Ancora una notte europea magica per il Panathinaikos, che batte ad Oaka 76-71 il Fenerbache e si rilancia in classifica nel gruppo E delle Top 16 di Eurolega. Per i verdi di Djordjevic 14 punti di Elliot Williams e 13 per Raduljica, al Fenerbache non bastano i 19 di Udoh ed i 16 di Bobby Dixon.
Queste le mie 5 considerazioni sulla gara, fermo restando il fatto che in questo momento, a mio giudizio, il Panathinaikos incarna e rappresenta alla perfezione quel concetto di accountability tanto caro allo sport americano:
- A livello tattico la vittoria del Panathinaikos ha due chiavi: l’aver negato ai turchi la transizione offensiva e soprattutto aver sempre riempito l’area con i lunghi ,cancellando di fatto dalla partita Vesely ed in particolare il suo pick and roll con Dixon.
- Diamantidis e Fotsis hanno ancora una volta dimostrato quanto conti il peso delle cose che fai e non quante cose fai.Mitsos l’ha di fatto decisa nel finale con un assist sotto canestro da tramandare a posteri e scuole basket, mentre Batman l’ha indirizzata con due triple dal peso specifico incommensurabile che hanno messo alle corde i turchi.
- Decisivo l’innesto tra gli ateniesi di Elliot Williams, già esplosivo domenica scorsa in campionato a Salonicco e questa sera fondamentale con quella dose di atletismo che ha completamento trasformato la squadra di Djordjevic.
- Udoh Ekpe è decisamente un centro di altissimo livello per la pallacanestro europea. Un milione secco il suo ingaggio decisamente ben speso.E pensare che a Istanbul qualche mese fa avrebbero voluto disfarsene frettolosamente, magari mal consigliati da qualche agente che avrebbe voluto piazzare qualche suo protetto in luogo dell’ex Los Angeles Clippers.
- Terza sconfitta su altrettante apparizioni da avversario ad Oaka per Obradovic, che oltretutto su quello che fu il suo parquet subisce il primo stop nelle Top 16 del suo Fenerbach
Alessio Teresi