L’Olympiacos batte nettamente 82-68 al Pireo il Laboral Kutxa, e si rilancia prepotentemente nella corsa ai playoff di Eurolega a cinque giornate dal termine delle Top 16. Queste le mie solite cinque considerazioni sul successo dei Campioni di Grecia, contro una Baskonia che arrivava ad Atene forte di quattro successi di fila nella competizione.
1. Decisivo per l’Olympiacos il secondo quarto, giocato in gran parte con Hackett e Spanoulis insieme sul parquet ed in cui Dany Boy ha perfettamente preso il posto di uno spento Mantzaris. Malgrado una caviglia in disordine, l’ex Milano confeziona assist e giocate difensive importanti che regalano il 25-14 di parziale greco che decide la gara.
2. Questa sera più che mai si può e si deve parlare di un Olympiacos preso per mano e condotto alla vittoria dai suoi campioni greci. Printezis segna 13 dei suoi 17 punti totali nel primo quarto, tenendo a galla una squadra che inizia la partita con enormi difficoltà a fare canestro. Spanoulis gioca da Spanoulis nei momenti che contano, chiudendo a quota 14 con 8 assist. Decisive anche le tante piccole cose fatte da un Papapetrou, sempre più nel “sistema” dei gavros e capace oltretutto di portare anche 11 preziosissimi punti alla causa.
3. Impressionante l’aggressività e l’intensità della difesa ateniese, per una sera tornata quella dei bei tempi passati. Il Laboral, non trovando mai una difesa schierata ad aspettarlo, è stato costretto ad una infinità di palle perse (17), con Adams e Causeur mai messi in condizioni di poter ragionare e costruire per i compagni.
4. Ioannis Bourousis questa partita non l’avrebbe neanche dovuta giocare per problemi fisici. Alla fine invece la chiude da migliore dei suoi con 19 punti e 7 rimbalzi in 23 minuti. Non male per uno che un paio d’anni fa fu schifato, e definito un bidone dalla piazza milanese, e che in due anni invece tra Madrid e Vitoria sta zittendo la bocca a tanti che han perso l’ennesima occasione per tacere.
5. Brutto ko per Perasovic, non tanto per punteggio e classifica, quanto per i 39 punti su 68 messi a segno dalla panchina. Escluso forse Bertans, molto male lo starting five basco, con un Hanga che si perde dopo pochi minuti, le due guardie in confusione più totale ed un Diop catastrofico sotto canestro.
Alessio Teresi
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