Come in ogni cosa, anche nello sport c’è una sottile linea rossa che non dovrebbe mai essere oltrepassata. E’ la linea che demarca valori sportivi e la ricerca del risultato a tutti i costi.
Sono idee che dovrebbero essere ben radicate soprattutto nelle persone che hanno anche incarichi (sportivi) istituzionali e che si professano, e sono, dunque, uomini di sport.
Nei giorni che hanno preceduto il derby (mercoledì e giovedì scorsi), questa linea invece è stata oltrepassata, calpestata. Il solo pensare di privare, a ragazzi che si allenano duramente e costantemente tutto l’anno, di giocare (e nel caso specifico, un derby, che inutile nasconderlo è una partita speciale), è un brutto segnale nell’ottica di principi, che soprattutto nello sport giovanile, dovrebbero essere alla base di tutto: rispetto delle regole, lealtà sportiva, sano spirito di competizione.
E’ stato richiesto alla società Latina Basket di spostare una partita che era già stata spostata per una loro esigenza (allenatore occupato in impegni istituzionali); lo spostamento è stato da noi concesso (ovviamente, sulla base delle esigenze della società ospite).
Quando abbiamo invece richiesto uno spostamento ulteriore, nella giornata di mercoledì mattina (16 marzo), motivato seriamente (l’assenza per infortunio di 4 giocatori – Bianco, Comelli, Refini, Torella per cui è stata inviata mail all’Ufficio Gare Regionale e per conoscenza alla Latina Bk con tanto di referti medici, oltre all’indisponibilità di un quinto giocatore – Calderone), ci è stato risposto che visto che avevamo già concordato una data, non era possibile spostarla di nuovo e soprattutto, visto che martedì 15 avevamo giocato con Palestrina, non si capiva il perché della richiesta di spostamento.

Lerget e Niang dell’SMG Basket
Quando abbiamo fatto presente che avevamo provato a recuperare un giocatore (Comelli), e che un altro giocatore era uscito il lunedì sera a mezzanotte dal pronto soccorso (Torella), senza riuscirci, nessuno ha risposto.
Sulla base di queste premesse, la partita ha avuto, da parte nostra, un solo grande risultato: aver impensierito la corazzata del campionato élite, che dopo tre quarti è stata sotto di due punti (52 – 50).
Poi è finita la benzina. Ed abbiamo perso con uno scarto davvero troppo pesante. Perdere due derby dispiace sempre, inutile nasconderlo, soprattutto per i ragazzi; del resto, come diceva Velasco, “chi vince festeggia, chi perde spiega”. Ma ci sono tante cose da dire, che rendono meno amara la sconfitta.
I ragazzi sono stati grandi! Ed un bravo davvero sentito ad ognuno di loro che, in condizioni di assoluta emergenza, hanno messo in campo tutto quello che avevano (ed anche di più).
Bravi per aver reso vera, soprattutto nel secondo e terzo quarto, una partita che poteva risultare privata di pathos (almeno sulla carta, perché poi sul campo per larghi tratti non è stato così).
Grandi le prove dei 2000 schierati per 20-25 minuti Cianci, Lerget Porer e Visca (e non per pochi secondi).
Grande la prova di Niang, molto bene i “vecchi” 99 Asara e Berardi, ben coadiuvati da Mustacchio e Favari.
Grande solidarietà ad Andrea Bianco, tutta la partita in panchina, partita di cui poteva essere un sicuro protagonista, ma che non è stato rischiato in quanto ancora convalescente per una frattura al cranio.
Grande la soddisfazione per aver contribuito in maniera determinante ai successi della Latina Basket con tanti nostri ex giocatori (Ensoli, Garbellini, Molella, Di Santo, Di Prospero con in aggiunta Piccinini che ha vestito la casacca SMG solo per un anno, categoria U15), segno incontrovertibile che il basket giovanile a Latina è tuttora “arancio”.
Enorme soddisfazione nel vedere che nel terzo quarto, quello del recupero, in campo c’erano tutti ragazzi sotto età chi di un anno (Berardi, Niang, Asara) chi di due anni (Lergetporer e Cianci). Quintetto con Lergetporer, Berardi (190 cm), Niang (198 cm) Cianci (200 cm) Asara (202 cm). Quando è uscito Asara, è entrato Pekovic (200 cm).
Noi lavoriamo per un motivo semplice (citiamo testualmente quanto riportato in un’intervista dal coach dell’altra squadra) …“Perché l’importante non è vincere le partite ma creare giocatori”
A questo punto, solo il tempo dirà chi sta lavorando per migliorare i ragazzi che vorranno continuare questo magnifico sport e per creare giocatori.
SMG Basket School cMatic vs Latina Basket 55 – 72
SMG Basket School cMatic: Asara 7, Azzati ne, Bianco ne, Berardi 9, Cianci 8, Favari, Lerget Porer 9, Mustacchio 3, Niang 19, Pekovic, Visca. All.re Provinzano A.All.re Favari
Alessandra Ortenzi
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