Pesaro – Alla fine arriva il risultato più scontato all’Adriatic Arena, ma la Consultinvest ha dovuto tenere alta la guardia fino alla fine per merito di una Vitasnella che, pur non essendo scesa in cmpo con il coltello fra i denti, ha avuto il merito di non avere mai tirato i remi in barca e di avere reso la partita “vera” fino alla fine o, almeno, fino agli ultimi 2-3 minuti.
Per i pesaresi salvezza doveva essere e salvezza è stata con un turno di anticipo il che, rispetto alle ultime due tribolatissime stagioni, è stato un bel passo in avanti; l’ultima partita interna, vista la carenza di motivazioni di Cantù, poteva essere una sorta di “cicloturistica” ma invece, come si diceva, è stata gradevole ed ha mantenuto un certo pathos fino alla fine.
Certo, l’altissimo punteggio finale sta lì a testimoniare che l’intensità non è stata quella delle partite più accese e la Consultinvest ha avuto il “demerito” di affrontarla con una certa sufficienza, ovvero accettando i ritmi alti imposti da Bazarevich ed infilandosi in un corri e tira che poteva avere risvolti inaspettati; tutto è bene quel che finisce bene, comunque, ed allora alla fine il numerosissimo pubblico presente ha potuto riversarsi sul parquet per una delle più classiche invasioni di campo da finale di stagione.
La Vitasnella si presenta senza Fesenko ma la squadra sembra non risentirne, visto che le migliori cose vengono proprio dal duo di lunghi Ignerski – Johnson, capaci di segnare 29 punti in due alla fine del primo tempo.
Parte bene la Consultinvest nei primi minuti, approfittando di una Cantù che non cura per niente la fase difensiva; dopo tre minuti i padroni di casa sono già sul 10-4, con Lacey e Shepherd piuttosto ispirati, e la già partita sembra decisamente indirizzata in un senso.
A quel punto però la Vitasnella prova ad alzare l’intensità e gli effetti sono immediati: Ignerski appare infermabile per la difesa di Paolini e così, con un parziale di 10-2, a metà quarto Cantù si trova avanti sul 12-14.
La coppia Ignerski – Johnson continua a non trovare ostacoli, ma anche la difesa canturina non è proprio impeccabile e così la Consultinvest, senza sudare troppo a dire il vero, si mantiene a stretto contatto; una tripla di Hodge porta gli ospiti sul 18-22 a poco più di due minuti dalla fine, ma poi è la Consultinvest a chiudere in vantaggio i primi dieci minuti, soprattutto grazie ai soliti Lacey e Daye.
Nel secondo quarto lo spartito non cambia. Quattro punti in fila del solito Johnson portano la Vitasnella sul 26-29; Pesaro chiude subito il gap con una tripla di Ceron ma poi sprofonda al massimo svantaggio (29-35) dopo tre minuti.
Il pubblico comincia a rumoreggiare ma, onestamente, l’impressione è che ai pesaresi basti poco per rimettersi in carreggiata ed in effetti così è; con un parziale di 18-4 in cui Daye e C. alternano buone cose a sciocchezze ma Cantù risulta non pervenuta con le riserve in campo, la Consultinvest si ritrova sul 47-39 a poco più di due minuti dall’intervallo.
A quel punto per i padroni di casa la concentrazione cala nuovamente e così la Vitasnella ne approfitta per rimontare parzialmente, con i soliti Ignerski e Johnson a raccattare tiri liberi preziosi, chiudendo il primo tempo sul 50-47.
Il terzo quarto vede i padroni di casa in costante vantaggio ma senza riuscire ad assestare la spallata definitiva al match; un break arriva subito nei primissimi momenti con 6 punti in fila di Shepherd che portano la Consultinvest sul 56-50.
Dopo la prima replica di Cantù con una tripla di Abass arriva la secondo “sgasata” firmata Daye e Christon, che porta i padroni di casa sul 60-53, ma Cantù replica ancora con Hodge e Lorbek e torna sul 60-58.
Il quarto avanti con questo tira e molla fino alla fine. Tra i pesaresi si sveglia Lydeka, il quale riesce a portare i suoi anche sul +6 (68-62) a due minuti dalla fine, ma dall’altro lato Ignerski continua a dominare (per lui 27 punti alla fine) e così, grazie anche ad un Hodge sempre più ispirato, la Vitasnella chiude la frazione ancora a -3 (72-69).
La Consultinvest non riesce a chiudere il match e, in apertura di ultimo quarto, finisce addirittura sotto sul 72-74; per Cantù però si tratta del canto del cigno perchè, in maniera forse fisiologica, quando la partita arriva nei momenti decisivi la differenza di motivazioni emerge prepotentemente.
Così, mentre Daye e Lacey ricominciano a trovare con continuità il canestro avversario, la Vitasnella comincia a mollare mentalmente; in un amen la Consultinvest passa dal 72-74 al 78-74 e poi, dopo due tiri liberi di Ignerski, vola sull’84-76.
Siamo poco oltre la metà del quarto e la partita potrebbe essere ancora aperta; in effetti uno scatenato Hodge trova subito il canestro dell’84-78, ma è un altrettanto scatenato Christon a chiudere ogni speranza di rimonta con le sue penetrazioni; a due minuti dalla fine si è sul 90-82, ovvero in pieno garbage time e infatti la partita terminerà senza sussulti sul 96-90 con entrambe le squadre a a portare a casa una salvezza che, pur arrivata con ambizioni diverse, non può che rendere soddisfatti.
Consultinvest Pesaro – Acqua Vitasnella Cantù 96-90
Parziali (26-25; 24-22; 22-22; 24-21)
Progressione 26-25; 50-47; 72-69
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66638.html
Mvp: Austin Daye suggella la sua stagione da miglior marcatore del campionato, nonché da salvatore della patria pesarese, con una prova eccezionale da 26 punti, 7 rimbalzi e 9 falli subiti.
Wvp: a parte qualche lampo in cui si è intravista la sua classe, Ukic non ha mai inciso sul match né da un punto di vita prettamente numerico né come leadership all’interno della sua squadra.
Spogliatoi
Daye: sono molto contento della stagione passata a Pesaro, perché da quando sono arrivata la squadra è migliorata molto sia come gruppo che nelle sue individualità. Io penso di avere dimostrato che posso essere un top player in questo campionato, ma tutti i miei compagni sono notevolmente migliorati nel corso della stagione; abbiamo battuto almeno una volta quasi tutte le formazioni che stavano davanti a noi ma, per colpa di qualche sconfitta contro le formazioni di più bassa classifica, abbiamo pregiudicato le nostre possibilità di andare ai play-offs. Sono stato molto bene qui a Pesaro e mi piacerebbe anche fare una stagione fin dall’inizio ma adesso è ancora presto per sapere se il prossimo anno sarò ancora qui: di sicuro porterò Pesaro sempre nel mio cuore.
Bazarevich: la buona prova di questa sera è stata una sorpresa anche per me, perché fino a venerdì non avevo neanche tutti i giocatori per gli allenamenti. I miei giocatori si sono dimostrati molto professionali, ma in ogni caso vanno fatti i complimenti a Pesaro, perché alla fine è riuscita ad avere la meglio al termine di una partita che per loro non era affatto facile.
Giulio Pasolini