Pesaro, 10 aprile 2016 – La Betaland non riesce a sfatare il tabù pesarese e rimedia la sesta sconfitta su sei confronti contro la Vuelle al termine di una sfida che, come da tradizione negli scontri diretti tra le due formazioni, è stato lottata ed incerta per tutti i quaranta minuti.
La partita di oggi assumeva particolare importanza per il discorso salvezza che ancora riguarda entrambe le squadre e se la sconfitta per la Betaland non pregiudica più di troppo le speranze di evitare la retrocessione, vista la concomitante sconfitta di Torino, per la Consultinvest la vittoria si rivela di vitale importanza.
Una vittoria tutto sommato meritata, nonostante l’avvio stentato e l’incertezza che ha regnato sino alla fine, ma legittimata dai padroni di casa con un’eccellente seconda parte di gara quando, contro una delle difese migliori del campionato, i ragazzi di Paolini hanno saputo trovare delle ottime transizioni offensive e mantenere una salda difesa nonostante le tremende folate offensive dello spauracchio Boatright.
Prima del match c’è spazio per il ritiro della maglia del capitano per eccellenza Walter Magnifico, cui viene conferito un doveroso ed emozionante tributo da un’Adriatic Arena mai così piena nella corrente stagione.
Nel primo quarto la Consultinvest paga un avvio contratto e scivola anche a -8. Daye manda in campo la sua versione più nervosa mentre invece dall’altra parte non è il temuto spauracchio Boatright a fare la differenza; la Betaland trova infatti una grandinata di triple con Ilievski e Perl, cui si aggiungono i rimbalzi raccattati a ripetizione da un dominante Oriakhi (saranno già 10 per lui alla fine dei primi due quarti).
La Consultinvest prova a reagire grazie soprattutto a Lacey che, con le sue scorribande, riesce a procurarsi falli e tiri preziosi che riescono a fermare la fuga degli ospiti; tuttavia a pochi minuti dalla fine la Betaland è ancora avanti di 5 (15-20), quando il primo canestro della partita di Christon fissa il parziale del primo quarto sul 17-20.
L’apertura della seconda frazione è tutta per i padroni di casa che, spinti dal solito Lacey (12 punti per lui alla fine dei primi venti minuti), si issano sul 24-20 con un parziale di 7-0; per il pubblico di casa sembra l’occasione buona per accendersi, ma a quel punto decide di accendersi anche Boatright, che trova due triple consecutive che riportano subito in vantaggio i suoi.
A quel punto però il folletto della Betaland rimedia un tecnico per un esultanza sguaiata che imbufalisce il pubblico di casa e così, per evitare conseguenze peggiori, coach Di Carlo decide di richiamarlo in panchina.
Pesaro sembra approfittarne, tornando in vantaggio grazie ad una tripla di Ceron e ad un libero di Lacey, ma poi si spegne contro la zona ordinata da Di Carlo dopo il terzo fallo di Bowers; cinque punti consecutivi di Basile ed un cesto di Jasaitis portano così gli ospiti sul 30-35 prima che, dopo il time out chiamato da Paolini, la Vuelle non riesca a recuperare con il solito Lacey ed a chiudere sotto solo di 1 (34-35).
Con un parziale di 7-2 la Consultinvest si porta subito avanti nel terzo quarto; Daye deve rientrare immediatamente in panchina per un colpo al braccio, ma sono Christon e Lacey a spingere le transizioni vincenti con cui viene propiziato il break.
Dopo tre minuti si è quindi sul 43-38 successivamente, dopo il time out degli ospiti, due liberi di Lydeka fissano il punteggio sul 45-39 quando si è quasi a metà tempo.
La partita diventa ad alta tensione e infatti le squadre faticano a segnare con l’innalzarsi dell’intensità difensiva; una tripla di Boatright, comunque sempre ben contenuto dagli adeguamenti difensivi pesaresi, dimezza lo svantaggio, ma poi gli uomini di Paolini riescono sempre a mantenere un lieve margine di sicurezza.
Due punti di Daye al suo ritorno in campo sembrano dare nuovo slancio alla Consultinvest, ma poi lo stesso Daye perde una palla ingenuamente ed ancora più ingenuamente commette un fallo intenzionale su Boatrhight che rimette in carreggiata gli ospiti, nonostante Bowers abbia già raggiunto i quattro falli.
Ma la Betaland non riesce a sfruttare appieno il regalo di Daye e così, con due liberi di Gazzotti ed una tripla di Ceron sulla sirena finale, la Consultinvest riesce a chiudere sul 52-44.
In apertura di ultima frazione la Consultinvest vola al massimo vantaggio; Nicevic trova subito un gioco da tre punti ma poi una tripla di uno scatenato Ceron ed un gioco da tre punti di un ancor più scatenato Lacey danno il +13 (60-47) che entusiasma l’arena.
Sono passati solo due minuti e infatti la Betaland, ricorrendo alla consueta zona, trova subito il controbreak con cui torna a -8 (60-52) dopo poco più di tre minuti; si sveglia anche Boatright (e non poteva essere altrimenti) il quale, nonostante i cesti di Daye e Shepherd, con tre triple delle sue riporta la Betaland a – 4 (64-60) a 4 minuti dalla fine.
Paolini chiama time out ma la rimonta dei siciliani prosegue con una tripla di Ilievski che porta la Betaland sul -3 (66-63); mancano meno di due minuti alla fine e la partita è completamente riaperta ma Capo d’Orlando non sfrutta le occasioni per completare il riaggancio.
Infatti a 1:20 minuti dalla fine Oriakhi fa 0/2 dalla lunetta e poi, dopo che Pesaro ritrova il +5 con una penetrazione di pura “ignoranza” di Lacey, Boatright sbaglia la tripla forse più importante.
Mancano 22 secondi e la partita potrebbe anche non essere finita, visto che Daye fa solo 1/2 dalla lunetta (69-63) e sull’immediato ribaltamento di fronte Boatright rimedia due liberi con cui la Betaland va ancora a -4; ma i siciliani hanno esaurito tutte le energie nella rimonta e così, nei concitati secondi finali, basta un tiro libero di Christon a fissare il punteggio finale sul 70-65 ed a portare due punti preziosissimi nella cascina pesarese.
Consultinvest Pesaro – Betaland Capo d’Orlando 70-65
Parziali (17-20; 17-15; 18-9; 18-21)
Progressione 17-20; 34-35; 52-44
Mvp: un uomo solo al comando, la sua maglia è biancorossa, il suo nome é Trevor Lacey e le sue statistiche dicono 19 punti, 7 rimbalzi, 5 falli subiti e 3 assist per un 26 di valutazione complessiva
Wvp: in una partita in cui tutti i giocatori di Capo d’Orlando hanno portato un mattoncino utile alla causa, l’unico buco nero è quello di Keaton Nankivil che in dodici minuti, oltre a non segnare, “si produce” in tre falli e due palle perse
Spogliatoi
Paolini
Abbiamo iniziato sicuramente in maniera un po’ soft e loro ci hanno subito punito l’avvio mi ha ricordato un po’ quello dell’ultima di campionato dell’anno scorso contro Caserta, quando loro ogni volta che alzavano il braccio segnavano da tre. Noi siamo stati bravi a non disunirci e a rimetterci in carreggiata con qualche “botta” qua e là. Nel terzo quarto abbiamo dato la spallata decisiva, riuscendo poi a resistere contro la loro zona “box-and-one” che stava mandando in confusione i miei americani; in quel momento siamo riusciti a rispondere aggrappandoci ad una difesa di grande intensità che è stata perfetta, fatta eccezione per qualche sbavatura su Boatright che ci poteva costare cara. Adesso dobbiamo immediatamente dimenticarci di questa vittoria, perché la salvezza è ancora tutta da conquistare e il campionato è ancora lungo; dobbiamo assolutamente vincere almeno una partita e, in ogni caso, dobbiamo provare a vincere tutte le tre partite che ci rimangono.
Di Carlo
Sono arrabbiato perché era una partita che potevamo vincere e, in effetti, se l’avessimo portata a casa non avremmo rubato nulla. Dall’altro lato posso essere contento della prestazione, visto che per tre quarti eravamo riusciti ad imbrigliare Pesaro secondo quello che era il nostro piano partita. Volevamo obbligarli a rallentare ed a ragionare e c’eravamo riusciti, fatta eccezione per quel terzo quarto dove infatti Pesaro aveva trovato il suo ritmo e ci aveva punito con l’atletismo dei suoi esterni.
Giulio Pasolini