Continua l’ottimo periodo della Sidigas Avellino che supera nei quarti di finale della Final Eight di Coppa Italia la Grissin Bon Reggio Emilia con il punteggio di 87-94.
Vittoria meritata per gli uomini di coach Sacripanti, capaci di controllare il ritmo di gioco e mantenere sempre un discreto vantaggio per tutti i 40′ di gioco, dimostrando di essere al massimo delle proprie potenzialità. Troppi giocatori per Reggio hanno giocato sotto le aspettative, senza mai trovare la giusta continuità difensiva, alternando buone giocate offensive a momenti di buio assoluto. Avellino ha trovato punti pesanti dalla panchina grazie alle prestazioni di massimo livello di giocatori come Veikalas (21 punti con 4/4 da 3 punti) e Ragland (20 punti 7 assist e 28 di valutazione), autentico trascinatore di una squadra che ha mostrato una freschezza atletica invidiabile. In casa biancorossa si salvano solo Polonara (15 punti) e Golubovic, gli unici a trovare con facilità la via del canestro per tutta la durata del match.
Partenza perfetta per Avellino, capace fin dalle prime battute di gioco di dominare sotto le plance, grazie al controllo sia dei rimbalzi difensivi che di quelli offensivi, oltre ad approfittare delle buone percentuali al tiro di Marques Green (5-10). Reggio Emilia fatica a trovare il giusto ritmo nella partita, sorretta dai canestri nel pitturato di Golubovic resta aggrappata alla squadra campana. Avellino, dopo un inizio incoraggiante, fatica a trovare spazi all’interno dell’area affidandosi solo al tiro pesante del suo playmaker, mentre Reggio è brava a gestire nei migliore dei modi i possessi offensivi e a servire con frequenza Achille Polonara, autore di 7 punti consecutivi (18-13). Il primo quarto si chiude con il vantaggio della squadra allenata da coach Menetti con il punteggio di 22-17.
Il giusto approccio in difesa di Reggio Emilia è il valore aggiunto per la squadra biancorossa nel prima parte del secondo quarto. Nunnally prova a dare un segnale dopo una prima frazione in sordina, mettendo a referto i suoi primi due punti, dimostrando ancora una volta di essere capace di realizzare in qualsiasi modo. (27-24). Sacripanti è un maestro nel disegnare attacchi a favore dell’esterno Veikalas, marcato da un Kaukenas in evidente ritardo di condizione fisica dopo lo stop forzato di due mesi (30-30).
La squadra irpina è brava a difendere con pressione chiudendo le linee di passaggio degli esterni emiliani, sfruttando al meglio le transizioni primarie guidate da un ispiratissimo Joe Ragland, abile a sfruttare al meglio gli spazi e a portare al massimo vantaggio la squadra campana (33-40). Reggio negli ultimi due minuti di gioco si affida all’esperienza di Kaukenas, capace di segnare punti pesanti prima del gong che chiude il primo tempo sul punteggio di 44 a 39.
La formazione allenata da Sacripanti inizia male la terza frazione, i giocatori più attesi Nunnally e Acker nel provare a mettersi in partita rischiano di mandare in crisi gli equilibri offensivi mostrati nel primo tempo. Reggio prova a scuotersi con l’energia di Della Valle e la presenza costante di un Golubovic positivo (46-51). Avellino ritrova fiducia con la conclusione pesante di Nunnally sulla sirena dei 24 secondi che apre ad un nuovo break campano (46-56). Reggio Emilia è brava a non disunirsi, trascinata dal capitano Kaukenas, micidiale nel colpire dalla lunga distanza riportando la truppa biancorossa a – 5 sul punteggio di 51-56. La difesa a zona ordinata da coach Menetti non da i frutti sperati, gli esterni battuti con troppa facilità aprono varchi ben sfruttati da Veikalas e Buva. Il terzo quarto si chiude sul punteggio di 53-62 per la Sidigas Avellino.
L’ultimo quarto si apre nel segno della coppia Lunen-Buva, terminali offesivi inaspettati, abili ad attaccare con decisione la precaria difesa emiliana. Reggio non sprofonda sotto i colpi di un preciso Veikalas grazie alla determinazione di Gentile, capace di raccimolare 5 punti preziosi nel momento più delicato del match (66-73). Avellino ha il demerito di non chiudere il match e viene punita da un’invenzione di Gentile e una giocata d’astuzia di Pietro Aradori, non sempre lucido in attacco (74-80). Menetti toglie inspiegabilmente Gentile inserendo uno spento De Nicolao, battuto sistematicamente da un super Ragland, autore di una prestazione da vero leader. Un paio di errori veniali di Avellino rischiano di rimettere in equilibrio la gara negli ultimi secondi, anche per merito delle tre conclusioni messe a segno da Polonara. Negli ultimi possessi la Sidigas blinda il risultato della gara dalla lunetta ed esce vittoriosa nella terza gara di giornata con il punteggio di 87-94.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – SIDIGAS AVELLINO 87-94
Parziali (22-17, 17-27; 14-18, 34–32)
Mvp: Ragland
Wmp: Aradori