramagli
La partita che volevamo fare, non avrei avuto rammarico neppure se avessimo perso perché abbiamo giocato come volevamo. Imola gioca bene ed è allenata benissimo da un allenatore molto bravo come Ticchi, loro erano in fiducia, la palla era leggera ed hanno trovato tante conclusioni dall’arco, ma noi non ci arrendiamo, nessuno di noi molla, nessuno ha il volo prenotato. Vedremo tra 2 giorni, ma sappiamo che sarà dura perché loro sono forti anche se davanti alla nostra gente ci esprimiamo sempre al meglio e, non a caso, qua abbiamo vinto tante partite ed abbiamo messo le fondamenta per la nostra salvezza. Il nostro basket è questo, forse non tanto adatto per il clima dei PO ma redditizio e ci ha portati fin qua.
MVP: Bryant e Hassan su tutti.
WVP: Crediamo che Anderson debba dare di più alla causa biancorossa.
Alessandro Lami