Questa mattina, nella Club House societaria di via Pietro Nenni, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie. Domenica, alle 20:45, i suoi ragazzi incontreranno la Grissin Bon nella sfida valida per la 13° giornata di ritorno in programma al PalaBigi.
In calendario c’è la trasferta a Reggio Emilia …
“Giochiamo contro una squadra che non ha mai perso in casa durante il campionato, dobbiamo prima di tutto vedere che squadra siamo noi, ciò che siamo lontani da Sassari e che tipo di maturità abbiamo. Sarà fondamentale fare la nostra partita. Per noi passare da Torino a Reggio è la stessa cosa, è un momento del campionato in cui tutte le squadra danno tutte il massimo e stanno tirando fuori il meglio per fare qualcosa di importante nella volata finale della regular season. Noi dovremo dare il massimo come domenica scorsa, mostrando la stessa maturità, seppur senza il nostro pubblico: il valore di Reggio Emilia lo conosciamo ma stiamo su di noi e pensiamo a fare una partita ancora migliore di quella di domenica, sfruttando ogni occasione di crescita fino alla fine”.
Come state lavorando in vista del match al PalaBigi?
“Stiamo lavorando su di noi, la partita di domenica scorsa con Torino ci ha fatto capire che per assurdo il nostro quarto migliore, il terzo, è quello in cui abbiamo segnato di più ma nel quale abbiamo anche portato in campo la miglior difesa. Questo dimostra che se riusciamo ad esprimere quel tipo di aggressività poi diventa più facile fare canestro, correndo e divertendoci di più. Riguardando la partita mi sono accorto che nel terzo quarto non si sono divertiti solo i piccoli, quei giocatori che dal correre in quella maniera hanno i maggiori vantaggi come Logan, Akognon, Stipcevic e Devecchi, ma anche i lunghi come Varnado e Kadji che ci hanno messo grande energia per fare un passo in avanti. Dobbiamo proseguire su questa strada”.
C’è pressione in vista della sfida di domenica?
“Credo che gli esami più pesanti quando giochi a questo livello e sei un professionista, siano quelli che fai con te stesso, per fare in modo di essere ogni giorno competitivo. L’obiettivo di un professionista è anno dopo anno fare sempre uno scalino in avanti: i giocatori devono vivere ogni match come se fosse una sfida con i propri limiti. Non ci deve spaventare nulla.”
Sassari, 14 aprile 2016
Ufficio Stampa