Le soddisfazioni continentali cestistiche di club per l’Italia, sino a qualche anno fa un qualcosa di puramente retorico o quasi, al giorno d’oggi sono legate al match-derby d dei quarti di finale di Eurocup che vedrà opposte domani al PalaTrento una delle squadre emergenti del basket tricolore, al secolo l’Aquila Trento Basket, e la pluridecorata e vincente EA7 Olimpia Milano, e senza dimenticare Varese che in FIBA Europe Cup, la ex-Eurochallenge, sempre ai quarti se la vedrà vs i Giants di Anversa ma il 23 marzo prossimo.
Intanto domani gara di andata tra Trento e Milano, un paradosso quasi. Da un lato infatti il club trentino fondato nel ’95, team che ha bruciato letteralmente le tappe conquistando un posto di rilievo ormai nel nostro panorama nazionale e dall’altra parte una delle squadre più longeve e storica/famosa d’Italia, a volte il destino è realmente cinico e baro!
Come son diverse queste due squadre, eppure sono lì, avendo attraversato due percorsi differenti però.
Trento è in campo in questa competizione sin dal primo match ed addirittura da debuttante, vincendo il proprio raggruppamento ed eliminando una squadra che da anni calca i terreni europei alla ricerca di un’affermazione del genere, il CAI di Saragozza. Milano invece è stata dolorosamente esclusa dall’Euroleague, uno schiaffo che ancora fa male sul viso dei ragazzi di Jasmin Repesa, l’onta potrebbe essere tolta solo in caso di finale, arrivare cioè tra le due squadre significherebbe certificare un’ ipotetica vicinanza all’Euroleague 2016-17, benchè l’Olimpia vanti comunque una licenza pluriennale quindi “blindata” in un futuro molto prossimo.
Ma il team trentino ha già ottenuto anche un altro importante riconoscimento al debutto in Europa: proprio in questi giorni si sta discutendo delle prossime coppe europee con la ben chiara diatriba tra Euroleague e FIBA, ebbene Trento avrebbe in tasca una licenza pluriennale (almeno per tre anni), proprio di Eurocup, anticamera quindi di una concessione ben più importante e futuribile che avrebbe il sapore della “Devotion”.
Comunque per il momento godiamoci questo quarto di finale tutto tricolore, con la solita formula del pareggio consentito domani e quindi con il calcolo aritmetico degli scarti come da consuetudine a stabilire chi supererà il turno.
Sulla carta la sfida appare improba. E’ vero che il team bianconero è domani alla prima puntata verso una nuova, storica tappa della sua giovane vita ma il suo CV in campionato visto ad oggi non è assolutamente positivo. Record da 11-12 globale ma con un girone di ritorno da una W e ben 6 L, l’ultima ieri sera in casa per mano della Grissin Bon Reggio Emilia. Quindi un’Aquila Trento che appare a corto di ossigeno ma anche di fiducia e contro Milano è difficile farla franca se non si disputa una gara ai limiti della perfezione.
La fiducia però di Massimo Buscaglia è riposta nella gara del Pala Trento ad inizio campionato, W dei bianconeri per 80-73 con Milano in affanno per lunghi tratti della gara ma era un’EA7 ad inizio stagione, con tutte le problematiche che le Scarpette Rosse hanno fatto vedere in termini d’affiatamento in un roster quasi completamente nuovo tolti Capitan Gentile e Bruno Cerella. Al Forum poi e sempre in campionato, a gennaio, W milanese ma proprio quella sera Trento diede bella mostra di se perdendo solo di 4 p.ti.
Stando quindi a quanto visto sino ad oggi in campionato, esiste una differenza tra le due squadre molto tenue, chissà che domani sera tale differenza non possa magari accentuarsi. Bisognerà essere comunque al 100% da ambo le parti soprattutto di testa, lo sa bene Jasmin Repesa, ecco le sue dichiarazioni a presentazione del match:
“Abbiamo affrontato Trento due volte in questa stagione, con una sconfitta e una vittoria in rimonta: loro sono una squadra fisica e pericolosa, che vive un appuntamento storico. Noi abbiamo giocato tantissimo e ci siamo allenati pochissimo nelle ultime settimane, ma dobbiamo fare uno sforzo ulteriore e giocare un’altra partita solida, intensa e con tanta concentrazione a Trento, sapendo che in Eurocup non puoi sbagliare nemmeno una partita come si è visto negli altri turni. Dovremo anche giocare con intelligenza perché si tratta di una lunga partita di 80 minuti che si deciderà solo la settimana prossima a Milano”.
I “pericoli” trentini? Beh, soprattutto quello che proverrà da Julian Wright (15.3 punti, 7.1 rimbalzi) e Davide Pascolo (13.5 punti e 6.5 rimbalzi), quest’ultimo addirittura il terzo miglior uomo della competizione in termini di rendimento dietro a due “tipetti” come Quino Colom e Keith Langford dell’Unics Kazan.
Trent Lockett è invece il terzo uomo in doppia cifra media con 10.7 a partita ma non bisogna sottovalutare gente come Beppe Poeta e Toto Forray, gente che “sente” queste partite come pochi ed occhio anche al mancino Diego Flaccadori, un passato da Olimpia U18 al NGT di Eurolega con la maglia rossa nel 2014. Eppoi ci sono Dominique Sutton e Jamarr Sanders, ai box Filippo Baldi Rossi mentre non sarà utilizzabile l’ex-Cantù Bergreen.
Ma Trento ha dei punti deboli. Ad esempio i tiri liberi, una vera tragedia sportivamente parlando quella del team bianconero che fa magari più notizia quando li tira bene, un modesto 64,5% per i bianconeri che potrebbero pagare dazio specie se Milano potrà spendere falli con l’intento di costringere gli avversari a cimentarsi dalla lunetta.
Resta comunque un team fisico e solido quello trentino, pane per questa Milano che domenica ha dato un’ulteriore prova di maturità violando il Taliercio di Mestre grazie ad una buonissima condotta di gara ed alla ritrovata verve di Capitan Gentile, sugli scudi con il suo tipico modo di fare canestro anche nei momento meno fluidi della sua squadra. Pazienza, occhio e calma, tutto può rovinarsi anche in un solo periodo e questo l’Olimpia lo sa bene come sa bene che non potrà schierare Esteban Batista per i ben noti problemi di ritardato tesseramento. E sarà proprio sotto i tabelloni che Macvan & Co. dovranno dare il meglio di se, la gestione dei secondi possessi potrebbe decidere la gara.
Fabrizio Noto/FRED