Ancora 40 minuti per la fine della stagione regolare in A2 Citroen 2015-16 in entrambi i raggruppamenti, un finale da vivere pericolosamente come il titolo di un famoso lungometraggio bello e struggente dei primi anni ’80 con l’impareggiabile colonna sonora di Vangelis e la sontuosa interpretazione di Mel Gibson e Sigourney Weaver ed il premio Oscar Linda Hunt.
Quaranta minuti che decideranno le sorti di chi potrà coltivare il sogno promozione e chi invece dovrà vivere ancora nel dubbio dell’angoscia chiamata “playout”. Comunque era prevedibile che al termine della giornata di ieri non si sarebbero dipanati tutti gli intricatissimi nodi che nell’arco di questa equilibrata stagione abbiamo visto intrecciarsi, sia per la promozione che per la retrocessione.
In questo momento invischiata nella lotta alla salvezza c’è la tribolata ACEA Virtus Roma di coach Attilio Caja che ieri sera avrebbe voluto tanto festeggiare davanti ai propri tifosi (decisamente tanti, congratulazioni a chi nello staff sta lavorando per portare questo bel condensato di gente al Pala Tiziano), un traguardo agognato dopo la bella prestazione di gruppo vs l’ancora capolista Givova Scafati. Ma così non è stato ed è naturale che ci si domandi perché sia così. Proviamo a vedere cosa potrebbe accadere, brevemente, da qui a sabato sera tardi per l’Urbe perché si giocherà tutti allo stesso orario (ore 21:00) e dovremo attendere “round midnight” l’esito del tutto. Attenzione che ci si potrebbe anche confrontare con il tema playoffs…Procediamo con calma.
Osserviamo la classifica attentamente nelle zone paludose dalla cintola in giù.
C’è un trenino a 26 punti ed è costituito da Npc Rieti, Benacquista Latina, ACEA Virtus Roma e Bermè Reggio Calabria. A scalare di una W, quindi a 24 punti, l’Assigeco Casalpusterlengo, infine staccata e senza alcuna speranza a 22 punti se non quella di salvarsi by playout c’è la Fulgor Paffoni Omegna che precede l’ormai retrocessa Barcellona.
Partiamo dagli incastri nel gioco degli scontri diretti.
L’ACEA Virtus Roma è in vantaggio con Rieti (1-1 ma in vantaggio sul computo degli scarti nel doppio confronto), e vs Reggio Calabria (2-0 negli scontri diretti), ma è in svantaggio con la Benacquista Latina (0-2 senza calcoli). In svantaggio la Virtus lo è anche nei confronti di Casalpusterlengo.
L’ultimo turno vede Roma in quel di Casale Monferrato; Reggio Calabria ricevere Rieti e, udite udite, un match realmente vietati ai deboli di cuore, cioè Latina vs Casalpusterlengo al PalaBianchini e gara che è strettamente connessa alle sorti dell’Urbe.
Infatti, procedendo con un certo ordine, con la W di ieri vs Tortona la Npc Rieti è già salva e di fatto, non essendo un antagonista di Roma essendo la Virtus Roma in vantaggio nel doppio confronto, va a giocare a Reggio Calabria la quale invece deve salvarsi. Teoricamente il team reatino non dovrebbe opporre gran resistenza, logico no?
Poi la gara clou, Latina-Casalpusterlengo: se l’Assigeco perde è terzultima e va ai playout quindi con tutte le altre salve e Latina che potrebbe addirittura entrare nel novero Playoffs se Roma batte Casale Monferrato e contro la quale i pontini vantano un vantaggio nei due scontri diretti.
Invece se vince Casalpusterlengo e la Virtus Roma vince a sua volta a Casale Monferrato la Benacquista Latina ai playout.
Se Casalpusterlengo vince a Latina salvandosi automaticamente perché in vantaggio contro la Virtus Roma negli scontri diretti e l’Urbe perde a Casale è invece proprio la Virtus Roma ad andare ai playout, dando per scontato comunque che Reggio Calabria batta Rieti.
Quindi un quadro non certo complicatissimo ma cristallino. Ovviamente per il bene della Virtus Roma ci si augura che sabato sera arrida la W che in trasferta manca da quella ottenuta a Verbania contro Omegna, quindi diverso tempo fa. Sarebbe un bel modo comunque di chiudere un anno vissuto, appunto, molto pericolosamente tra le false partenze, le ripartenze brucianti e le 7 gare perse nei possessi finali punto a punto. Vedremo cosa accadrà, per il momento auguriamoci che il cuore e soprattutto la voglia dei “panchinari”, per troppo tempo bistrattati e mal impiegati in questo strano torneo edizione 2015-16, siano nuovamente a disposizione a Casale Monferrato perché a pallacanestro si gioca in 10, non certamente solo in 5 uomini.
Fabrizio Noto/FRED, con la collaborazione di Donatello Viggiano
@FaberNoto – @donavigg88