SASSARI – La Virtus Bologna approfitta del caos in casa Dinamo ed espugna il PalaSerradimigni. La notizia più importante arriva in sala stampa, dove Marco Calvani informa di aver rassegnato le proprie dimissioni nelle mani del presidente Stefano Sardara. Per l’ennesimo capitolo negativo di una stagione che non è riuscita a decollare a causa di evidenti problemi strutturali nella composizione del roster. Il coach romano, arrivato dopo l’esonero di Meo Sacchetti, ha cercato con impegno di imporre ai giocatori i propri concetti di gioco difensivi con scarsi risultati. Lo staff dirigenziale dei Campioni d’Italia dovrebbe decidere nella nottata se accettare o meno le dimissioni. Per Bologna si tratta della prima vittoria in trasferta, conquistata con merito e con pazienza grazie ad alcune scelte tattiche che hanno impoverito le giocate offensive di Sassari.
Ancora una volta meravigliose le coreografie del pubblico del PalaSerradimigni organizzate dal gruppo Orgoglio Biancoblu.
LA PARTITA
Calvani, vista l’assenza di Jarvis Varnado, non ha problemi di scelte. Lancia in quintetto Brent Petway a coadiuvare Kadji sotto canestro e consegna le chiavi della regia a Josh Akognon. Logan e Mitchell completano lo starting five e a loro spetta l’onere di trovare il canestro con continuità. Giorgio Valli si ritrova a disposizione un acciaccato Dexter Pittman e non ha paura a presentarlo in quintetto. Il nuovo arrivato Andre Collins inizia dalla panchina con Michele Vitali e Gaddy a dirigere le operazioni.
Bologna parte subito forte cercando di mettere tanti dubbi alla squadra sassarese. Pittman domina sotto canestro, dove la coppia di casa Petway-Kadji sembra poco assortita. La tripla di uno scatenato Odom sigla il 7-14, malgrado Calvani abbia già speso un primo time out. A cavallo di metà quarto arriva la fiammata della Dinamo che prima impatta a quota 16 e poi conquista il primo vantaggio con i due liberi di Logan (18-16). Bologna non si scompone e continua a interpretare il match sui suoi ritmi. Si corre velocemente verso la prima sirena con Sassari in vantaggio di due punti (26-24), ma con evidenti problemi d’interpretazione della fase difensiva.
Nel secondo quarto la tripla di Vitali fa capire che gli ospiti, supportati da un gruppo di tifosi, vogliono giocarsi le proprie carte. Petway sbaglia clamorosamente un semi gancio e Bologna approfitta (30-31). La Dinamo si aggrappa alle giocate offensive di Joe Alexander e, a metà quarto, i padroni di casa hanno tre punti di vantaggio (36-33). Devecchi continua a difendere in maniera sontuosa e la Dinamo prova a scappare. Si va al riposo lungo sul 45-40.
Al rientro dagli spogliatoi Sassari continua sulla falsa riga degli ultimi minuti del secondo quarto. Kadji e Alexander aprono la difesa delle V nere e in un attimo il divario si dilata sul 54-45. Valli continua a utilizzare Pittman malgrado gli evidenti problemi fisici e trova ottime risposte dalla regia di Andre Collins. L’ingresso di Petway spegne la Dinamo. L’ex Olympiacos sbaglia clamorosamente imitato da Alexander e in un attimo Bologna si porta ancora avanti (62-63). Calvani chiama il time out ma Sassari sembra entrata in un brutto tunnel. Il coach dei sassaresi non gestisce bene alcune situazioni e Bologna sulla sirena del terzo quarto è ancora sul +2 (65-67).
Sul PalaSerradimigni, nonostante il solito costante incitamento del pubblico, iniziano ad aleggiare i fantasmi di un’ennesima sconfitta. I biancoblu vengono imbrigliati dalla zona chiamata da Valli e continuano a lasciare ampi varchi difensivi regolarmente sfruttati dalle giocate di Andre Collins. A metà quarto il punteggio è di 68-76. Il pubblico cerca di trascinare i campioni d’Italia che si destano improvvisamente e piazzano un break di 10-2 che riporta il match in perfetta parità (78-78). Il doveroso time out di Giorgio Valli riporta la tranquillità in casa delle V nere. Gli ospiti chiedono un ultimo sforzo a uno stremato Pittman e piazzano con Gaddy la devastante tripla del 78-81. Bologna è lucidissima nel gestire le fasi finali e Sassari perde la testa. Le palle perse di Logan e Akognon decretano la sconfitta per la Dinamo (85-91) che esce sotto i fischi di un amareggiato pubblico che non ha mai smesso di incitare la propria squadra.
SALA STAMPA
Giorgio Valli
Siamo stati bravi a non perdere la testa quando Sassari a impattato a quota 78. Siamo riusciti a riprendere la partita e la zona ci ha dato una mano inceppando i loro meccanismi. C’è stato il contributo di tutti, a partire dal nuovo arrivato Collins, ma davvero la cosa che ho apprezzato di più è stato l’apporto dell’intero gruppo. Siamo riusciti a mantenere la lucidità per vincere questa partita, sapevamo che non potevamo fare una gara in attacco e siamo riusciti bene con la difesa a contenere elementi come Logan. Vogliamo salvarci in questo campionato e dobbiamo fare così per altre 8 partite, giocando gare come questa. Ringrazio il pubblico di Sassari perché è davvero sempre molto amico.
Marco Calvani
Prima di parlare della gara v’informo che ho chiamato il presidente e il manager e ho rassegnato le dimissioni. Ho fatto questa scelta perché credo che nel tempo in cui sono stato qui abbia trovato persone splendide come Stefano Sardara e Federico Pasquini, che mi hanno sempre messo nelle condizioni di lavorare bene e di intervenire sul mercato, e siccome io la mattina voglio continuare a guardarmi allo specchio, devo rispetto a questa gente. Dimissioni è un vocabolo che non rientra nel mio scenario ma quando ci si trova davanti a persone oneste che hanno fatto tutto ciò che hanno fatto per la Dinamo e per Sassari, credo che il minimo che possa fare è essere onesto con loro e quindi se io sono il problema, mi tiro indietro. Ho comunicato questo al presidente, che ha preso atto di quello che io gli ho detto, ma si è riservato di dare una risposta.
Io non penso di essere il problema, qui ho trovato solo persone disponibili, molto, molto oneste. Ovunque sia stato ho dovuto sempre rispondere a proprietà e manager del mio operato, a volte dovendo anche combattere per cercare di dare ragione e per spiegare qualcosa. Qui ho avuto il presidente Sardara non si è mai permesso di farmi uno shampoo per una partita persa o giocata male, mi ha sempre teso la mano. Questo mi ripaga parzialmente per quello che ho fatto, per quello che è stato il mio impegno, del grande lavoro e dello spirito che ci ho messo. Non mi mancano le energie, l’ho detto anche al presidente, sono pieno di energie ma se comunque il problema dovessi essere io vado via. A Sassari, nonostante non riesca più a far vincere la squadra, mi trovo bene, ho trovato persone splendide, magari a qualcuno non starò simpatico però questo è normale. E’ doveroso fare quello che ho fatto, nel rispetto delle persone, nel rispetto di Sassari, di chi mi ha accolto. Mi costa molto, perché dare le dimissioni, è un’ammissione di sconfitta, dal punto di vista professionale è molto pesante. Non so cosa accade all’interno dello spogliatoio e ci sta che non possa essere simpatico a tutti. Ora non resta che aspettare la decisione della società e nel caso siano respinte le mie dimissioni dirò quello che penso al presidente.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Virtus Obiettivo Lavoro Bologna 85-91
Parziali: 26-24; 19-16; 20-27; 20-24.
Progressione: 26-24; 45-40; 65-67; 85-91.
MVP: Andre Collins. Parte dalla panchina ma quando viene chiamato in causa, malgrado la condizioni fisica precaria, riesce a gestire i ritmi della propria squadra in maniera molto efficace. Mai una giocata fine a se stessa, sempre essenziale e concreto. In 19 minuti di utilizzo sigla 19 punti e li condisce con 7 assist e 3 rimbalzi.
Foto dal sito DINAMOBASKET.COM
MARCO PORTAS